orange1978 ha scritto:
Poi esistono realtá di nicchia che ti fanno il modulare esattamente come un tempo,clonando anche il layout, vedi gli spagnoli club of the knobs, ma sono realtá di nicchia
Qui rispondi e.... ti rispondi. Si vede che prima hai ascoltato la pancia e poi hai riflettuto. Io non parlavo di megaproduzioni, tanto è vero che gli strumenti di cui si parla sono di nicchia: i SEM Oberheim o Yamaha CS 80, Memorymoog o Prophet T10 solo per citarne alcuni, ma anche Korg PS 3300 non credo siano stati strumenti per il volgo. Io ho chiesto il vostro " D E S I D E R A T A ", tutto qui; è troppo facile per i produttori sbattere un virtual-synth nel V Synth e in quel modulo che presentava TB 303 e JP 8 (chiedo venia mi sfugge il nome): ciò che manca è l'odore e il rumore selvaggio che, indubbiamente, solo i più bravi realmente domavano in mitiche esecuzioni. Ho menzione di un periodo in cui la distinzione tra il musicista e quello scarso era più evidente e si apprezzava tanto più nell'uso delle bestie analogiche. Ora con suoni patinati, scremati, lucidati, effettati e chi più ne ha più ne metta ne ricaviamo tutti più agio e benefici, ma credo si sia persa l'emozione. Sono d'accordo con chi ha sottolineato il fatto che i musicisti ci sono, ma il mondo è meno disposto ad accettare sperimentazioni di sorta. Onestamente sono cresciuto con i Pink Floyd, Orme, PFM, Banco, Aphrodite's child, Il guardiano del Faro, proseguendo con Goblin, Space Art, Rockets, ELP, Jarre, Mike Olfield............. solo per citarne alcuni; naturalmente erano fantastici tanti altri, ma c'è chi ha inseguito chitarristi, bassisti, batteristi, matti come Frank Zappa; ma la mia ossessione erano i synth e chi ne faceva largo uso. L'epoca di Facchinetti in cui produceva le sue parti con l'Otto Voci Sem, Prophet 5, Polymoog, Minimoog, Rhodes, CP 80, Mellotron...........beh, non ditemi che nessuno di chi c'era non provava profondo desiderio di emulazione, aldilà dell'esecuzione e di quali brani.......................