Carina.
A me ricorda un po' i Negrita, quelli recenti della fase più pop-commerciale: me li ricorda sia per l'arrangiamento, ma anche un po' per alcune successioni di accordi.
Il ritornello è, credo volutamente, un po' ossessivo... e ci sta... tranne nel finale, dove la ripetizione diventa eccessiva.
Comunque in generale il testo mi pare un po' troppo scontato: ci vorrebbe qualche metafora ad effetto... qualcosa per non ricadere troppo nel "già sentito"... altrimenti rischia di essere catalogata nel genere "sanremese", non in senso negativo, ma nell'accezione di sentimentale-tradizionale.
Stamani mi esprimo da cani... speriamo si sia capito qualcosa.