tsuki ha scritto:
Io personalmente ho risolto da quando mi sono organizzato un mio sistema di monitoraggio per le tastiere (mixerino + 2 casse che uso come spie dall'uscita monitor mentre le mandate out le mando al mixer di sala):finalmente riesco a regolarmi come si deve,per mè suonando in gruppo è una cosa indispensabile,ormai.
beh, non è esatto che così tu abbia risolto...
hai risolto per te, tu senti bene come quando prepari i suoni a casa...
ma chi ascolta dall'impianto, in sala prove o nei live, sente sempre i suoni striminziti che sentivi tu prima di utilizzare gli in-era monitor...
anch'io uso gli in-ear, anche perché così ho nelle orecchie 15db di volume in meno di quanto ne avrei senza, ma resta il problema di ciò che sentono gli altri
anzi, con gli in-ear il tastierista rischia di sentire "troppo bene", di gongolare durante i live per i suoi bei suoni e di disperarsi quando sente una registrazione o i commenti del pubblico
inoltre con gli in-ear la regolazione della dinamica è più difficile
come risolvere?
- un buon impianto audio (sotto i 1500€ nun c'è trippa per gatti), meglio 2 satelliti e un sub, da usare sempre sotto al limite, mai tirarlo per il collo
- regolazioni ben fatte sui mixer (soprattutto se si usa un sub mixer per il monitoring), gain sempre alti ma senza clipping
- una band consapevole dell'importanza dei bei suoni: ampli di chitarra e basso a volume ragionevole, batterista dinamico che si renda conto della differenza fra suonare in una sala prove 4x4 e in un bar 12x12
- alcuni amici musicisti nel pubblico che commentino i vostri suoni alla fine del live
- registrare i live (meglio con aggeggi tipo lo zoom h1) e riascoltarli
se poi l'impianto audio della sala prove è economico ed è diverso da quello usato nei live, o usi gli in-ear oppure porti pazienza.
in questo caso è fondamentale che tu abbia un qualche tipo di riscontro nei live, o tramite registrazione o tramite i commenti del pubblico