I pooh che ricordo e che conosco meglio (quelli degli anni settanta, inizio ottanta) erano un concentrato di poesia assolutamente scevra da banalità. E Negrini ne era l'artefice.
Ricordo testi bellissimi sia per i temi trattati che per le soluzioni stilistiche. Anch'io lo preferisco a Mogol, nonostante tutta la stima che ho per quest'ultimo. E cosa più importante, quelle parole e quelle melodie rappresentano buona parte della colonna sonora dei miei giorni più spensierati.
Mi ha intristito molto questa notizia. Ci sono giorni nei quali non vedi l'ora di voltare pagina e momenti in cui vorresti che certi giorni non fossero passati mai. Nei primi (se ti va bene) la fa da padrone la speranza, nei secondi (se ti va bene) la malinconia. Oggi è uno di questi.
Edited 4 Gen. 2013 19:40