Leo,
...Il tema mi piace... hai sollevato una realtà spesso "viziata" e sopita di cui non ci si rende conto,
...ma soprattutto (finalmente?
) hai interagito senza far cadere dall' alto i tuoi pensieri.
Comunque (avendo qualche annetto...) vorrei permettermi un breve pensiero sull' excursus delle forme che negli anni hanno accompagnato l' ascolto tecnologico della musica.
A parte i grammofoni con i chiodi (troppo "fuori" parametri), c' era la radio, a valvole, era un "mobile" con un suono cupo (a causa della banda possibile in AM) e rotondo per via delle dimensioni medie degli apparecchi. Si ascoltavano orchestre, o comunque spesso musica registrata appositamente.
Il mangiadischi... un vero killer dei 45 giri... un suono improponibile...
L' era dell' FM e dell' Hi-Fi (siamo negli anni '70): quì le cose andavano meglio e si svilupparono molto gli apparecchi che potevano sfruttare certe potenzialità.
Si vendevano set più o meno elaborati ma, a parte certi compatti, la norma era: ampli/sintonizzatore/giradischi/lettore di cassette e i più raffinati avevano il Revox B77 a nastro da 1/4' e comunque ogni casa aveva il suo bell' angolo HI-Fi per l' ascolto.
In auto si andava con i lettori di Compact Cassette e addirittura con i cassettoni stereo 8 in quadrifonia!
Le radio libere nascevano ed imperversavano e venivano scelte per la raffinatezza dell' emissione, per le tematiche proposte: radio politiche, Rock, commerciali...
La cosa che contraddistingueva quest' epoca era la voglia di sentire bene e nello spazio giusto... fosse anche la macchina, ma soprattutto il salotto.
I dischi si compravano e scartarli o riporli era un' arte. Anche le custodie erano spesso opere d' arte e con tutte le informazioni all' interno (dal giorno dell' incisione, lo studio, il mastering, gli esecutori e spesso con note critiche) regalavano un momento d' immersione in ciò che la musica voleva dare.
Forse era la "fame" ma i giovani si riunivano appositamente per ascoltare la musica e i soli di Billy Cobham, i live dei Deep Purple, i Tangerine Dream, i Genesis... potevano esprimere tutta la loro fantasia sicuri che chi ascoltava non avrebbe perso una virgola delle loro performance.
Si potrebbe dire che una certa forma e qualità musicale si sia sviluppata proprio grazie alla nascita dell' Hi-Fi.
Ma se questo fosse vero allora dobbiamo rammaricarci per i nostri tempi e forse i dati danno ragione a questa tesi.
Musica per riempire le orecchie, perfezionata al massimo tecnicamente, ma, visto che ogni mercato va dove si vende, via via sempre più impoverita nei contenuti in favore della facilità sia di realizzazione che di ascolto.
Quindi viviamo l' inflazione musicale con il relativo abbassamento di qualità e i fruitori che, forse sazi, non pretendono di più e si accontentano del lettore Mp3, dell' ascolto dalle cassette del pc dimenticando o, per le nuove generazioni, addirittura non aver mai avuto l' occasione di vivere certi "impatti" musicali.
Non so se il mio è un discorso nostalgico oppure se realmente oggi, grazie all' inflazione multimediale, si stia perdendo il vero senso formativo e sociale della musica che tanto ha fatto nelle epoche passate.
Giovinezza, Papaveri e Papere, Volare, il ragazzo della via Gluk... sintesi parallele del cammino sociale.
Di oggi non saprei che musica consegnare alla storia.
Edited 21 Ott. 2013 6:56