Esercizi per pianoforte sulla dinamica

David_91 06-05-13 21.11
Ciao a tutti.. Da due anni frequento il conservatorio e sta andando abbastanza bene.. La cosa che ancora non va nell'esecuzionr dei brani e l'utilizzo delle dinamiche giuste.. Sapreste consigliarmi un libro con esercizi che possano farmi migliorare sotto questo punto di vista? Cerco qualcosa di particolarmente mirato ed efficace!! Grazie in anticipoemo
jacus78 06-05-13 22.22
ma.....sei al conservatorio e gli insegnanti non ti spiegano come fare le dinamiche?

cmq non esiste un libro mirato......tutti i libri sono mirati, tutti quelli su cui studi....tranne la tecnica (scale arpeggi, hanon ecc ecc).
tutti gli studi (bach compreso) vanno studiati con le dinamiche giuste......soprattutto nei vari Pozzoli (se li fai), è pieno di "forchettine" e di "colori"....! in ogni caso sono gli insegnanti che ti devono dire come si fanno.
Edited 6 Mag. 2013 20:25
David_91 07-05-13 00.13
jacus78 ha scritto:
ma.....sei al conservatorio e gli insegnanti non ti spiegano come fare le dinamiche?


certo che me lo spiegano ma generalmente mi aiutano sui singoli brani che studio.. io invece vorrei un libro che potesse farmi approfondire questa tecnica e colmare una volta per tutte (dopo uno studio approfondito, s'intende) questa lacuna che mi porta a non eseguire correttamente determinati passaggi

mi spiego meglio: sto anche eseguendo degli studi che, in quanto tali, prevedono l'utilizzo di determinate techniche e conoscenze... per esempio, c'è uno studio pieno di scale sia per la destra che per la sinistra.. se in vita mia non avessi mai suonato una scala, avrei potuto imparare solo le scale utili all'esecuzione di questo studio secondo le indicazioni dello spartito e senza essere consapevole della diteggiatura, di cosa sia una scala, ecc. .. Bè, intendo la stessa cosa per la dinamica.. vorrei approfondire la tecnica, non il singolo caso!! spero di essermi spiegato..

comunque thanksemo
Edited 6 Mag. 2013 22:19
shiningkeyboard 07-05-13 12.06
creati tu degli esercizi, anche -e soprattutto direi!- sulla tecnica; scale e hanon vanno benissimo, sono meccanici, quindi non devi pensare a quali note suonare;

potresti cominciare a fare prima tutto piano; poi tutto forte; poi iniziare le frasi piano, finirle in forte; viceversa iniziarle in forte e finirle in piano; iniziarle in piano, crescere al forte, tornare al piano... ecc

EDIT: questo chiaramente è un tipo di studio volto a sviluppare l'uso conscio della dinamica, insomma impari a "comandare le mani". per l'utilizzo MUSICALE della stessa, l'unica è ascoltare: i tuoi insegnanti e i grandi pianisti del passato, e capire il SENSO delle frasi.
Edited 7 Mag. 2013 10:07
jacus78 07-05-13 20.35
a me hanno insegnato che indipendentemente da quello che c'è scritto sugli spartiti, a proposito delle dinamiche, un buon metodo è quello di cantarselo il brano, "sentirlo" tuo, con la voce si fanno tante di quelle dinamiche che nemmeno ci si immagina, e da lì, imitando la voce, si può personalizzare un brano "dinamicamente" a seconda di come lo "senti" (dentro).
un piano non per forza deve essere piano, così come un forte o un fortissimo.....a volte le "forchettine" (dopo esseremelo cantato) sembravano scritte al contrario, diminuendo quando doveva crescere e viceversa.
Edited 7 Mag. 2013 18:35
shiningkeyboard 08-05-13 14.29
jacus78 ha scritto:
a me hanno insegnato che indipendentemente da quello che c'è scritto sugli spartiti, a proposito delle dinamiche, un buon metodo è quello di cantarselo il brano, "sentirlo" tuo, con la voce si fanno tante di quelle dinamiche che nemmeno ci si immagina, e da lì, imitando la voce, si può personalizzare un brano "dinamicamente" a seconda di come lo "senti" (dentro).
un piano non per forza deve essere piano, così come un forte o un fortissimo.....a volte le "forchettine" (dopo esseremelo cantato) sembravano scritte al contrario, diminuendo quando doveva crescere e viceversa.
Edited 7 Mag. 2013 18:35

ma sai, qui potremmo andare avanti ore ed ore, pur trovandoci d'accordo :D
quanto è giusto interpretare e fino a quale punto? quanto è corretto ricercare una esecuzione "storicamente informata"? penso ci sia da distinguere l'aspetto didattico (con la fase di formazione del musicista) da quello artistico;
voglio dire, Chopin lascia molto poco all'immaginazione (vedi certe diteggiature autografe volte proprio a sottolineare certe sonorità) rispetto a Bach, e infatti la partitura stessa aveva un ruolo diverso nelle due epoche storiche, così come l'esecuzione. Per usare una metafora un po' povera ma attuale, è come confrontare una trascrizione di Monk con un leadshee: leggerli nella stessa maniera sarebbe assolutamente scorretto.

questo giusto per fare un po' di discussione :)

ad ogni modo è IMPORTANTISSIMO che l'esecutore senta ciò che sta suonando, come d'altra parte suggerisce il cognitivismo, ma qui stiamo parlando di un livello successivo, sicuramente da cominciare a sviluppare il prima possibile ma subordinato alla pratica -d'altronde è ancora all'inizio- delle singole difficoltà.
per quello suggerisco di fare degli esercizi mirati -tipo quello che ho scritto-, mentre di affidarsi per la parte musicale ai "grandi", ovviamente in un' ottica di confronto con il proprio gusto emo
Michele76 09-05-13 16.55
In poche parole emo (e lo dico io che sono sintetico più che altro) se David non si sente sicuro nelle dinamiche e non ha chiaro quello che deve fare, ha bisogno appunto di un buon insegnante che gli trasmetta questa "cosa" che non è tecnica... deriva anche dalla tecnica, ma l'utilizzo delle dinamiche giuste, implica molto altro. Qui la tecnica è la base su cui costruire come al solito ma ci sono passaggi e/o composizioni intere, dove la tecnica intesa come capacità di suonare (in parole brutali), si può dire che non conta ma la dinamica fa addirittura sembrare un pezzo tutt'altra cosa, rispetto "alle intenzioni di chi ha composto quel brano". Ci sono vari volumi del tipo Douvernoy sull'espressione e ritmo che richiamano alla mente vari "generi" musicali e da lì, varie dinamiche da utilizzare per esprimere quei luoghi musicali. La marcia, un notturno, un minuetto, una ballad, una canzone...
Quindi trattandosi prima di tutto di "carattere", ascolta molti brani di tipologie diverse e cerca di capire con che intenzione sono suonate quelle note, in base al "genere" di composizione. La musica leggera, intesa come accompagnamento nudo e crudo, a volte vizia e appiattisce tutto. C'è gente in giro con molta tecnica (su quello che gli pare) ma che di dinamica non deve nemmeno averne MAI sentito parlare, quindi basta "solo" che inizi a farci caso nell'ascolto secondo me. Poi ovviamente con l'aiuto del tuo insegnante, nel momento in cui esegui le tue cose, con i suoi esempi suonati sul momento, insomma, un insieme di cose fondamentali e necessarie. Di certo non è un problema