Mox8 al posto di rd300sx??

angelo72 28-12-12 00.05
Ciaoo, vorrei un vostro parere in merito a questo post...
E' da un pò di tempo che ho l'rd300sx, e devo dire che nonostante i molti giudizi non sempre positivi sulla tastiera, mi sono trovato bene, visto che non sono un pianista!
ieri sera ho visto da vicino il mox8, e facendo subito un paragone "strutturale" ho notato che è di qualche centimetro più corta e di scarso un Kilo più leggera...
dal punto di vista dei suoni non l'ho potuta apprezzare molto perchè si trattava di un concertino jazz, quindi sentivo solo il piano e il basso/contrabbasso splittato...
Sicuramente ha una tavolozza sonora superiore al mio 300 apparte le nuove tecnologie e la scheda audio... una cosa però che mi fa paura sono le 64 note di polifonia... io utilizzo molto i layer di piano e archi, piano e pad o roba simile... e sarei curioso di come si comporterebbe in queste situazioni... e una cosa non ho capito, se si può regolare il volume del suono in layer da uno di quei potenziometri a pannello, nel senso che si può programmare per questo funzionamento e ritrovarselo al richiamo della performance!!!
Secondo voi, a prescindere da questi miei dubbi, è un cambio che porta migliorie oppure no???
graizieemo
lipzve 28-12-12 08.53
io ho la 300gx e stavo pensando allo stesso cambio.

credo che quei 10-15cm di pannello in piu alla sinistra dei tasti siano una bovinata assurda. in una 88 tasti, lo strumento deve finire quando finiscono i tasti. fine della discussione.

ho provato il mox in cuffia, che dire, mi è piaciuto. il suono di piano l'ho trovato forse piu bello, magari meno naturale ma piu bello di quello del 300. inoltre ti ritrovi un'autentica vagonata di suoni, alcuni veramente da sbavarci dietro.

La serie 300 rimane comunque la miglior scelta prezzo-peso-prestazioni per un utilizzo pianistico. i suoni di contorno fanno da pietà a schifo. Inclusi gli EP che mi aspettavo migliori in uno stage. spero di esserti stato utile, ciao.
michelet 28-12-12 09.48
Angelo

Penso che in ogni caso siano strumenti diversi e concepiti per usi diversi. RD300gx è uno stage piano con ottimi timbri di pianoforte acustico, un po' meno elettrico (a detta di Giancarlo... de gustibus...) ed una serie di timbri di contorno che fanno riferimento al GS2. Di questi ultimi posso dire anch'io che non brillano per eccezionalità, ricordano molto un Sound Canvas, ma sono molto comodi quando si vuole ascoltare "al volo" una base in formato GM/GS. In realtà qualcuno si può pure integrare in layer o split. Più che altro è l'interfaccia stessa di RD300gx che ne rende difficoltoso il loro utilizzo, visto che un editor non sembra esistere.

Di contro, MOX8 è una workstation completa, decisamente più versatile ma perché concepita per essere un apparecchio indipendente.
La polifonia a detta di molti non è un problema basta saper dosare con intelligenza le Part in gioco al posto delle Perfomance. In altre parole, c'è un articolo molto interessante scritto da Phil Clendeninn su Motifator QUI che spiega come programmare una Voice unica di Piano ed archi senza ricorrere alla Performance.

Riguardo alla possibilità di regolare i volumi dei vari layer, basta leggere l'articolo suddetto e ti si aprirà un mondo. emo
Antony 28-12-12 10.08
@ angelo72
Ciaoo, vorrei un vostro parere in merito a questo post...
E' da un pò di tempo che ho l'rd300sx, e devo dire che nonostante i molti giudizi non sempre positivi sulla tastiera, mi sono trovato bene, visto che non sono un pianista!
ieri sera ho visto da vicino il mox8, e facendo subito un paragone "strutturale" ho notato che è di qualche centimetro più corta e di scarso un Kilo più leggera...
dal punto di vista dei suoni non l'ho potuta apprezzare molto perchè si trattava di un concertino jazz, quindi sentivo solo il piano e il basso/contrabbasso splittato...
Sicuramente ha una tavolozza sonora superiore al mio 300 apparte le nuove tecnologie e la scheda audio... una cosa però che mi fa paura sono le 64 note di polifonia... io utilizzo molto i layer di piano e archi, piano e pad o roba simile... e sarei curioso di come si comporterebbe in queste situazioni... e una cosa non ho capito, se si può regolare il volume del suono in layer da uno di quei potenziometri a pannello, nel senso che si può programmare per questo funzionamento e ritrovarselo al richiamo della performance!!!
Secondo voi, a prescindere da questi miei dubbi, è un cambio che porta migliorie oppure no???
graizieemo
A mio avviso la polifonia di 64 note dell'MOX8 rappresenta un vero collo di bottiglia e ti accorgerai subito di quanto sia deprimente questo aspetto non di poco conto anche se lo strumento è dotato di una buona tavolozza timbrica, tecnologie e funzioni di tutto rispetto. Magari dovrai rivedere un pò il tuo modo di utilizzare le timbriche layerate e soprattutto dosare al meglio il pedale del sustain.
JoelFan 28-12-12 10.40
Antony ha scritto:
A mio avviso la polifonia di 64 note dell'MOX8 rappresenta un vero collo di bottiglia
Sono d'accordo. Non ho mai capito questa scelta di Yamaha di fare tastiere nel 2011 che ancora hanno 64 di polifonia. Pensa ad esempio che il "full concert grand" e' formato da due timbri, quindi solo suonando il piano la polifonia e' ridotta a 32. Pensa un po' quando fai layer...
angelo72 28-12-12 11.12
Innanzitutto grazie a tutti per le risposte 😊
Una premessa... Ho visto che avete fatto tutti rifeCrimento al GX ma io ho l'SX ma questo credo cambi poco nel senso del post...
Le varie risposte hanno praticamente fotografato tutti i miei pro/contro... Dai cm in meno e i tanti suoni contro sta cavolo di polifonia!!!
Ho letto anche che il suono di piano è meno realistico del roland... Anche di quello dell SX????
michelet 28-12-12 11.22
angelo72 ha scritto:
Ho letto anche che il suono di piano è meno realistico del roland... Anche di quello dell SX????

Dal momento che ho avuto RD300sx posso dire che sono due timbri diversi e non credo che l'uno sia più verosimile dell'altro. Come avevo detto in post di qualche tempo fa, il timbro di pianoforte di S90ES e di RD300sx mi piacciono allo stesso modo... dipende dal mio umore e dal contesto in cui andrò ad utilizzarli emo intendo dire che come timbri sono complementari e con Yamaha riesco a realizzare atmosfere più classicheggianti, con Roland invece più moderne.
Quando ho provato MOX8 sono stato colpito innanzitutto dalla dinamica della tastiera che mi piaceva parecchio (tanto che ho pensato..."Accidenti se l'avessi saputo prima, ma ho già Motif XF7...") e dal timbri di pianoforte che si faceva suonare davvero bene con quella tastiera, né troppo dura né troppo tenera.

Quindi, come dicevo prima, RD300sx/gx e MOX8 sono strumenti diversi, pesnati per usi diversi. E' evidente che uno stage piano avrà un campione di pianoforte più accurato di una workstation che ha diversi compiti da svolgere. Viceversa lo stage piano ha solo da fare quel tipo di compito o poco più.
angelo72 28-12-12 13.40
ho dato un'occhiata alla pagina di motifator, diciamo che con l'inglese non vado molto daccordo, e la traduzione automatica non è il massimo emo