drmacchius ha scritto:
...allora mi sbagliavo, perché mi era sembrato di capire che proponessi di ritornare alle monete e gli stati indipendenti piuttosto che fare pressione a tutti i livelli per cercare una unificazione federale....
Non mi sono mai spiegato bene io, perche' perche' l'argomento e' complesso ed e' difficile riuscire a spiegarsi bene senza rischi di fraintendimento.
Il mio pensiero e' che l'Europa e' stata costruita solo sulle basi finanziarie (circolazione merci e persone, e liberismo limitato alla convenienza di banche e multinazionali), e fin qui ci siamo ed abbiamo anche ribadito il fatto che a noi cittadini ha portato grandi sacrifici a fronte di benefici limitatissimi o inesistenti.
Detto cio' il mio pensiero si divide verso due strade logiche.
La prima, quella prioritaria e' quella di andare avanti costruendo i pilastri mancanti per andare verso una vera europa unita, che collabori col mondo anglosassone ma che allo stesso tempo non ne sia piu' dipendente, ne dal dollaro e tantomeno nelle scelte.
Un europa che sappia livellare le differenze tra i paesi per fare in modo che dopo i sacrifici sia dimostrato il fatto che l'unione vera porti deri reali benefici.
Il mio pensiero europeista e' questo, PERO'....
Pero' la realta' e' diversa.
L'Europa attuale e' vincolata ai fili dell'impero anglosassone (USA e GB) che invece rema contro affinche' il vecchio continente continui ad avere divisioni e difficolta', e soprattutto non diventi ne una potenza economica, e tantomeno militare (seppur schierata affianco alla nato, ma col tempo non si sa mai).
In questo contesto l'Europa ha subìto pesanti influenze per far entrare nell'unione paesi con dislivelli ancora piu' elevati (paesi dell'Est ad esempio) con l'unico scopo di estendere il dominio NATO sempre piu' ad est.
Ma questi dislivelli, abbiamo gia' detto che portano problemi non indifferenti (schiavitu', fenomeni migratori, concorrenze sleali, esportazione del lavoro a fini di sfruttamento)..
Cosi' si continua ad andare nella direzione dell'Europa finanziaria a controllo anglosassone : una cosa che non e' ne carne e ne pesce, e che e' la vera causa della grave crisi di gran parte dell'unione.
Ad esempio l'estensione dell'unione alla Turchia la vedo illogica visto che territorialmente, fatta eccezione per un piccolo lembo di terra, la Turchia e' Asia e non Europa.
Se poi ci mettiamo che in passato si parlava anche di Israele e di paesi del Nord'africa allora emerge tutta l'intenzione di chi muove i fili, di fare un unione strategica con connotazioni finanziarie e militari che non rispecchiano alcun bisogno dei cittadini dei paesi coinvolti (anzi introducono ulteriori limiti!).
Allora se la direzione e' quella, caro amico Macchius, se la direzione e' quella di far entrare nuove "Grecia" unicamente per ragioni strategiche, per poi farla pagare cara sia allo sventurato paese entrante, che agli altri paesi che ne patiscono instabilita' e crisi, allora qui entra in gioco il mio secondo (ma altrettanto importante) pensiero :
Se si vuole costruire un Europa strategico militare finanziaria, unicamente per conquistare nuovi stati come faceva la germania nazista, allora e' meglio disfare questa costruzione senza pilastri prima che crolli rovinosamente su tutti i cittadini mietendo numerose vittime, dopo aver impoverito interi stati.
>>>>>>