Ho maturato la decisione di ritornare a lezione di pianoforte, proprio per dare uno scopo al mio passatempo preferito. In realtà, voglio riprendere a suonare avendo un obiettivo ben preciso, perché è da almeno un anno abbondante che non tocco più la tastiera con una certa regolarlità.
Quindi se devo studiare e preparare un brano, almeno sono costretto ad accendere lo strumento e suonare...
Mi sono quindi informato da amici che gravitano il conservatorio di Venezia sui prezzi medi che vengono applicati... e sono rimasto veramente basito, in rapporto a quello che riesco a guadagnare io...
In media, dico in media, si parla di 25 - 30 euro all'ora - ovviamente in nero - per neodiplomati ed a salire per chi ha molti più anni di esperienza, fino a cifre iperboliche per i docenti di conservatorio.
Posto che per me basterebbe anche un volonteroso/a studente all'ottavo anno di conservatorio, ho ragionato sul fatto che nel nostro sistema c'è qualcosa che non funziona.
Posto che un diploma in pianoforte sia parificato ad un diploma di laurea del vecchio ordinamento, quando ad esempio io redigo un attestato di prestazione energetica per un immobile (appartamento di 60 - 80 mq), impiego tra sopralluogo e calcoli, tra le 4 e le 5 ore lavorative.
Per via del mercato andato oramai in malora, non riesco a chiedere più di 150 euro, quando va di lusso - spesso si arriva anche a 125 euro IVA e contributo previdenziale compresi.
A causa della pressione fiscale, mi rimangono in tasca, sulle 65 euro, quindi il mio guadagno netto è di 13,5 euro all'ora.
Ho sbagliato mestiere?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Grazie
Michele