Non sarebbe ora di tornare indietro? no alle slot!

vin_roma 20-05-13 20.15
Slot machines

il simbolo del nulla, dell' avere culo nella vita senza sforzo. La destra purtroppo ha capito gli italian e, Tremonti in testa, ha liberalizzato 'sta minchiata senza nessun rispetto per i cittadini. In fondo cosa ci si poteva aspettare da chi affermava che la cultura non si mangia? Ma il problema vero sono gli italiani...
serpaven 20-05-13 23.07
è solo demagogia, il popolo vuole giocare e se togli le slot giocheranno ai G&V o scommetteranno sullo sport o sui cavalli o giocheranno al lotto.

nel 2011 avevano prima contingentato le slot poi appena si sono resi conto che ci rimettevano una barca di soldi (le sole slot legali fatturano in italia 40 miliardi (si miliardi..) di euro all'anno e lo stato ci guadagna il 14%) per poi dopo qualche mese decontingentarle triplicando per regolamento il numero di apparecchi istallabili.

se uno è idiota ed affida il suo futuro al gioco eliminando le slot troverà altri modi (legali o illegali) per rovinarsi, non dimentichiamo che su giochi e lotterie lo stato ci guadagna miliardi.

quindi è solo campagna elettorale, se pure i comuni avessero le percentuali sul gioco, considerati i fatturati in questione, non farebbero tanto i finti moralisti... emo

Edited 20 Mag. 2013 21:11
anonimo 20-05-13 23.23
Il guaio e' che sembra che questi signori non paghino il dovuto allo stato, il quale e' creditore di diversi miliardi di euro, ma finge di non saperlo, e per colmare i bilanci ci aumenta l'IVA a noi emo

Il solito conflitto di interessi... per favorire le solite organizzazioni?..

Vi siete accorti che i media non parlano piu' di super enalotto? non si sa piu' niente dei monte premi, delle vincite ecc?...

Di fatto qualcuno cerca di oscurare il gioco di stato, per favorire quello delle slot machines (ogni slot da bar, rende 22 mila euro l'anno !!)

Cosi' ci ritroviamo con mancati introiti da gioco di stato, che finiscono invece nelle slot machines, gestite da organizzazioni dubbie, che non pagano la loro quota allo stato (perlomeno sembra sia cosi' ma nessuno lo dice) e al paradosso che lo stato stesso si autocensura i suoi giochi per favorire le organizzazioni di dubbia legalita' (riciclaggio ecc?)..


Insomma se una volta c'era almeno la consolazione del fatto che il gioco era una forma di tassazione, adesso son riusciti a privatizzare anche quello, e lo stato (come sempre) si priva di questi introiti per farli andare in tasca ai privati, i quali non pagano (sembra sia cosi') neppure le loro quote...

(P.S. : sembra che il credito dello stato in merito alle slot machines sia di 98 miliardi di euro : una bella finanziaria no? emo)... (fonte "il secolo XIX)
Edited 20 Mag. 2013 21:28
Markelly 20-05-13 23.43
Il gioco d'azzardo legalizzato è la tassa sulla stupidità.
Più uno è idiota, più paga! emo
vin_roma 21-05-13 00.53
Che il gioco d' azzardo si possa chiamare tassa sulla stupidità sono pienamente d' accordo ma uno stato non dovrebbe incitare certe attitudini.
Un conto è, da parte di persona cosciente, il libero dominio delle proprie azioni, un' altro è far scegliere a dei bambini tra Nutella e pallone per tutto l' anno oppure un percorso di studio.
È ovvio che offrire queste occasioni a persone "sensibili" equivale a condannarle e se il governo ne gode e ne offre sempre di più vuol dire che è un governo pericoloso nel quale io non mi riconosco e non per un discorso politico ma per carenza di etica. Non un' altra etica ma proprio per la totale assenza di essa che è una condizione peggiore del comune essere di destra o di sinistra, la mancanza di etica è roba da delinquenti...
Edited 21 Mag. 2013 1:37
anonimo 21-05-13 11.57
vin_roma ha scritto:
ma uno stato non dovrebbe incitare certe attitudini.


Salvo che uno stato nato dal papello, e con sospetto di infiltrazioni di organizzazioni criminali, non faccia gli interessi di queste ultime.

Per tanti anni dal dopo guerra, tutte le forme di gioco di azzardo sono state vietate, e son stati limitati perfino i casino' che sono dei templi del gioco a livello ufficiale.

Ora le cose gravi sono due : l'aver infestato il paese con questa roba che crea grosse complicazioni sociali, e l'aver addirittura smesso di promuovere il gioco di stato, per favorire queste slot machines, rinunciando ad introiti di vari miliardi di euro.

vin_roma ha scritto:
e se il governo ne gode e ne offre sempre di più vuol dire che è un governo pericoloso nel quale io non mi riconosco


Il guaio e' che il governo non ne gode : e' creditore di 98 miliardi (una finanziaria di Monti, altro che IMU !), ma non riscuote perche' probabilmente tra chi governa c'e' anche chi gestisce le slot...
Cosi' i costi sociali di questa mattanza, vanno a pesare doppiamente sulla nostra economia : 1) incassando i mancati introiti, si sarebbe potuta evitare la macelleria economica di Monti 2) quando la gente che gioca perde tutto, devono intervenire comuni, stato e collettivita'...

Bella cosa davvero , ma fa parte dell'aver consentito a governanti che inneggiano agli stallieri mafiosi, di governare...

Nessuno si e' posto domande dopo le bombe del 92 e del 93, e soprattutto gran parte del paese non e' inorridita dalla gran puzza di mafia che esce dalla seconda repubblica.

I risultati sono piu' che evidenti...

alex333 21-05-13 15.20
Come nn essere d'accordo....emo
anonimo 21-05-13 16.00
Comunque per non rischiare, io la slot me la sono comprata : metto i soldi sopra, e li ritiro da sotto...emoemoemo

Facendo cosi', mi son reso conto di due cose :

1) Gia' con una macchina legale (non taroccata) vince sempre il banco, e ci rimette chi gioca (figuriamoci con le macchinette taroccate !).

2) Quando non sei assillato dalla voglia di vincere, o di recuperare debiti ecc, il gioco diventa palloso, inutile ed assurdo (tutt'altra cosa rispetto al flipper col quale ci gioco tranquillamente da 15 anni senza mai stancarmi.


Si tratta di un videopoker di prima generazione, quelli dove si giocava con 500 lire (introdotti per aprire un varo nel settore, facendo credere che sarebbe rimasto un passatempo dove si giocavano pochi soldi).

Appena si e' aperto il varco delle grandi giocate, queste macchinette di prima generazione sono state abbandonate. (furbi quelli del settore no?).

Io l'ho pagata una cifra simbolica (mi e' stata praticamente regalata), e l'ho messa come arredo stile bar, in tempi non sospetti (ora mi e' perfino antipatica, perche' sa di tamarrata).

Pero' credo che la terapia d'urto (dare una macchinetta a chi ha la dipendenza da gioco) possa servire a disintossicarsi da questo pessimo vizio/malattia.

Edited 21 Mag. 2013 14:00
mima85 21-05-13 16.46
robykaiman ha scritto:
Comunque per non rischiare, io la slot me la sono comprata : metto i soldi sopra, e li ritiro da sotto...emoemoemo


Grande emo
vin_roma 21-05-13 17.21
Beh Roby, grande idea... peccato che puzzi di generoso, di soluzione, di curativo definitivo... tutte cose agli antipodi del bene di stato...emo
anonimo 21-05-13 22.14
@ vin_roma
Beh Roby, grande idea... peccato che puzzi di generoso, di soluzione, di curativo definitivo... tutte cose agli antipodi del bene di stato...emo
Era solo una dimostrazione di come certi problemi che ci spacciano per insolubili, alla fine possono essere risolti con poco : sale giochi pubbliche, dove la gente mette i soldi da una parte della macchina e li ritira dall'altra, fino a romprersi i c..glioni e smettere del tutto di giocare. emoemoemo
jacus78 22-05-13 05.01
non sono d'accordo coi primi post....
le slot ci sono e chi vuole ci gioca.......esattamente come il fumo, chi vuole, fuma.
togliamo anche li sigarette?

tutto sta al cervello dell'utente.....se è buono si limita a fumare (inteso come risparmio di soldi rispetto alle slot, ci mancherebbe, il fumo è il vizio più idiota in assoluto.), se è cattivo si fa rapinare da sti video quei 4 soldi bacati che ha.
non dimentichiamo che la maggior parte dell'utenza che gioca alle slot, non arriva a fine mese.
Edited 22 Mag. 2013 3:04
ettore_duliman 22-05-13 12.54
@ vin_roma
Che il gioco d' azzardo si possa chiamare tassa sulla stupidità sono pienamente d' accordo ma uno stato non dovrebbe incitare certe attitudini.
Un conto è, da parte di persona cosciente, il libero dominio delle proprie azioni, un' altro è far scegliere a dei bambini tra Nutella e pallone per tutto l' anno oppure un percorso di studio.
È ovvio che offrire queste occasioni a persone "sensibili" equivale a condannarle e se il governo ne gode e ne offre sempre di più vuol dire che è un governo pericoloso nel quale io non mi riconosco e non per un discorso politico ma per carenza di etica. Non un' altra etica ma proprio per la totale assenza di essa che è una condizione peggiore del comune essere di destra o di sinistra, la mancanza di etica è roba da delinquenti...
Edited 21 Mag. 2013 1:37
son troppo liberal per apprezzare uno stato educatore

preferisco uno stato pragmatico: i vizi esistono, il proibizionismo serve solo ad alimentare il business della criminalità, dunque è meglio che i vizi siano gestiti dallo stato

non è il momento di tornare indietro, anzi è il momento di andare avantie di mettere sotto il controllo dello stato anche la vendita di droga, almeno cannabis e cocaina

purtroppo è inevitabile che nei momenti di crisi aumenti la predisposizione al vizio

certo sarebbe opportuno che i proventi di questi vizi venissero almeno in parte investiti in servizi di sostegno alla lotta contro le dipendenze

poi la questione dei 98 miliardi di evasione è, come sempre, una balla

basta fare 4 conti: raccolta gioco circa 80 miliardi anno, % slot circa 50%, % incassi dei gestori circa 12%

ora 80 x .50 x .14 = 4.8, ovvero i concessionari del gioco guadagnano (o meglio ricavano) circa 5 miliardi all'anno

dal momento che le slot sono regolamentate da circa 15 è impossibile che si sia accumulata una evasione di 98 miliardi che supera addirittura i ricavi totali dei concessionari

quella storia dei 98 miliardi è frutto di un calcolo assurdo di sanzioni ed è dovuto al mancato collegamento in rete di una parte delle slot per alcuni anni, dovuta più che altro a problemi degli operatori telefonici
anonimo 22-05-13 13.34
Allora liberalizziamo le armi come in america...

Chi vuole le usa bene, e se qualcuno le usa male e fa le stragi davanti alle scuole son problemi suoi..
Tant'e' vero che di fronte all'atteggiamento americano nei confronti delle armi, non provo alcun dispiacere quando i giornali cercano la compassione del mondo in merito alle stragi.
Come si fa a dispiacersi di un sistema dove la maggioranza della cittadinanza vuole che si giri come ai tempi di Gringo e del far west, per ingrassare le ricche economie delle armi?.

Mi sembra un bel discorso da liberismo filo americano, dove si da la colpa di tutto al cretino che si svena giocando, omettendo di considerare gli altri risvolti sociali (criminalita', costi sulla collettivita' per assitere chi e' finito sulla strada ecc..).

Io so solo che senza le slot si viveva bene, non ce n'era bisogno, non producono crescita ma anzi riducono i consumi dei settori legali, e che gli effetti di criminalita' legati a questo mondo devono ancora arrivare in toto.
Pero' se la gente le vuole e' giusto che invadano il paese , ma quando se ne diventa vittime anche collateralmente (figli, familiari ecc), non si chieda aiuto allo stato.

D'altro canto con 22 mila euro di rendita a macchinetta, c'e' anche ci ben si guarderebbe di toglierle dal proprio bar-tabacchi (morte tua vita mia? : quanto puo' durare un sistema simile?)...

Il Fumo? :

A parte che quando si diffuse il tabagismo, ben poco si sapeva sui tumori e che nell'Italia del dopoguerra si aveva ben altro a cui pensare.
E' vero che il fumo ha prodotto danni enormi alle persone, e alla collettivita', pero' con le sigarette ci ha vissuto lo stato attraverso i monopoli, ed hanno campato migliaia e migliaia di lavoratori delle aziende manifatturiere del tabacco.
Almeno il fumo produceva PIL : non lo sottrraeva !...

Poi quando il progresso ha portato i paesi a capire che i costi sociali del tabagismo, e l'impatto sulla salute e la sanita' erano gravi, si e' capito che occorreva mettere qualche paletto, e son nate precise leggi anti fumo, che tutti noi apprezziamo.

Poi lo ripeto : in democrazia vince sempre la maggioranza, basta solo che non ci si lamenta se un giorno la maggioranza dovesse decidere leggi contro la societa', e le persone (magari anche leggi raziali per fare un esempio) come e' gia' accaduto tante volte nella storia recente.

Il secolo scorso erano tante le persone che credevano che le leggi raziali fossero giuste...
Oggi ci convinciamo che se uno si distrugge la famiglia alle slot, e' giusto che lo faccia : dimenticando il resto della famiglia, cosi' come in America si convincono che se uno fa una strage dentro una scuola, e' colpa dello squilibrato e non del fatto che le armi le trovi anche dal tabaccaio o al ristorante, a piena disposizione proprio degli squilibrati, e ci si dimentica che i ragazzi vittime di queste stragi, non c'entrano nulla con questo folle modo di pensare.

de gustibus...







anonimo 22-05-13 13.40
P.S.

Come per il fumo, anche le slot possono essere regolamentate.

I casino' ad esempio son stati sempre soggetti a forti regolamentazioni (fin troppo restrittive visto che son stati negate altre locazioni per nuovi casino').

Si possono regolamentare il numero, i luoghi : se vuoi andarti a svenare vai alla citta' delle macchinette (tipo las vegas), ma in questi luoghi i controlli devono essere severi,!

Le macchinette devono essere in regola, devono portare le diciture con i rischi (di fronte alla porta dei locali ci devono essere gli stessi avvertimenti di rischio gia' usati per il fumo), e cose di questo genere.

Una volta c'erano regole precise che limitavano le giocate massime, i tempi di permanenza sulla macchinetta ecc, e forse ci sono ancora, ma non vengono fatte rispettare.

Personalmente non entro nei locali con quelle porcherie, perche' mi fanno schifo : quindi non credo che le macchinette servano ad aumentare la clientela.

Rimpiango il flipper ed i jukebox dove in quest'ultimo, una persona metteva una monetina ed offriva la musica e l'allegria a tutti : questo era spirito di sociteta', e ci si viveva decisamente meglio.