vin_roma ha scritto:
Quello che mi chiedo però è come comportarsi perché, con l' enorme diffusione di notizie, anche in tempo reale e da ogni angolo sperduto del mondo, si rischia di perdere la dimensione umana.
Ti posso assicurare che le notizie che arrivavano dal Vietnam, e dalla Cambogia erano della stessa crudezza, ed anche se non c'era internet c'erano comunque le testimonianze reali.
Io ricordo quando al palazzetto dello sport di Torino fecero parlare cittadini Cileni esuli che raccontavano le atrocita' commesse nel loro paese.
Non c'era internet, ma le informazioni viaggiavano lo stesso.
Il guaio e' che oggi viaggiano solo le informazioni che servono ad addomesticare la gente, mentre altre informazioni restano nascoste.
Io mi rifiuto di ricordare l'olocausto, ma non per sentimenti anti semiti (ci mancherebbe !!!), bensi' perche' gli olocausti si stanno compiendo in tempo reale, ma nessuno ne parla.
Allora a cosa serve commemorare ogni giorno (perche' ogni giorno se ne parla) l'immensa tragedia di un secolo fa, se allo stesso tempo si chiudono gli occhi sugli olocausto attuali (compresi sabra e shatila se vogliamo anche dirla tutta !)...
Quanti civili sono stati uccisi nelle guerre per il petrolio in medio oriente, spacciate per guerre per la democrazia?.
Quanti in Siria? e quanti in Ruanda? e quanti nei paesi delle dittature messe in piedi dall'occidente per far stare i paesi poveri in guerra, vendere loro le armi e mentre si ammazzano, rubare le loro risorse?..
Di informazione ce n'e' di piu'?. No : il mondo e' cambiato perche' i mezzi di trasporto, i media ed internet lo hanno reso piu' piccolo, ma di grosse aree del pianeta non sappiamo praticamente nulla.
Negli anni 70 c'erano i cronisti che partivano spontaneamente nelle aree di guerra mostrandoci cosa accaeva realmente : del Vietnam e delle sue atrocita' si sapeva praticamente tutto, mentre sull'Afghanistan si conoscono solo le notizie filtrate, mentre poco o nulla si sa sulle armi sporche usate in quei luoghi, sulle mattanze di civili messe in atto da soldati che giocavano al tiro a segno con donne e bambini.
Se davvero passassero le immagini di queste atrocita' probabilmente ci renderemmo conto che alla fine l'unica differenza tra il nazismo ed i tempi nostri, sta nel fatto che oggi certi poteri sono piu' abili nel nascondere le crudelta', peraltro spostate in altre aree del pianeta.
La Cecenia : cosa ne sappiamo? a chi importa sapere cosa accade li?... In fondo la nostra cara vecchia Europa ha gia' i suoi guai, e nessuno si vuole accollare anche quelli degli altri.
Cosi' se certe immagini sono purtroppo la norma, accade che quando accidentalmente ci piombano davanti, ci sembrano invece l'eccezione e ci sconvolgono.
Sabra e Shatila nel frattempo sono state dimenticate, cosi' com'e' stata dimenticata Bhopal e le tante stragi del Dio potere e del Dio denaro, che si nascondono dietro all'alibi dei morti di serie A e di quelli di serie B..
Cosi' mentre ogni anno si piangono (giustamente) i 3000 morti americani dell'11 settembre, nessuno pensa mai di ricordare i 20 mila morti di Bhopal per mano della Union Carbide americana.
Secondo me di informazione ce n'e' davvero poca, mentre il dimenticatoio e' pieno di cose da raccontare per rendere giustizia alle troppe vittime delle atrocita' umane contemporanee.