Il pitch e l'inviluppo

JM 15-07-13 10.58
Ciao a tutti,

ho recuperato un vecchio, simpatico trucchetto di programmazione di cui avevamo parlato un paio di anni fa - la modulazione del pitch tramite inviluppo, e lo schiocco che ne deriva - adattandolo a una piattaforma accessibile a tutti: Kamioooga, un sintetizzatore virtuale modulare... perdipiù gratuito. Il tutto - tutorial, link al software, breve demo audio - è ospitato su Audio Central Magazine.

Buona lettura, buon ascolto. Ciao!
Jacopo
ziokiller 15-07-13 19.37
- "Eh, qui si parla solo di consigli per gli acquisti, mai una volta che spuntasse un bel thread sulla sintesi o sulla programmazione..." dicevano... Poi quella volta che spunta quel thread, nessuno se lo fila emo


snowman 15-07-13 20.13
Affrontato da poco ne "il giro del sintetizzatore in 80 giorni"emo
am0 15-07-13 23.17
Forse con i virtuali è più semplice, non tutti i sintetizzatori "hardware" hanno tempi di inviluppo minimi rapidissimi. In genere sono costruiti sulla carica di un condensatore e, anche con il pot dell'attack a zero, ti rimane sempre un tempino dovuto a resistenze parassite e circuiteria varia, che ti impedisce di fatto la botta tipo drummin' bass, o la classica frustata, se sei più sugli acuti. Ti resta un "CIUP" dove il il CI è.... variabileemo
Comunque la strada è quellaemo

Grazieemo
Edited 15 Lug. 2013 21:18
JM 16-07-13 11.32
am0 ha scritto:
non tutti i sintetizzatori "hardware" hanno tempi di inviluppo minimi rapidissimi


No, infatti. Non solo: la linearità del segmento di decadimento è tutta da dimostrare, e sì che eventuali curvature - provare per credere - incidono molto sulla percezione del risultato. Da questo punto di vista, gli inviluppi digitali che consentono di regolare lo slope - come quelli dell'Ultranova, per dire - sono il massimo della funzionalità.

Guido: io il mio l'ho fatto, e tu pure. Ora possiamo tornare a dibattere animatamente sulla superiorità di X rispetto a Y. Come fosse antani, peraltro emo

Ciao!
Jacopo
mima85 16-07-13 11.59
JM ha scritto:
Non solo: la linearità del segmento di decadimento è tutta da dimostrare, e sì che eventuali curvature - provare per credere - incidono molto sulla percezione del risultato.


Ho percepito questa differenza con il Roland SH-201, usando il sync con il secondo oscillatore modulato dall'inviluppo. Normalmente sugli altri synth il decadimento segue una curva (alcuni VA se non sbaglio fanno addirittura scegliere il tipo di curva), mentre sull'SH-201 è un segmento dritto. E questa mancanza di "naturalezza" nel decadimento del pitch del secondo oscillatore era anche un poco fastidiosa, perché questo non si assesta dolcemente sull'intonazione diciamo "di destinazione", come succede normalmente, ma ci arriva dritto come una freccia per poi arrestarsi di botto al raggiungimento dell'intonazione finale.

Oltre che ad orecchio ho avuto conferma anche guardando nello spettrogramma del mio analizzatore (che te conosci bene emo): la linearità del decadimento era palese.
anumj 16-07-13 13.33
mima85 ha scritto:
Ho percepito questa differenza con il Roland SH-201


E la percepiresti nel 99% dei VA in commercio.

mima85 ha scritto:
(alcuni VA se non sbaglio fanno addirittura scegliere il tipo di curva)


Non sbagli, l'Alesis Ion consente di scegliere 3 diverse configurazioni di curva Lineare, +EXP o -EXP, dove le ultime due conferiscono convessità o concavità ai segmenti dell'inviluppo. Non me ne vengono in mente altri al momento.

In altri sintetizzatori ben progettati, se vuoi imitare il comportamento di questo o quel synth analogico, si può sopperire alla noiosa linearità degli inviluppi in vari modi. Uno degli stratagemmi più utilizzati è quello della modulazione ricorsiva. In parole semplici, moduli l'inviluppo con se stesso, attribuendo valori positivi per ottenere convessità e negativi per concavità.

Un altro trucco è quello di impostare uno degli LFO in modalità inviluppo (come sul NL3 o sul Virus) e, laddove possibile, settare il punto di offset, cioè il punto di partenza della forma d'onda (abitualmente la dente di sega).
garubi 16-07-13 13.59
Beh... thanksati tutti... ho capito metà di quello che avete scritto emo però...
1. l'altra metà l'ho capita emo
2. mi avete fatto venire l'irresistibile urgenza di andare a "spippolare" per capire (con buon uso delle orecchie, che in musica -per fortuna- servono ancora) la metà che non ho capito emo

Stefano
anumj 16-07-13 14.18
cosa non hai capito in particolare?
JM 16-07-13 14.31
anumj ha scritto:
l'Alesis Ion consente di scegliere 3 diverse configurazioni di curva Lineare, +EXP o -EXP, dove le ultime due conferiscono convessità o concavità ai segmenti dell'inviluppo


Che è quello che consente Ultranova, come dicevo (per l'esattezza, abbiamo un range di valori da 0 a 127, dove 64 è la perfetta - e spesso inutile - linearità).

anumj ha scritto:
Un altro trucco è quello di impostare uno degli LFO in modalità inviluppo (come sul NL3 o sul Virus) e, laddove possibile, settare il punto di offset, cioè il punto di partenza della forma d'onda (abitualmente la dente di sega).


O magari si ha la fortuna di avere un nutrito parco di forme d'onda per l'LFO a cui attingere: alcuni ibridi SAW/PULSE possono fungere da inviluppo "gonfio", per dire.

Ripeto - per chi vuole approfondire - che l'articolo ospita il link a Kamioooka, il synth modulare in formato VST che ho utilizzato in questa occasione. Non è miracoloso, ma è gratuito, graficamente ben congegnato e - da un punto di vista didattico - pur non essendo esaustivo è comunque una risorsa preziosa, non fosse altro nell'ottica di rompere il ghiaccio con alcuni concetti della sintesi e poi dedicarsi alle proprie specifiche macchine.

Ciao!
Jacopo
Atreus 16-07-13 15.31
Grazie Jacopo, come al solito sei una grande risorsa in quanto spieghi le cose in modo semplice e soprattutto fornisci soluzioni "free" per metterle in pratica velocemente! emo
ettore_duliman 16-07-13 15.55
anumj ha scritto:
In altri sintetizzatori ben progettati, se vuoi imitare il comportamento di questo o quel synth analogico, si può sopperire alla noiosa linearità degli inviluppi in vari modi. Uno degli stratagemmi più utilizzati è quello della modulazione ricorsiva. In parole semplici, moduli l'inviluppo con se stesso, attribuendo valori positivi per ottenere convessità e negativi per concavità.


questo ho provato a farlo col blofeld ma non ho ottenuto quello che volevo.
sarà perché è un synth da bimbominkia...

anumj ha scritto:
Un altro trucco è quello di impostare uno degli LFO in modalità inviluppo (come sul NL3 o sul Virus) e, laddove possibile, settare il punto di offset, cioè il punto di partenza della forma d'onda (abitualmente la dente di sega).


allora devo provare anche questa strada
garubi 16-07-13 16.56
@ anumj
cosa non hai capito in particolare?
Beh una delle parti più oscure è questa:
In altri sintetizzatori ben progettati, se vuoi imitare il comportamento di questo o quel synth analogico, si può sopperire alla noiosa linearità degli inviluppi in vari modi. Uno degli stratagemmi più utilizzati è quello della modulazione ricorsiva. In parole semplici, moduli l'inviluppo con se stesso, attribuendo valori positivi per ottenere convessità e negativi per concavità.

Un altro trucco è quello di impostare uno degli LFO in modalità inviluppo (come sul NL3 o sul Virus) e, laddove possibile, settare il punto di offset, cioè il punto di partenza della forma d'onda (abitualmente la dente di sega).


Ma per esperienza so che è oscura fino a che rimane solo sulla carta... quando le parole prendono forma e "suono" su uno strumento tutto diventa più chiaro.
Diciamo che -almeno per me è così- non è sempre facile "immaginare" la resa sonoro di azioni raccontate solo in teoria... devo provare con mano emo
Edited 16 Lug. 2013 14:59
maxpiano69 16-07-13 18.36
@ garubi
Beh una delle parti più oscure è questa:
In altri sintetizzatori ben progettati, se vuoi imitare il comportamento di questo o quel synth analogico, si può sopperire alla noiosa linearità degli inviluppi in vari modi. Uno degli stratagemmi più utilizzati è quello della modulazione ricorsiva. In parole semplici, moduli l'inviluppo con se stesso, attribuendo valori positivi per ottenere convessità e negativi per concavità.

Un altro trucco è quello di impostare uno degli LFO in modalità inviluppo (come sul NL3 o sul Virus) e, laddove possibile, settare il punto di offset, cioè il punto di partenza della forma d'onda (abitualmente la dente di sega).


Ma per esperienza so che è oscura fino a che rimane solo sulla carta... quando le parole prendono forma e "suono" su uno strumento tutto diventa più chiaro.
Diciamo che -almeno per me è così- non è sempre facile "immaginare" la resa sonoro di azioni raccontate solo in teoria... devo provare con mano emo
Edited 16 Lug. 2013 14:59
Esemplificando, dato che "modulare" equivale a "moltiplicare", se tu hai un inviluppo che si comporta in modo lineare e lo moltiplichi (moduli) per se stesso, otterrai che ciascun segmento passa
- da una curva di tipo y=x (retta, lineare)
- ad una ad andamento parabolico z=(s*y)*x=s*x^2

(con s valore di profondità di modulazione, con segno, il quale segno determina la convessitá o concavitá del segmento di parabola generato)

Spero di essere stato "sufficientemente oscuro", come amava dire un mio prof. emo
Edited 16 Lug. 2013 17:42
anumj 16-07-13 23.50
maxpiano69 ha scritto:
Spero di essere stato "sufficientemente oscuro"


emo il tanto giusto per brancolarci dentro.


am0 17-07-13 00.09
Le cose sarebbero molto più semplici lavorando con una modulazione a matrice: indirizzi ciò che vuoi dove vuoi con l'intensità che vuoi.
Con questo sistema il risultato di modulazioni anche complesse, come inviluppo -> lfo o peggio inviluppo -> inviluppo, diventano quasi banali.

.......quasiemo
Edited 16 Lug. 2013 22:12
anumj 17-07-13 00.18
garubi ha scritto:
Ma per esperienza so che è oscura fino a che rimane solo sulla carta... quando le parole prendono forma e "suono" su uno strumento tutto diventa più chiaro.
Diciamo che -almeno per me è così- non è sempre facile "immaginare" la resa sonoro di azioni raccontate solo in teoria... devo provare con mano


L'inviluppo determina il decorso timbrico di un suono.

Immagina l'inviluppo come un percorso predeterminato, basato su 3 elementi fondamentali: le salite, le discese e le pianure. Questi percorsi puoi costruirli decidendo quanto ripidi devono essere i primi due elementi e quanto lunghe le pianure.
Nonostante la grande varietà di percorsi possibili, la prevedibilità dei paesaggi col tempo e l'esperienza diventa sempre più monotona.

Troverai sempre la stessa salita, più o meno ripida, ma sempre la stessa... e sentirai il bisogno di creare nuovi percorsi.

Non più banali linee rette per unire A e B, ma linee che si curvano (convessità o concavità) rendendo il percorso più emozionante e meno prevedibile.

In termini di "suono", applicando questi percorsi a filtro (in primis), amplificatore e intonazioen tutto cio' si traduce in leads più incisivi, ottoni con attacchi più realistici, bassi più penetranti e suoni percussivi di ottima qualità.