Teoricamente la prescrizione del reato risponde ad una logica semplice e condivisibile: la comunità non ha interese a compiere uno sforzo di mezzi giudiziari ed economici, per punire fatti ormai lontani nel tempo.
Ovviamente il tempo di prescrizione dovrebbe essere tanto più lungo quanto più grave è il reato. Quindi ok che dopo 40 anni si prescriva il furto di una cassetta di frutta.
Ma ultimamente, indovina un po' chi ha operato una bella sforbiciata ai tempi di prescrizione di molti reati? (no, non il furto di mele, mi riferisco a ben altro).
Ancora una volta l'ignoranza e lo scarso senso civico hanno agevolato l'inghippo. Perché se il popolino avesse avuto i mezzi per percepire quale scandaloso raggiro ai suoi danni si stava mettendo in atto... E invece, cosa vuoi che sia qualche manovra contabile..., mica sono fatti di sangue, quelli sì che sono un pericolo (e giù la fanfara di mezzi di informazione a strillare giorni per uno scippo... mentre chi saccheggia denaro pubblico per cifre ingentissime rischia poco).
Poi c'è la questione di quelli che riescono ade ssere "furbi" come dici tu. Il processo penale offre a qualsiasi cristo la possibilità di porre in atto pratiche dilatorie, ma fino ad un certo punto; quando però il cristo in questione è uno ricco, influente, che può vantare "legittimi impedimenti" a iosa, il tempo passa e la precrizione si fa sempre più vicina.
Anche su questo tema ho la sconsolante sensazione che la gente non percepisca che, se c'è un sopruso, lo sta commettendo colui che, atteggiandosi a vittima, sostiene di essere vessato perché il tribunale è intransigente e non rinvia l'udienza a causa del suo impegno inderogabile. E questo atteggiamento già in generale poco giustificato, lo tiene sempre, anche quando l'impegno inderogabile è stato da lui fissato DOPO aver saputo la data dell'udienza proprio per quel giorno!!! Più di così... eppure...
Edited 24 Giu. 2013 21:36