vin_roma ha scritto:
No, signori, il contesto è un altro...
E' ovvio che attualmente i terremoti non si prevedono ma gli scienziati, Boschi in testa e il "civile" Bertolaso hanno specificamente detto la sera prima (quando alle 23.00 circa ci fù un 4° e oltre) di non allarmarsi e non credere alle dicerie...
e questa fu più una manovra per screditare Giuliani che un vero pensiero per la gente che stava per avere la tragedia in testa.
La sentenza non e' correlata al caso Giuliani, ma al fatto che in una piena crisi geosismica, le parti interessate hanno detto "non c'e' pericolo tornate a casa tranquilli".
Dicendo cio' si e' creata una catena di minimnizzazioni, che ha fatto pesantemente sottovalutare il rischio crollo di costruzioni come quello della casa dello studente.
A MAd Dog dico che e' lui ad avere la memoria corta (ma si rispetti almeno quella di chi ha perduto dei cari).
I fatti andarono cosi' : ci furono diversi sciami sismici crescenti.
La gente comincio' ad avere paura, ma scienziati e tecnici dissero "non c'e' nessun pericolo, tornate a casa".
Gia' questa e' una grossa anomalia, perche' se i terremoti non sono prevedibili non si possono confermare pericoli ma neppure escluderli, e questo doveva quantomeno fare alzare la soglia di attenzione di qualche gradino (invece e' stata addirittura abbassata).
Dietro al "non c'e' pericolo" c'e' poi stata tutta la sottovalutazione delle amministrazioni varie, fino al caso della "casa dello studente" che per chi non avesse memoria e' andata piu' o meno cosi' :
Dopo diverse scosse gli studenti che abitavano la struttura notarono la comparsa di crepe, fino a vederle diventare pericolose e degne di attenzione, anche a seguito di scricchiolii che si sentivano nello stabile.
I ragazzi chiamarono le varie parti interessate, chiedendo sopralluoghi tecnici, ma l'unico sopralluogo fu effettuato dal custode dello stabile, che ovviamente non aveva alcun titolo per poter verificare il reale pericolo.
Di fatto l'aver detto "Non c'e' nessun pericolo" ha indotto uffici tecnici di amministrazioni locali a sottovalutare i rischi, e questo ha impedito probabilmente di fare i corretti controlli ed eventualmente evacuare le strutture che mostravano gia' cedimenti.
La casa dello studente di fatto crollo' facendo diversi morti : se anziche' far fare il sopralluogo a un custode si fosse affidato il compito ad un tecnico, quei ragazzi a quest'ora sarebbero con le loro famiglie.
Insomma di fronte ad uno sciame sismico che dura da settimane, era DOVEROSO innalzare il livello di attenzione, invitare le amministrazioni a rinforzare il personale per sopralluoghi e verifiche, e predisporre aree attrezzate per l'eventuale aggravarsi della crisi, se mai fosse avvenuto (come poi avvenne).
Tutto questo e' stato fatto? : e' l'ABC della prevenzione e non e' stato messo in atto e non servono lauree per capirlo,.
Siccome come ho gia' detto ci sono altri precedenti, trovo corretta la decisione di condannare l'immobilismo cronico di chi non vuole rischiare la poltrona.
Bastava (ripeto ancora) innalzare la soglia di rischio e diramare comunicati contenenti l'invito a non sottovalutare la situazione, e ad ascoltare le segnalazioni dei cittadini.
Non e' stato fatto e ci sono stati i morti : allora chi ha omesso dei compiti per i quali e'responsabile e' giusto che ne risponda nelle varie sedi.