Questo evento meteoritico comunque ci ha insegnato qualcosa di scientificamente importante.
La risoluzione del mistero di Tunguska!
Solitamente si è sempre pensato che un meteorite faccia il "boom" solo quando impatta al suolo.
E siccome a Tunguska non è mai stato trovato un cratere da impatto, ecco che è nato il "mistero".
Qualcuno ha ipotizzato ufo, qualcuno micro buchi neri, qualcuno lampi di plasma, etc etc.
E' stato ipotizzato anche un meteorite che vaporizza a mezz'aria, ma nella fantasia comune questa tesi non ha mai lasciato un segno profondo.
Insomma sembrava un po' impossibile che se un sasso si spacca a mezz'aria possa distruggere 2000 kmq di foreste, abbattere 80 milioni di alberi come grissini, o carbonizzarli come una testata nucleare.
Tuttavia questa tesi è una tesi valida, perfettamente plausibile con la fisica.
Ma nell'immaginario collettivo ha sempre destato una sorta di "uhmm non ne sono proprio convinto".
L'evento di questi giorni credo che ci abbia dato una risposta definitiva, anzi LA risposta definitiva al presunto mistero di Tunguska.
Ci ha fatto comprendere - non più sulla base di teorie e basta, ma su basi concrete, fisiche, testimoniate - che un sasso che si disintegra a mezz'aria riesce a generare un'onda d'urto mostruosa in grado di fare danni veramente da testata nucleare.
Il meteorite di ieri fortunatamente era di dimensioni esigue.
Ma nonostante le dimensioni esigue ha fatto un botto spaventoso e un'onda d'urto abnorme capace, da 40 km di altezza, di spostare e demolire strutture (vetri, ceramiche, lamiere, etc).
Guardate l'inizio di questo
video.
Osservate bene la finestra!!
Sembra ci sia una bomba che esplode all'esterno, l'onda d'urto è palpabile, la si vede nettamente.
Immaginate ora di riprodurre lo stesso fenomeno con un meteorite di 50 metri di diametro che si disintegra in quel modo preciso a mezz'aria.
Risultato: una bomba nucleare.
Un botto infernale che si propaga dappertutto sotto forma di onda d'urto rovente (rovente perchè trasporta con sè anche tutta l'energia termica della disintegrazione).
Quest'onda scende dal cielo e fa piazza pulita di ettari ed ettari di foresta.
Non si salva nulla.
Alberi arrostiti e sradicati come stuzzicadenti, forme di vita distrutte.
Il vuoto.
Dove prima c'era una foresta rigogliosa ora c'è il vuoto, la distruzione.
La catastrofe avviene tutta a mezz'aria, dopodichè il "killer" sparisce dalla scena, scompare nel nulla, non lascia nessuna traccia del suo operato, nessun cratere da impatto al suolo.
Eccolo quì il mistero di Tunguska.
Ieri, 15 febbraio 2013, la natura ha voluto riproporcelo "in modellino", in forma ridotta, senza troppa devastazione.
Ma ce l'ha riproposto.
Ci ha fatto capire come tutto ciò che prima consideravamo solo una ipotesi, ora non è più un'ipotesi.
E' realtà.
E' possibile.
E' successo davvero così.
Qualcosa di positivo dunque, per la scienza, ieri c'è stato.
Niente più misteri su Tunguska, il caso è chiuso.
Ora sappiamo certamente cosa è successo quel 30 giugno 1908.
Lo sappiamo perchè l'abbiamo visto in diretta ieri 15 febbraio 2013.
Edited 16 Feb. 2013 17:46