Che figura con questi maro'...

vin_roma 22-03-13 05.02
Potevano star zitti prima anzi che fare la voce da leone con dentro l' agnello?

Per me è stata prima l' India ad ingannare sia i trattati internazionali che la buona fede dei militari facendoli sbarcare con la scusa di essere interrogati e invece poi arrestati.

Certo, ciò che è accaduto è grave, ma loro non hanno sparato a titolo personale e poi erano in acque internazionali.

Poi Steffan De Mistura che dice: "ho la garanzia che non verranno condannati a morte!" 'n se po' sentì !
igiardinidimarzo 22-03-13 12.46
è il degno coronamento di questo governo fallimentare sotto tutti i punti di vista...
anonimo 22-03-13 13.50
Che l'Italia non sia mai stata una gran voce capace di far rispettare sovranita', diritti internazionali e contenziosi con paesi stranieri non e' un segreto.

Detto cio' pero' occorre ricordare che.

1) I marines non vanno in India, ma in ambasciata italiana, che a tutti gli effetti e' territorio italiano.
(se poi l'india non rispetta le norme internazionali, sara' lei a risponderne).
2) Il permesso per rientrare in Italia, era stato ottenuto con la promessa di rientro, e risolto il rischio di condanna a morte, facciamo miglior figura a rispettare le promesse, piuttosto che fare gli "italiani" da furberia, e restare con il cerino acceso.

3) Se davvero l'episodio contestato ai marines e' avvenuto in acque internazionali, e' l'India a non rispettare i trattati internazionali, e l'Italia dovrebbe fare la voce grossa agli organismi che dovrebbero tutelare queste questioni, ponendo l'India in una situazione di rischio (se necessario anche di scioglimento di tutti gli accordi internazionali.

4) Lo stato italiano guardi alla propria coscienza, per aver usato marines pagati con soldi pubblici, per servizi di vigilanza su mercantili privati.
Guardi inoltre alla propria coscienza per non aver indagato in modo adeguato, la compagnia di trasporti, che nonostante gli inviti a non entrare in porto dopo l'evento, con alta probabilita' ha ignorato gli inviti perche' ha preferito tutelare il carico (business) piuttosto che i marines.

5) che questa vicenda ci serva da lezione perche' non si puo' giocare a fare la guerra, e questo tipo di servizi non possono essere espletati con 4 fucilieri e basta, ma devono essere organizzati assieme alle autorita' internazionali, e dei luoghi interessati in modo coordinato e non improvvisato.

6) ora che l'Italia dal punto di vista della controversia e' in situazione di vantaggio (chi non rispetta le regole e' L'INDIA) : metta in atto tutti i mezzi possibili per far si che il contenzioso avvenga sotto la tutela di organi neutrali, e che la verita' venga accertata : ma lo faccia con forza !.

Ricordo a tutti che per il caso Cermis siamo ci siamo indignati tutti per il fatto che i responsabili son stati portati negli USA ed hanno avuto l'immunita' nonostante abbiano causato una strage di innocenti giocando a fare la guerra in un luogo dove c'era la pace.

Cerchiamo di essere obitettivi : io non so se i marines sono colpevoli o no, ma so che per il tifo campanilistico tipico di ogni paese, tendiamo a farli diventare eroi senza neppure aver accertato la verita'.

Si rispettino le regole internazionali, e si garantisca ai marines il diritto di difesa, e di tutela delle norme internazionali, ma si accerti la verita' in modo neutrale.

Se poi qualcuno ha mandato quattro ragazzi a fare la guerra in modo totalmente disorganizzato, ne risponda anche quel qualcuno.

5) Non facciamoci strumentare dalle solite correnti politiche per farne qualcosa di destra o di sinistra (casapound ha gia' agitato tutti i suoi bandieroni ipernazionalisti, ed e' pronta a dichiarare guerra all'India).. ma con responsabile obiettivita' sosteniamo la verita', il rispetto delle norme internazionali e quelle cose li in modo neutrale, altrimenti ci abbassiamo ai selvaggi che vogliono le teste solo per l'antipatia verso Sonia Gandhi (italiana).

IMHO.
igiardinidimarzo 22-03-13 14.38
Il punto non è se siano o no colpevoli, ma che il fatto è avvenuto in acque internazionali: con queste premesse l'India non ha alcun diritto di giudizio.
Stop...
vin_roma 22-03-13 15.01
RobyK, condivido tutto quello che hai scritto, quello che contesto è la distanza tra le affermazioni dei nostri cari politici che vanno da un presunto "pugno di ferro" a "abbiamo strappato la garanzia che non verranno condannati a morte"! e ci vorrebbe pure!

Se erano convinti dei difetti della posizione indiana non dovevano cedere e se non avevano armi sufficienti facevano bene a stare zitti da prima. Adesso, più di prima, l' India si sentirà più forte...

A parte la tragedia di due famiglie di pescatori che comprendo appieno, esiste l' arroganza di una nazione che, forte della sua crescita indiscriminata (perché si basa sulla negazione dei diritti più comuni, ma forse è fisiologico per una nazione che cresce) si permette di guardare gli altri dall' alto.
Certo c' è da dire pure che questo atteggiamento può essere una ribellione insita nella "genetica" di una popolazione che viene da lunghi e abbastanza recenti periodi di colonizzazione, sia inglese che commerciale "sporca" e sfruttatrice...

Sarà questo il motivo della loro arroganza?
Sarà questo uno dei prezzi da pagare?
anonimo 22-03-13 15.03
@ igiardinidimarzo
Il punto non è se siano o no colpevoli, ma che il fatto è avvenuto in acque internazionali: con queste premesse l'India non ha alcun diritto di giudizio.
Stop...
Il punto e' che i pescatori uccisi erano indiani, l'India sostiene che la nave era in acque territoriali indiane e che la controversia riguarda la parola italiana contro quella indiana. (giusto o sbagliato che sia e' cosi' e basta).

Se la nave non fosse entrata in porto per salvare il suo prezioso viaggio, si poteva dimostrare tutto, ma siccome si e' preferito dar precedenza ai dollari, ad un viaggio lungo gia' pagato che per qualcuno non poteva causare perdite, qualcuno ha preferito ignorare le indicazioni ricevute, per intascare i dollaroni sulle spalle dei marines italiani.

Ora resta una controversia tra India e Italia, nata (come sempre) perche' si e' preferito guardare prima al portafogli e poi ai rischi.


A me sembra che in tutto questo discorso, chi ha fatto le cose in stile "pizza e mandolino" e' stata l'Italia, servendo all'India e ai suoi tribali pretesti, un occasione dorata per attaccare la sua "amata" Sonia Gandhi.

Noi abbiamo ministeri che si occupano dei rischi tra i vari paesi, delle cose da fare o da evitare e cose simili, e quando uno di questi ministeri ha detto "non entrate in porto" , quell'ordine andava ascoltato .


Ma noi italianetti siamo sempre furbi, siamo sempre convinti della formuletta "italiani brava gente", "italiani ben voluti nel mondo", cosi' la Enrica Lexie ha preferito entrare in porto per non perdere i soldi del viaggio, servendo all'India i nostri Marines.

Ma nelle regole di ingaggio (peraltro contesto anche l'uso di forze pubbliche per fini privati), non sono stati istruiti i principali ruoli di questo servizio di sicurezza?.

I Marines erano facilmente sotto il comando del comandante della Enrica Lexie : vi rendete conto che dei militari son stati mandati a far la guerra, comandati da chi si occupa di rotte e questioni commerciali?.

I nostri Marines sono tornati con onore al loro dovere (questa e' l'Italia che riconosco), mentre qui in Italia come sempre, ci si dimentica delle cazzate alla "alberto sordi", ci si divide tra destra e sinistra per fare le solite polemiche all'italiana.

Lo scandalo non e' il rientro dei marines in india : ma il silenzio dell'Italia su tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti dall'inizio del caso ad oggi !!!!!....
MadDog 22-03-13 15.09
Non c'entra un beneamato cazzo che se è successo in acque internazionali, l'India non può rivendicare.


Due cittadini indiani sono stati uccisi: è già un motivo valido per richiedere il procedimento giudiziario in India e l'applicazione della legge indiana (o parte di essa).
Così come i responsabili sono due italiani è un motivo valido per richiederlo in Italia.

Il diritto internazionale è un delirio, ma non è che acque internazionali significa che ognuno fa quel cazzo che vuole col culo parato dalle proprie leggi.


Sono sulla linea Kaiman citando il Cermis.
Come noi chiedevamo a gran voce che i piloti USA fossero processati in Italia, l'India ha tutto il comprensibile diritto di chiedere che vengano processati in India, per rispetto del proprio popolo (colpevoli o meno).


Ah, i Marò non sono Marines, sono del Battaglione San Marco.
Ed è consuetudine per navi civili mercantili richiedere protezione a militari dell'esercito in zone non proprio tranquille del globo.
ettore_duliman 22-03-13 15.34
robykaiman ha scritto:
6) ora che l'Italia dal punto di vista della controversia e' in situazione di vantaggio (chi non rispetta le regole e' L'INDIA) : metta in atto tutti i mezzi possibili per far si che il contenzioso avvenga sotto la tutela di organi neutrali, e che la verita' venga accertata : ma lo faccia con forza !.


magari fosse così... ci son tante questioni in sospeso

c'è il problema di sonia gandhi che è italiana e, ogniqualvolta si verifica una controversia con l'italia o con l'europa, è sempre bersaglio di attacchi da parte di vari partiti politici indiani

ci sono in ballo i contratti di finmeccanica, già a repentaglio per le accuse di corruzione internazionale

ci sono diversi civili italiani incarcerati in india, tra cui il ragazzo e la ragazza accusati (ingiustamente?) di aver ucciso un terzo amico

l'india ha decine di coltelli dalla parte del manico puntati contro l'italia, senza contare che si tratta di una potenza nucleare


detto questo l'europa sta deludendo molto, se non sbaglio i marò erano coinvolti in una missione eu ed onu per la sicurerzza nel corno d'africa, ma tutti gli altri stati, per salvaguardare i propri interessi commerciali, si guardano bene di aiutare l'italia in questa situazione

anonimo 22-03-13 18.15
ettore_duliman ha scritto:
l'india ha decine di coltelli dalla parte del manico puntati contro l'italia,


Coltelli che le abbiamo fornito noi.

ettore_duliman ha scritto:
ma tutti gli altri stati, per salvaguardare i propri interessi commerciali, si guardano bene di aiutare l'italia in questa situazione


Qui ci ri allacciamo al thread sul lato fallimentare e truffaldino di un Europa costruita solo sulla finanza : non solo non c'e' unita' per far valere le controversie della comunita', ma addirittura ci si gira dall'altra parte per non alterare quel complesso noto datto di debiti pubblici venduti ad altri paesi pensando di gabbare quei paesi stessi.

Ora che una bella fetta dei debiti Europei e' nelle mani di altri paesi (oltre ai vari accordi commerciali), l'Europa e' come il classico studentello costretto a "fischiare Carosello... " (stretta per i testicoli).


anonimo 22-03-13 18.24
@ vin_roma
RobyK, condivido tutto quello che hai scritto, quello che contesto è la distanza tra le affermazioni dei nostri cari politici che vanno da un presunto "pugno di ferro" a "abbiamo strappato la garanzia che non verranno condannati a morte"! e ci vorrebbe pure!

Se erano convinti dei difetti della posizione indiana non dovevano cedere e se non avevano armi sufficienti facevano bene a stare zitti da prima. Adesso, più di prima, l' India si sentirà più forte...

A parte la tragedia di due famiglie di pescatori che comprendo appieno, esiste l' arroganza di una nazione che, forte della sua crescita indiscriminata (perché si basa sulla negazione dei diritti più comuni, ma forse è fisiologico per una nazione che cresce) si permette di guardare gli altri dall' alto.
Certo c' è da dire pure che questo atteggiamento può essere una ribellione insita nella "genetica" di una popolazione che viene da lunghi e abbastanza recenti periodi di colonizzazione, sia inglese che commerciale "sporca" e sfruttatrice...

Sarà questo il motivo della loro arroganza?
Sarà questo uno dei prezzi da pagare?

L'arroganza glie l'abbiamo data noi, considerandoli sempre "popolo inferiore", e pensando che portando li le produzioni a costo zero, loro avrebbero fatto gli schiavetti in eterno per servire l'occidente.


Invece le cose sono cambiate : mentre i nostri capitalisti facevano affari d'oro trasferendo il lavoro da quelle parti, questi paesi crescevano, ma non crescevano per conquistare i loro mercati ma (per ovvi motivi) per conquistarsi un posto nello scacchiere mondiale.

Mentre le multinazionali occidentali, cosi' distratte da borse, azioni ed azionisti dormivano, accadeva tutto questo.

Ora questi paesi son diventati cosi' grandi, hanno acquisito parti cosi' grandi dei debiti occidentali, che o gli si dichiara guerra (ma cina ed india assieme fanno piu' di due miliardi di persone o giu' di li) oppure si comincia a subire dopo aver fatto subire a loro i nostri capricci occidentali.

E' cosi' da quando esiste l'umanita' : le grandi civilta' non si sono estinte per casualita', e non e' neppure avvenuto in un giorno solo ma gradualmente.

Quando le civilta' diventavano troppo grandi, cominciavano ad assopirsi nel loro benessere, ad incepparsi per corruzione ed inefficacia, cominciavano addirittura a farsi concorrenza tra loro (vedi scissione dell'impero romano) e cosi' via.

Ovviamente chi stava intorno ed aveva subito le invasioni non stava a guardare.

Oggi lentamente stiamo assistendo ad uno spostamento di civilta' : quella occidentale si sta lentamente spegnendo, mentre quella indo-cinese sta diventando il centro del mondo.

Salvo diversi eventi che possano cambiare il corso della storia (ma nell'era nucleare e' meglio non pensare a cose simili), non e' impossibile immaginare che tra anni, l'Inghilterra sara' una colonia indiana, e con lei anche l'Europa : conquistate non con la forza, ma comprando pezzo per pezzo la nostra civilta', ed invadendola con l'emigrazione (detto da persona che non ha mai avuto pregiudizi sui fenomeni migratori).

anumj 30-03-13 13.21
@ igiardinidimarzo
è il degno coronamento di questo governo fallimentare sotto tutti i punti di vista...
ci voleva un la russa un alfano o un brunetta, certo.
emo
anumj 30-03-13 13.43
@ igiardinidimarzo
Il punto non è se siano o no colpevoli, ma che il fatto è avvenuto in acque internazionali: con queste premesse l'India non ha alcun diritto di giudizio.
Stop...
ma cosa cazzo stop.

a parte che trattasi di zona contigua, in cui lo Stato puo' esercitare 'alcuni' poteri di controllo e prevenzione secondo quanto previsto dalla montego bay.

art. 10 del C.P.: «Lo straniero, che, fuori dei casi indicati negli articoli 7 e 8, commette in territorio estero, a danno dello Stato o di un cittadino, un delitto per il quale la legge italiana stabilisce la pena dell'ergastolo, o la reclusione non inferiore nel minimo a un anno, è punito secondo la legge medesima, sempre che si trovi nel territorio dello Stato e vi sia richiesta del Ministro della giustizia, ovvero istanza o querela della persona offesa».

l'abbiamo scritta noi questa eh? mica gli indiani. Cos'è per noi va bene, per se capita contro di noi ci incazziamo?

L'india sta semplicemente applicando un principio universale del diritto, cioè se commetti un reato fuori dal mio paese a danno di cittadini o dello stato stesso, io ti processo nel momento in cui tu metti piedi in casa mia.

A maggior ragione l'India, non sta processando due militari che hanno agito per conto e nell'interesse dello Stato italiano, ma di due soggetti che hanno agito per conto e nell'interesse di un'azienda privata la "Enrica Lexie".

Non siamo noi a dover dare lezione di giustizia all'India dopo ventanni di delinquenti, mafiosi impuniti e a piede libero, leggi ad personam e quant'altro.

Ora zitti e pigliamoci ciò che abbiamo seminato.

anonimo 30-03-13 15.04
Tutte le destre guerrafondaie alla "mussolini" da casapound in poi, sono li a urlare vergogna, gia' pronte per propaganda a dichiarare guerra all'india, a schierare la Xmas, e la gloriosa Folgore, dimenticando che l'ultima volta che l'Italia ha dichiarato guerra a qualcuno, si e' presa botte sonanti perfino dall'Albania, e ne e' uscita come una Hiroshima completamente in macerie (ancora oggi non finiamo di togliere bombe da sottoterra, e solo un mese fa, dei ragazzini in Piemonte si sono feriti gravemente con ordigni bellici trovati casualmente)..

La si smetta di strumentalizzare un azione che di trasparente ha ben poco, aumentando i rischi di insuccesso piuttosto che contribuire a risolvere la questione, e piuttosto si cerchi una via civile per risolvere il problema garantendo che le cose siano fatte in modo giusto e neutrale.


Edited 30 Mar. 2013 14:06
rena 31-03-13 19.35
@ igiardinidimarzo
Il punto non è se siano o no colpevoli, ma che il fatto è avvenuto in acque internazionali: con queste premesse l'India non ha alcun diritto di giudizio.
Stop...
non mi sembra un punto tanto irrilevante...
drmacchius 31-03-13 20.48
...ma nessuno si domanda se due persone che hanno prestato giuramento alla bandiera e che sono stati severamente e duramente addestrati per essere personale coi nervi saldi, stiano affrontando sto casino perché ammettono la propria colpa? nessuno si chiede se non glie lo abbiano ordinato?

Il problema é che credo esista un incidente diplomatico bello e buono e i due ragazzi -possibilmente per colpe altrui- stanno facendo i capri espiatori....

tastotosto 31-03-13 21.10
....Ma che ci faceva un "barcone di pescatori" vicino ad una nave grande come un campo da calcio?????....forse voleva staccare le patelle dallo scafo...???
anonimo 31-03-13 23.03
@ tastotosto
....Ma che ci faceva un "barcone di pescatori" vicino ad una nave grande come un campo da calcio?????....forse voleva staccare le patelle dallo scafo...???
....Ma che ci faceva un "barcone di pescatori" vicino ad una nave grande come un campo da calcio?????....forse voleva staccare le patelle dallo scafo...???

GUarda che stiamo parlando di navigazione in acque dove probabilmente il traffico e' caotico.

Se in marineria esistono le mancate collisioni e cose di questo genere, non significa che per ogni mezzo che si avvicina troppo ad una nave, ci si debba sentire autorizzati a sparare.

Parliamo di un peschereccio contro una nave di diverse decine di metri di altezza.
Non sembra che dal pescereccio siano partiti colpi di arma da fuoco, e cose di questo genere.

Ragazzi cerchiamo di non fare le difese del campanile : se gli americani ci tirano giu' la funivia, e difendono i loro soldati sono dei basta....di.... se gli italiani sparano ai pescherecci indiani sono degli eroi...

Un po' di obiettivita' neutrale?.

Si accerti la verita' (questo e' sacrosanto) poi si cerchi una via di uscita che possa risolvere la cosa in modo giusto, tenendo presenti le esigenze di entrambi i paesi (le mediazioni servono a questo).

Anziche' fare bracci di ferro inutiili (visto che siamo anche in posizione svantaggiosa) si cerchi di mediare per ottenere che le indagini possano essere svolte con il contributo di entrambi i paesi, e l'obiettivo di assolvere i soldati se innocenti, e di far scontare loro la pena in Italia, nel caso ci sia colposita'.

Credo che se il linguaggio diplomatico prevale su tutto il resto, si puo' arrivare ad ottenere qualcosa che soddisfi tutte le esigenze di verita' giustizia in senso civile.


tastotosto 01-04-13 03.13
@ anonimo
....Ma che ci faceva un "barcone di pescatori" vicino ad una nave grande come un campo da calcio?????....forse voleva staccare le patelle dallo scafo...???

GUarda che stiamo parlando di navigazione in acque dove probabilmente il traffico e' caotico.

Se in marineria esistono le mancate collisioni e cose di questo genere, non significa che per ogni mezzo che si avvicina troppo ad una nave, ci si debba sentire autorizzati a sparare.

Parliamo di un peschereccio contro una nave di diverse decine di metri di altezza.
Non sembra che dal pescereccio siano partiti colpi di arma da fuoco, e cose di questo genere.

Ragazzi cerchiamo di non fare le difese del campanile : se gli americani ci tirano giu' la funivia, e difendono i loro soldati sono dei basta....di.... se gli italiani sparano ai pescherecci indiani sono degli eroi...

Un po' di obiettivita' neutrale?.

Si accerti la verita' (questo e' sacrosanto) poi si cerchi una via di uscita che possa risolvere la cosa in modo giusto, tenendo presenti le esigenze di entrambi i paesi (le mediazioni servono a questo).

Anziche' fare bracci di ferro inutiili (visto che siamo anche in posizione svantaggiosa) si cerchi di mediare per ottenere che le indagini possano essere svolte con il contributo di entrambi i paesi, e l'obiettivo di assolvere i soldati se innocenti, e di far scontare loro la pena in Italia, nel caso ci sia colposita'.

Credo che se il linguaggio diplomatico prevale su tutto il resto, si puo' arrivare ad ottenere qualcosa che soddisfi tutte le esigenze di verita' giustizia in senso civile.


Poche decine di metri....la nave sulla quale erano i maro'....dai forse erano un campo da calcio e mezzo....quindi seguendo il tuo ragionamento, i fucilieri del battaglione san marco....si divertono a sfucilettare dei pescatori...cosi per sfizio. Ma dai siamo seri.....ripeto trovo molto strano che quel peschereccio sia finito sotto quella nave. Inoltre e' notizia di oggi pare che siano emersi, nuovi retroscena riguardo a delle prove trafugate dalla polizia indiana. Credo che l'italia abbia fatto malissimo a rimandare in india i due maro'
Edited 1 Apr. 2013 1:15
anonimo 01-04-13 12.34
tastotosto ha scritto:
Poche decine di metri....la nave sulla quale erano i maro'....dai forse erano un campo da calcio e mezzo....


Parlavo di decine di metri di altezza, (dal fondo chiglia, o comunque di sicuro diverse volte l'altezza di un peschereccio dal filo dell'acqua).

Insomma : un peschereccio contro una nave cosi' :

Cio' che pero' mi lascia perplesso e' : perche' ora tutti dicono che i maro' non devono tornare in India, mentre prima, quando cioe' svolgevano un servizio a favore di privati, pagato dalla collettivita' nessuno diceva niente?.

Comunque ribadisco che i maro' sono al sicuro nell'ambasciata italiana, sono stati integrati nelle attivita' di ambasciata, mentre le autorita' indiane e (da ora) anche quelle italiane indagano per scoprire la verita'.

QUi si chiede niente altro che la verita', al di la delle varie tifoserie da campanile.. : altrimenti proclamiamo eroi anche i piloti del Cermis per aver fatto centro con un solo colpo alla funnivia italiana... (con rispetto per i morti).



tastotosto 01-04-13 13.25
@ anonimo
tastotosto ha scritto:
Poche decine di metri....la nave sulla quale erano i maro'....dai forse erano un campo da calcio e mezzo....


Parlavo di decine di metri di altezza, (dal fondo chiglia, o comunque di sicuro diverse volte l'altezza di un peschereccio dal filo dell'acqua).

Insomma : un peschereccio contro una nave cosi' :

Cio' che pero' mi lascia perplesso e' : perche' ora tutti dicono che i maro' non devono tornare in India, mentre prima, quando cioe' svolgevano un servizio a favore di privati, pagato dalla collettivita' nessuno diceva niente?.

Comunque ribadisco che i maro' sono al sicuro nell'ambasciata italiana, sono stati integrati nelle attivita' di ambasciata, mentre le autorita' indiane e (da ora) anche quelle italiane indagano per scoprire la verita'.

QUi si chiede niente altro che la verita', al di la delle varie tifoserie da campanile.. : altrimenti proclamiamo eroi anche i piloti del Cermis per aver fatto centro con un solo colpo alla funnivia italiana... (con rispetto per i morti).



Io trovo invece osceno che si consegnino a degli stranieri due nostri militari....cosi non avvenuto per i militari francesi e inglesi...ma noi italiani ...ce ne frega qualcosa dell'italia? Oppure devono essere le altre nazioni a farlo? Se hanno commesso un illecito essendo questo avvenuto in acque internazionali, che vengano processati da un tribunale internazionale e l'eventuale pena scontata in italia. Se hanno sbagliato che scontino il carcere in italia e non in india dove tra l'altro vige la pena di morte!!


Rimane sempre il fatto che quel peschereccio li sotto non ci doveva essere....e' molto strano!