Gravis ultrasound story vs k2000rs, un triste epilogo....

orange1978 25-04-13 22.56
Siamo nel 1992, una "nuova" tecologia si affaccia sul mercato prosumer/consumer, nuova fino a un certo punto perchè il campionamento era gia stato inventato da piu di un decennio, ma difficilmente accessibile alla massa se non a cifre cmq al di sopra della normalità....ma il punto non è questo, è la possibiltà finalmente di poter fare musica con il proprio computer! siamo quindi agli albori della computer music, e non stiamo parlando di midi/atari etc, soluzioni che dipendono da parecchio hardware esterno, qui parliamo della possibilità di collegare il pc alle casse e fare musica, stop.

allora, computer devoti alla musica erano gia stati presentati sopratutto in ambito estremamente pro, si ricorda in tal senso CMI della fairlight (computer musical instrument appunto), la serie synclavier/synclavier 2 basata su un sistema proprietario e in seguito apple macintosh, e la serie Audioframe della Waveframe basata inizialmente su PC e su una tecnologia detta TDM sviluppata da Bell che aprirà la strada da li a pochi anni ai sistemi Pro tools.

e in ambito diciamo non pro? possiamo affermare con certezza che i sistemi Atari basati su chip Pokey tipo 800XL e i sistemi commodore vic 20 e sopratutto c64 con il chip SID, basati entrambi su una tecnologia proprietaria sviluppata dalla divisione MOS della commodore diventata poi CSG (commodore semiconductor group) e in seguito parte di essa, diventata Ensoniq, furono i primi tentativi di poter vendere il computer anche come tool per fare musica, in particolare basata su suoni sintetizzati come erano i limiti hardware di questi chip, creati per dare voce non solo ai programmi e videogiochi ma anche per poter esplorare a basso costo la musica.

il campionamento però rimaneva un utopia, appariranno digitalizzatori per c64, atari, persino per altre piattaforme tipo spectrum, ma il problema con cui fare i conti era la bassissima quantità di memoria a disposizione e il costo di essa, se per un cmi non si badava a spese e non era un problema se il costo finale fosse anche nell'ordine dei centinaia di milioni di lire, per un mercato home computer erano costi non certo proponibili, e il campionamento ha costi in termini di memoria.

Una piccola rivoluzione arriva sempre da commodore, con la linea Amiga, prima 1000 e poi 500, saranno i primi computer "multimediali" in grado di poter fare musica a livelli diciamo pro, stiamo sempre parlando delle possibilità sonore interne e non eventuali periferiche midi o cv gate che dipendevano da altro hardware.
un computer amiga basato su un chip di nuova generazione detto PAULA era in grado di gestire fino a 4 canali audio pcm a 8 bit, con frequenza di campionamento variabile, che poteva contare su una ram gia piu ampia, la base era 512k assolutamente non reali visto che dovevano girare amigados, programmi....però la facile espandibilità di questi computer a 1, 2 oppure per i piu esigenti anche a 4/8 mega, senza svenarsi troppo, li rendeva qualcosa gia piu appetibile per il musicista digitale.

Ecco che appaiono i primi "trackers", ossia programmi che funzionavano (e funzionano tutt'ora) tipo step sequencer midi in verticale, in grado di caricare samples, e di triggerarli a frequenza/durata diverse....i chip del computer provvedono al mixing digitale, limitato a 4 canali ovviamente ma stereofonico, dando la possibilità di fare musica "multitraccia" senza bisogno di altro.
orange1978 25-04-13 22.56
I vantaggi di questa tecnologia rispetto al midi per esempio, stiamo parlando di applicazioni quali sonorizzazione di videogames, musica per presentazioni ma non solo, sono evidenti....possibilità di creare suoni "custom" partendo da campioni e quindi accedere a numerosi suoni che possono arrivare dalle fonti piu disparate, senza essere dipendenti da un hardware specifico (Es roland sound canvas), cosa aggirabile dal midi con l'uso di campionatori esterni, ma a prezzi molto alti.
esistono ovviamente anche gli svantaggi, un modulo midi esterno anche nel 1988 offre piu polifonia e sicuramente una qualità maggiore, ma all'epoca la multitimbricità era ancora agli albori, e per fare musica a 8 tracce spesso si doveva acquistare piu di un modulo, con ottimi risultati ma prezzi non alla portata di tutti, senza contare l'acquisto di un mixer dove far convogliare l'audio di tutto lo studio.

Insomma, per anni il tracker significherà per molti programmatori, ragazzi appassionati, studenti ma anche musicisti semi pro, una valida alternativa a costi ragionevoli per poter comporre e produrre la propria musica, generando spesso dei side effects interessanti (i limiti di quel sistema spingono spesso a pensare soluzioni originali per aggirare i problemi), e cosi una nuova generazione e categoria di musicisti elettronici sta nascendo.

Arrivano i primi anni 90, e qui succede una seconda piccola rivoluzione, l'arrivo dei sistemi PC sempre piu economici e piu potenti, porta molti di questi musicisti/programmatori a migrare verso MS/DOS o Windows dalla piattaforma Commodore che da li a poco chiuderà definitivamente i battenti....se i nuovi sistemi PC per certi aspetti sono inferiori ad Amiga, offrono però una potenza impressionante sopratutto per il fatto di poter essere espansi con nuove periferiche che ne incrementano le potenzialità, tipo appunto le schede sonore dato che l'audio integrato del PC fino a poco prima non era altro che un cicalino piezoelettrico tipo quello dello zx spectrum.
Processori sempre piu potenti, diversi mega di memoria di serie, hard disc integrati a basso costo eide (o scsi per i piu esigenti) faranno la fortuna dei sistemi pc.....anche l'audio ne guadagna però!

Una casa canadese, la Gravis, sviluppa una serie di card che saranno il non plus ultra per chi lavora con i trackers, la ultrasound infatti permette di raggiungere la tanto sognata Cd quality ossia una conversione a 44.1 Khz/16 bit, ben piu alta che quella su Amiga, hardware mixing a 32 canali contro 4, e 256K di memoria interna per caricare i campioni! Specifiche inferiori a un campionatore professionale AKAI S1000 ma cmq pericolosamente gia vicine, e a costi molto piu bassi.
Tutto cio combinato con un tracker msdos (tipo Scream Tracker), permetteva di creare ottime musiche a costi ridotti, e con una notevole libertà sonora, grazie alla possibilità di campionare e/o caricare files wav nella scheda completamente personalizzabili.

La storia non si ferma qui, modelli successivi verranno presentati, con possibilità di memoria maggiore, fino a culminare al raggiungimento della potenza sufficente per permettere al processore Intel di mixare audio digitale senza hardware esterno, che diventa piu un convertitore, aprendo in parte la strada poi anche alla vera rivoluzione, la tecnologia VST di Steinberg.
orange1978 25-04-13 22.57
L'epilogo della storia.....un parallelisimo dei due mondi nel 1993

eccoci al punto interessante della questione.....siamo nel 1993 o giu di li, diciamo che lo studente tipico possessore di un PC puo vantare una Soundblaster 16 o una ben piu costosa Gravis Ultrasound appunto, una macchina con 4/8 mega di memoria con cui fare tutto, possibilità di memorizzare nella scheda se va bene 512 k di campioni, un mega se uicco a sufficienza per potersela permettere, e fare cosi musica a 8/16/32 canali monofonici.

Io dall'altra parte potevo contare su una soluzione ben piu costosa, ma che fa capire come il mondo sia completamente cambiato negli ultimi anni:

Kurzweil K2000rs e monitor yamaha ns10

con questo semplice setup si era in grado di gestire fino a 24 tracce digitali (corrispondenti alle 24 voci pcm dello strumento), 96 oscillatori per suoni sintetizzati, possibilità di processare gli oscillatori dsp o pcm tramite una serie di filtri digitali e funzioni dsp di vario tipo, e di controllare tutto questo tramite qualsiasi sorgente di controllo midi o interna, quindi inviluppi multistadio,lfo,funs.....non per ultimo lo strumento campiona, importa qualsiasi formato di sample, ha la possibilità di ospitare diverse periferiche SCSI per lo stoccaggio/caricamento dei dati di ogni tipo, gestisce fino a 32 tracce midi con la versione 3.0 direttamente con il sequencer interno, e provvede anche all'effettistica con un integrato digitech in grado generare fino a 4 effetti contemporaneamente, e il tutto a 48Khz e conversione a 18 bit....senza contare che puo caricare a seconda delle espansioni non 512k o 1 mega di campioni ma fino a 64 mega di campioni, anche 8 volte la memoria ram globale di un normale pc, la gravis ultrasound nel 1995 proporrà un modello in grado di arrivare a 8 mega, ma la K2500 consentiva gia 128 megabytes di ram, siamo quindi lontanissimi.
aggiungiamo l'hardware con ben 8 uscite audio separate, ingressi e uscite AES/EBU, floppy integrato, connessioni midi....

tutto questo fa capire che un K2000rs nel 1993 era un vero computer musicale, superiore a qualsiasi pc in termini di qualità, pulizia, gamma dinamica, possibilità sonore, costi ben piu elevati ma inarrivabile da qualsiasi punto di vista per il mondo pc.


.....e oggi come è messa la situazione? vediamolo.....

Kurzweil PC3K

polifonia di 128 voci pcm

memoria ram pcm 128 megabytes

processing interno 32 bit

conversione 24 bit DAC, non è presente nessuno stadio A/D


Mac/PC con Reason, sistema a 64 bit e 8 giga di memoria

Polifonia quasi illmitata su sorgenti pcm, tracce audio illimitate (dipende dalla velocità del disco)

Memoria ram quasi 8 giga (calcoliamo una parte riservata a os e programma), espandibile....

Processing mixer 64 bit float

Conversione A/D supporta anche 192Khz/32bit, il campionamento dipende dall'hardware collegato.


......se facciamo un paragone con un sistema pro tools hd native, la situazione non è decisamente migliore.....

256 tracce audio a 48 khz e fino a 64 reali a 192 khz, latenza 1.7ms, processing interno a 32bit float e mixing a 64 bit float......


beh complimenti, l'hardware dedicato è ancora migliore del software! emo bah.....bel lavoro kurzweil. emo
mima85 25-04-13 23.48
Cacchio la Gravis Ultrasound... mi ricordo che un mio ex compagno di medie ce l'aveva e lo invidiavo da matti per come riusciva a far suonare i file MIDI (ai tempi mi limitavo all'ascolto della musica), mentre io povero "plebeo" dovevo accontentarmi di una SB16 compatibile con il chip a sintesi FM Yamaha OPL-3 emo, OPL-3 però che ho imparato ad apprezzare in seguito, quando ho iniziato a farmi una cultura sui sintetizzatori.

Mi ricordo che a corredo della Ultrasound c'era un programma che ti permetteva di ascoltare i MIDI con l'OPL-3 (o perlomeno un'emulazione di questo) e lo stesso MIDI con la sintesi a campioni dell'Ultrasound per far sentire la differenza, ed io ogni volta a diventare verde d'invidia quando il mio compagno mi faceva vedere di cosa era capace la sua Gravisemo

Poi lui aveva un Pentium 133, mentre io ero ancora dietro col mio 486 scassato emo

Sono passati si e no 15-16 anni, ma cavolo, mi sembra già una vita fa.