Omeopatia vs erboristeria

alex333 09-12-12 11.35
...siccome sono campione di bronchite anche quest'anno, per il terzo anno di fila tra l'altro!emo
vorrei affiancare alle cure base che faccio...soffrendo io d'asma...un qualcosa di piu' naturale...
voi a cosa vi affidereste?emo
clouseau57 09-12-12 16.21
almeno sai a cosa e' dovuta questa forma d'asma ?
emo
alex333 09-12-12 16.34
emo si, sono allergico ad acari e parietaria...in piu' asma da sforzo...
purtroppo quando cambia la temperatura sono sempre dolori...emo
igiardinidimarzo 09-12-12 16.43
Pare che anche l'agopuntura possa essere utile per la cura dell'asma...
igiardinidimarzo 09-12-12 16.55
Mi sono imbattuto in questa strana 'cura':

[c]Con un cucchiaino da caffè prendi una punta di sale, la mattina a digiuno, e poi subito bevi 2 bicchieri di acqua a temperatura ambiente.
Fai questa operazione per 15 giorni aumentando il sale fino a prenderne un cucchiaino quasi intero (...vedi tu quanto lo sopporti...) e poi sempre 2 bicchieri d'acqua.
Potrai dire addio ai fastidiosi sintomi dell'asma.
Questo è merito della reazione scatenata dal sale che blocca l'istamina.
Credo comunque di dovervi ricordare che ognuno deve essere cosciente del proprio stato fisico, delle patologie e di ciò che è meglio che eviti, così se non potete assumere tali dosi elevate di sale astenetevi dal tentare questa cura, ci sono molte altre strade più idonee a voi.[/c]

Blackmoonlight 09-12-12 19.26
purtroppo non ho una risposta al problema specifico, occhio che erboristeria è ben diversa da omeopatia in senso stretto: spesso si parla indistintamente delle due, ma l'omeopatia, in breve, è quella in cui si deve diluire il "prodotto omeopatico" (diluirlo in quantità infinitesimali, da qui la grande scetticità della medicina occidentale tradizionale verso questi prodotti) e seguire le regole precise che hanno questi prodotti , l'erboristeria è per certi versi simile alla medicina comune, utilizzo spesso prodotti di erboristeria pure io, e sono alquanto scettico su quelli omeopatici, in realtà.

Pensiamo alla grande quantità di piante (ma non solo!) da cui si ricavano principi attivi dei farmaci, dalla comunissima aspirina, a molti farmaci antiblastici antitumorali, a diversi antibiotici (questi più da altri microrganismi che piante), ai derivati degli oppioidi, e per contro, alle varie droghe (questo per dire che non tutto ciò che è naturale è bello e sano ! ;) )

Nonostante tutto, ritengo che, se questi prodotti omeopatici danno un sollievo, vero o dovuto all'effetto placebo , alla persona, non fanno male e non sono eccessivamente costosi, perchè non prenderli? O almeno provarli...

Prova a vedere in farmacia se hanno qualcosa, per concludere, magari trovi qualcosa che possa aiutarti!emo
manuel_carloni 09-12-12 21.38
Io faccio il farmacista e quando vengono con delle prescrizioni omeopatiche, sinceramente mi viene da ridere.
Non c'è una sola evidenza scientifica che essa funzioni, non c'è un solo concetto alla base dell'omeopatia che sia confutabile scientificamente: dinamizzazioni, memoria dell'acqua, e quant'altro sono tutti concetti che non hanno nessuna base scientifica.

Nessuno è riuscito a fornire una prova concreta che l'omeopatia funzioni, infatti non c'è una sola pubblicazione scientifica che ne provi l'efficacia.

I prodotti che si vendono sono stati sottoposti a studi clinici, ma che non riguardano l'efficiacia, ma solo la non tossicità.

Non è da confondere con la Medicina Tradizionale Cinese, ne con l'erboristeria, o con altre medicine orientali, perchè mentre queste ultime spesso basano la loro efficacia su principi attivi contenuti in piante o altro di origine naturale, l'omeopatia è occidentale e moderna.

Quindi, personalmente prima di curarmi con qualcosa la cui efficacia non è stata dimostrata, ma di cui anzi più volte ne è stata dimostrata la totale inefficacia, la cui disciplina si basa su concetti sceintificamente assurdi, sentirei piuttosto un bravo medico che possa prescrivermi qualcosa che abbia dimostrato di funzionare davvero.emo

CIAO.

alex333 09-12-12 21.47
tanto per iniziare grazie a tutti!...emo
x manuel...io sono sotto cura in un centro, faccio 2 inalazioni al mattino di cortisone+broncodilatatore
e due prima di andare a dormire + due pastiglie...
purtroppo pero' sono un po' cagionevole e in questo periodo,nonostante le terapie di fondo, sono soggetto a frequenti malanni...
per questo l'idea magari di abbinare alla cura vera e propria, qualcosa di diverso...
ho trovato sollievo facendo inalazioni con le bottiglie di acqua di tabiano...e un pochino con delle bustine di erbe prese in erboristeria...
e qualcosina fanno...
per questo pensavo ad un qualcosa a base di erbe...da abbinare ovviamente al trattamento farmacologico.emo
manuel_carloni 09-12-12 22.33
Parlane sempre con il medico prima di fare qualsiasi ntegrazione, perchè i prodotti erboristici, seppur naturali, devono la loro azione ai principi attivi contenuti nelle piante, che quindi, potrebbero interagire con i farmaci che stai già prendendo.

CIAO.
Ofelio 10-12-12 01.02
pure io c'ho l'asma, infatti mi sparo 3 puff al mattino e 3 alla sera di Symbicort (cortisone e broncodilatatore) e pare che la cura funzioni a tenere l'asma sotto controllo.

Ora col freddo sta ritornando a rompere, quindi da qualche giorno mi faccio degli areosol col rame (li trovi in farmacia) e noto un certo miglioramento.
drmacchius 10-12-12 21.26
@ manuel_carloni
Parlane sempre con il medico prima di fare qualsiasi ntegrazione, perchè i prodotti erboristici, seppur naturali, devono la loro azione ai principi attivi contenuti nelle piante, che quindi, potrebbero interagire con i farmaci che stai già prendendo.

CIAO.
...o potrebbero essere dei veri farmaci, con dosaggi paragonabili o superiori a a quelli commerciali.....

tra l´altro in molti paesi gli eroboristi non sono farmacisti, anzi spesso sono persone totalmente improvvisate. Quindi fidarsi loro potrebbe significare chiedere consiglio a un culture della materia che conosce l´argomento piü di molti professionisti qualificati del settore medico e farmaceutico, cosí come farsi consigliare da dei totali ciarlatani che o in buona fede o con premeditato crimine consigliano prodotti che potrebbero non solo non giovare, ma anche essere tossici.

Il mio consiglio é di acquistare piante officinali quantomeno in farmacia e, se non si tratta di prodotti piü che noti ed innocui, evitare l´erboresteria per tutto ciö che non siano spezie, camomille, e prodotti a base di soia.....
am0 10-12-12 21.59
le multinazionali del farmaco ringraziano emo
drmacchius 10-12-12 22.26
....la stragrande maggioranza dei farmaci deriva da piante:se per praparare dei farmaci ci vogliono anni di studi universitari, per sapere come curare le persone e come usare e dosare i farmaci ce ne vogliono decenni, se per sperimentare uina semplice variazione a un farmaco o per verificare che questo funzioni veramente ci vogliono anni di lavoro di diverse decine di persone un motivo ci sarä oppure no?

La fitoterapia é una scienza, che puö portare numerosissimi benifici come inreparabili danni: non necessita cautele superiori della mfarmacologia sintetica, ma almeno pari qualificazione.

Molti dei farmaci usati in anesteria derivano da farmaci, solo che i farmaci nelle dosi utilizzate hanno potere terapeutico, molte delle piante da cui derivano se non raffinate e frazionate sintecamente sono dei veleni di cui spesso non esiste l´antidoto......

in italia il medico che ha gratis di scrive la ricetta mutuabile senza nemmeno guarsarti in faccia ha creato molti problemi alla nostra economia, alla sanitä pubblica e all´immaginario collettivo ma proprio per questo ci si rivolge molto piü facilmente che altrove a una figura professionale, se non qualificata, quantomeno regolamentata.

In altri paesi é molto piü frequente l´avvelenamento o línsorgenza di patologie a causa di personafggi che svolgono ruoli sanitari a tutti gli effetti senza la minima regolamentazione giuridica e deontologica, oltre senza la minima verifica delle competenze......

molti dei prodotti della medicina tradizionale di molti paesi se in mani di personaggi non competenti in materia (che potrebbero essere persino dei medici) potrebbero essere estremamente tossici....

rivolgersi al medico e al farmacista per le terapie adiuvanti non puramente curative o a personale medico/farmaceutico qualificato per la fitoterapia vera é propria, non é una legge, ma un principio di buon senso....
Ofelio 11-12-12 19.13
si, però è anche vero che dietro ci sono enormi interessi.

es. come mai il dottore mi prescrive un farmaco e poi quando vado in farmacia mi chiedono sempre se ne voglio un altro con lo stesso principio attivo? Ovvio che qualcuno ha interessi a venderti quello che più conviene a lui piuttosto che a te.

altro es. i vaccini: come mai si inculca nella gente che d'inverno è quasi un obbligo assumerli quando spesso questi vaccini si sono rivelati addirittura tossici?

Tutti sporchi interessi di multinazionali del farmaco che se ne fottono della salute della gente.
drmacchius 11-12-12 20.58
@ Ofelio
si, però è anche vero che dietro ci sono enormi interessi.

es. come mai il dottore mi prescrive un farmaco e poi quando vado in farmacia mi chiedono sempre se ne voglio un altro con lo stesso principio attivo? Ovvio che qualcuno ha interessi a venderti quello che più conviene a lui piuttosto che a te.

altro es. i vaccini: come mai si inculca nella gente che d'inverno è quasi un obbligo assumerli quando spesso questi vaccini si sono rivelati addirittura tossici?

Tutti sporchi interessi di multinazionali del farmaco che se ne fottono della salute della gente.
nessuno fa niente per niente, ma il compito di un medico é fare una diagnosi e prescrivere la terapia piü adatta a te per curare la tua patologia. Fa questo in base ai propri studi, alla propria esperienza, alle proprie capacitä e seguendo le linee guida della maggioranza delle persone che sono state formate come lui e che fanno il suo stesso lavoro. Perr deontologia, scienza, e legge il suo compito é questo. Per deontologia, scienza e legge, il suo compito é prescrivere solo ed esclusivamente la cosa che sulla base di quanto detto sopra per il paziente, in quel momento per quella determinata patologia a suo avviso risulta essere la migliore, o la migliore disponibile. Ci sono gli incompetenti, ci sono i disonesti, ma ´almeno un secolo e mezzo che tutti gli stati del mondo si adoperano per controllare il piü possibile la cosa e limitare al massimo il fenomeno del crimine sanitario. La corruttibilitä é un discorso a parte, che puö giocare un ruolo, ma che non necessariamente lede il paziente.

Quindi il medico ti prescrive l´acqua, il vino o la vodka e il farmacista ti dice se vuoi fiuggi o mangiatorella, chianti o bordeaux, vodka ceca o vodka russa.

Se il medico di prescrive la fiuggi perché sei disidratato e per vari motivi non puoi bere alcolici il farmacista ti puö dare solo dell´acqua: se ti trovi a lampedusa ad agosto puö chiederti se vuoi la mangiatorella siciliana o se preferisci aspettare 12 ore che arrivi la fiuggi dal centro italia, oppure puö offrirti della ferrarelle perché la paga la metä, ma puö darti solo e comunque dell´acqua.

Poi sei libero di decidere tu se preferisci il rischio della corruttibilitä di queste persone a quello di comprare delle piante con potere medicinale da un ex metalmeccanico che si apre un negozio erboristico con i soldi ereditati dalla nonna perché licenziato dalla rubinetteria perché lavorava sotto effetto di cannabis e che si é messo a fare l´erborista solo perché studiarsi a memoria il manuale di suor germana per stare appresso ai potenziali clienti di erboristeria gli sembrava piü facile che aprirsi un negozio di strumenti musicali dove la gente che viene a farti domande si é giä letta il manuale degli strumenti che vorrebbe comprare. Inoltre un farmacista ti vende quello che viene prescritto da un altro professionista, che spesso segue i suggerimenti o si orienta in base agli esami di altri specialisti, l´erborista fa tutto lui e spesso non si é nemmeno letto il manuale di suor Germana.

I Vaccini

E´tutta una questione di statistica. I vaccini non proteggono un paziente ma evitano le epidemie ad una popolazione e in molti casi limitano gli effetti di un´infezione qualora una persona dovesse infettarsi comunque.

CI sono infezioni che hanno conseguenze fatali una volta ogni X. Questo vuol dire che se c´é un´epidemia X persone hanno complicazioni fatali. Se il vaccino puö avere effetti collaterali una volta ogni 100 o 1000X la cosa risquote unsignificato secondario. Inoltre vaccinare poche persone non serve a niente. I vaccini servono a qualcosa solo se prevengono le epidemie in modo che i malati siano isolati, isolabili, e curabili, per prevenire le epidemie devono essere fatti in massa, altrimenti non servono a niente. (SU una popolazhione di 8 persone in alasca o in lapponia servono a poci mentre le popolazioni urbane ne gioveranno) E´ovvio che chi produce vaccini ci guadagnerä, ma la cosa ha un significato del tutto secondario....

manuel_carloni 11-12-12 22.17
Ofelio ha scritto:
es. come mai il dottore mi prescrive un farmaco e poi quando vado in farmacia mi chiedono sempre se ne voglio un altro con lo stesso principio attivo?

Ti propongono il generico. Probabilmente il medico ti ha segnato la "Specialità", ovvero il farmaco "di marca", che paga il ticket, e il farmacista ti chiede se vuoi il generico, ovvero un farmaco con lo stesso proncipio attivo, ma esente da ticket.

Se ti propone il generico, è per farti risparmiare, anche se al farmacista converrebbe stare zitto e farti prendere la specialità, visto che costando di più, ci si guadagna anche di più.

Per chè il medico molte volte segna la specilità, pur essendo più costosa?
Perchè magari è anni che è in commercio, la conosce meglio, usandola sa che è affidabile per quel particolare paziente.
Comuqnue ora con la nuova legge, deve motivare il perchè della scelta del farmaco più costoso piuttosto che del generico.

Il paziente, a meno di "non sostituibilità" annotata sulla ricetta, può chiedere e pretendere il generico esente da ticket.

Personalmente non sono contrario ai generici, ma specialmente quando si tratta di patologie potenzialmente serie, prima di cambiare farmaco di testa propria (anche a parità di dosaggio e principio attivo), sono più contento che il paziente ne parli con il suo medico o che per lo meno lo avvisi del cambiamento. Lo trovo più corretto anche come atto di fiducia vero il proprio medico curante.

CIAO.
drmacchius 11-12-12 22.55
@ manuel_carloni
Ofelio ha scritto:
es. come mai il dottore mi prescrive un farmaco e poi quando vado in farmacia mi chiedono sempre se ne voglio un altro con lo stesso principio attivo?

Ti propongono il generico. Probabilmente il medico ti ha segnato la "Specialità", ovvero il farmaco "di marca", che paga il ticket, e il farmacista ti chiede se vuoi il generico, ovvero un farmaco con lo stesso proncipio attivo, ma esente da ticket.

Se ti propone il generico, è per farti risparmiare, anche se al farmacista converrebbe stare zitto e farti prendere la specialità, visto che costando di più, ci si guadagna anche di più.

Per chè il medico molte volte segna la specilità, pur essendo più costosa?
Perchè magari è anni che è in commercio, la conosce meglio, usandola sa che è affidabile per quel particolare paziente.
Comuqnue ora con la nuova legge, deve motivare il perchè della scelta del farmaco più costoso piuttosto che del generico.

Il paziente, a meno di "non sostituibilità" annotata sulla ricetta, può chiedere e pretendere il generico esente da ticket.

Personalmente non sono contrario ai generici, ma specialmente quando si tratta di patologie potenzialmente serie, prima di cambiare farmaco di testa propria (anche a parità di dosaggio e principio attivo), sono più contento che il paziente ne parli con il suo medico o che per lo meno lo avvisi del cambiamento. Lo trovo più corretto anche come atto di fiducia vero il proprio medico curante.

CIAO.
....in linea teorica il medico prescrive il principio attivo e la via di somministraszione, poi é di competenza del farmacista sapere qual é il preparato migliore per ottenere il risultato auspicato dal medico. Poi é ovvio che se si mette a scrivere "non sostituibile" é tenuto a seguire i principi propri della pratica medica e ad avere dei validi motivi scientifici per escludere il generico a priori, per esempio lß intolleranza a un determinato composto del vettore del preparato o un comprovata differenza tra gli effetti farmacinetici dei vari preparati.....


comuque tutto ciö che non concerne la normale farmacologia clinica e quindi tutto ciö che ha a che fare con la farmacia vera e propria non sono argomento di competenza del medico non specialista in materia farmacologica e tossicologia. Poi é una disciplina vastissima, le conoscienza delle scienze farmacologiche é indispensabile nel grosso della ricerca clinica e, soprattutto in italia, il bagaglio di conoscienze/esperienze necessarie per mettersi a scrivere farmaci -specie se con dicitura "non sostituibile" sono superiori a quelle richieste per fare il farmacista al di fuori di un contesto ospedaliero o universitario -ma questo ße tutto tranne che una regola.

Di fatto il medico che prescrive il farmaco non generico lo fa o perché nel mare magno delle liberazioni, non essendo un esperto della materia, non sa quali sono i prodotti con piü affidabile preparazione, o perché il nome piü famoso fa contento pazienti e colleghi evitando noiosissimi equivoci, o perché il farmaco é stato per secoli brevettato e non conosce i nomi dei generici, o per fare contento il classico farmacista che ha ereditato la farmacia dal nonno e che si é laureato a calci in cui e che se gli scrivi il principio attivo ti telefona e ti chiede "che cosa é il cefuroxiam 400 mg p.o., non ce l´ho sul programma dell´archivio dei farmaci mutuabili", o perché l´informatore ti fa il regalo per natale se scrivi oraxim tanto metä dei pazienti e i farmacisti che pensano solo a guadagnari non sono interessati ad acquistare un generico.......
manuel_carloni 12-12-12 00.37
drmacchius ha scritto:
....in linea teorica il medico prescrive il principio attivo e la via di somministraszione, poi é di competenza del farmacista sapere qual é il preparato migliore per ottenere il risultato auspicato dal medico.

Aspetta, in Italia la nuova legge dice che se il medico segna il principio attivo, dosaggio e via di somministrazione, è compito del farmacista dare non il migliore, ma quello che costa di meno, infatti ci sono generici che hanno comunque un ticket a carico dei pazienti.

Comunque la cosa curiosa è che prima molti chiedevano il generico in lugo della specialità, perchè erano convinti che i medici e farmacisti li volessero fregare.
Ora, dopo la nuova legge, tutti chiedono la specialità in luogo del generico, perchè sono convinti che lo Stato pur di risparmiare gli passi dei farmaci scadenti e inefficaci.
La realtà è che non siamo mai contenti.emo

CIAO.
drmacchius 12-12-12 06.52
@ manuel_carloni
drmacchius ha scritto:
....in linea teorica il medico prescrive il principio attivo e la via di somministraszione, poi é di competenza del farmacista sapere qual é il preparato migliore per ottenere il risultato auspicato dal medico.

Aspetta, in Italia la nuova legge dice che se il medico segna il principio attivo, dosaggio e via di somministrazione, è compito del farmacista dare non il migliore, ma quello che costa di meno, infatti ci sono generici che hanno comunque un ticket a carico dei pazienti.

Comunque la cosa curiosa è che prima molti chiedevano il generico in lugo della specialità, perchè erano convinti che i medici e farmacisti li volessero fregare.
Ora, dopo la nuova legge, tutti chiedono la specialità in luogo del generico, perchè sono convinti che lo Stato pur di risparmiare gli passi dei farmaci scadenti e inefficaci.
La realtà è che non siamo mai contenti.emo

CIAO.
e´4 anni che non esercito in italia e non sono piü aggiornato, ma fino al 2008 i farmacisti erano liberi di fare esclusivamente i commessi perché solo i far,acisti dipendenti (e non la maggioranza dei titolari) sapevano darti uun farmaco se prescrivevi solo principio attivo, dosaggio, e via di somministrazione.....la legge ha migliorato le cose mettendo il vincolo del prezzo piü basso: la cosa denigra la figura professionale del farmacista e in un modo o nell´altro sostiene il companaggio tra i medici......
Blackmoonlight 16-12-12 15.38
Attenzione quando si parla di vaccini...c'è molta molta contro-disinformazione in merito.

Nel mondo ci sono ancora troppe persone che si ammalano non solo di malattie curabili, ma anche contro cui ci si può vaccinare...

Gli effetti avversi ci sono sempre, anche nei vaccini. Ma il beneficio, in questi casi, è di molto superiore al rischio...

(non parlo dei vaccini farsa tipo H1N1, da tutti riconosciuto come una vera e propria nefandezza della famigerata "Big Pharma")...

Quindi , come sempre, fidarsi si, non troppo, da un lato , ma nemmeno credere alle mille bufale di internet!