@ CoccigeSupremo
Salve a tutti. Ho una piccola band di 4 elementi.
Tramite varie conoscenze e tanto impegno musicale, siamo arrivati a procurarci un contratto (americano).
Dubbi sulla validità del contratto inviatoci dal paese degli hot dog? Tanti, ma non siamo avvocati e lasciamo a loro leggere e intendere le intenzioni del contratto per poi spiegarcele in termini umani.
Dubbi "morali" sul personaggio che ci ha proposto il contratto? Fin troppi,ma qui la vedo in maniera diversa dagli altri elementi del gruppo. Premetto che il contratto è stato creato e inviato dopo che il suddetto "producer" ha ascoltato 4 brani, di cui uno solo è registrato alla siae, ma lui non lo sa.
Dubbi:
a)Ci ha esplicitamente chiesto di non registrare i nostri brani alla siae
b)Stando a quanto letto da noi (ignoranti in materia,ma con nozioni buone di inglese) vorrebbe figurare come autore e proprietario dei brani insieme a noi.
c)Nel momento in cui gli abbiamo detto che vorremmo depositare i brani qui prima di firmare qualsiasi cosa, ma anche per tutelarci dato che i nostri brani non sono mai usciti fuori dalla nostra saletta prove ma vorremmo proporli in zona durante qualche serata, ci ha fatto capire che se "copyrightiamo" i brani potrebbe benissimo perdere interesse nell'album (nonostante ci abbia chiesto di inviargli "qualcosa" di quello che stavamo producendo), e ci ha tenuto a specificare che il contratto che ci ha inviato non garantisce che lui accetterà i brani da noi proposti ne che gli piaceranno e dunque li utilizzerà nel prodotto finale (e forse su quest'ultimo punto mi sembra piu che giusto specificarlo.)
Il punto: tutto ciò è normale? Cioè, perchè "lui ha problemi" se depositiamo i brani alla siae? non credo che nel momento in cui iniziamo a collaborare con lui non possiamo cedere i diritti alla compagnia, o trovare un accordo ben prima di firmare il contratto modificandolo nei punti desiderati/accordati. Questione "proprietario dei brani": Non dovremmo figurare unicamente noi della band come autori e proprietari del brano? il publisher in questione non dovrebbe solo far le veci di EDITORE?
Chiedo lumi da chi ha un pò di esperienza in queste cose, e chi lo sa, magari tra voi c'è pure un avvocato per darci risposte anche se un pò vaghe (perchè qui nessuno lavora gratis) almeno indicative....
Cercherò di essere il più sintetico possibile (anche se l'argomento sarebbe molto casto):
non vorrei essere cattivo ma il tizio vi sta fregando, perchè vorrebbe figurare come l'autore dei "vostri brani" e quindi se li registrate alla SIAE (come vi suggerisco) la paternità sarebbe vostra soltanto...
Cosa significa? che se questi brani dovessero avere successo i proventi sui diritti d'autore sarebbero vostri soltanto.
In ogni contratto le parti devono essere d'accordo, le clausole vanno accettate e si discute sui vari punti, se poi il tizio intende un contratto a proposta ferma, allora sta a voi decidere se firmare o meno accettando le varie clausole, prendedovi il rischio di aver ceduto al tizio qualche diritto relativo alla paternità dell'opera oppure alla sfruttabilità dell'opera stessa.
Io non cederei i diritti sulle mie canzoni, il discografico vi deve produrre e guadagnare sulle vendite di queste canzoni, perchè se ne acquisice la paternità porebbe farli cantare a Tizio oppure a Caio e per voi sarebbe dura dimostrare di essere i veri autori dell'opera inedita (e la storia della musica italia e straniera è piena di "falsi autori).
Occhio!!!