Demo n.2 - kronos bosendorfer 290

carmol 21-10-12 05.14
Ciao a tutti,
faccio OUTING e dichiaro la demo:
trattasi di un mio sample di bosendorfer 290
per korg kronos,
rispetto alla demo precedente ho aggiustato la dinamica,
e ho risolto il problema del key off troppo secco.
Via con le bombe :-)

Ascolta la demo nel Lab: Ascolta la demo
carmol 21-10-12 05.15
Qualche dato tecnico:
campionamento stereo a 8 livelli di dinamica,
full mapped, 16 bit, lunghezza max del sample
30 secondi,2.6 GB su ssd, 76 MB di ram.
E' compresa board e damper resonance.
Edited 21 Ott. 2012 3:57
vin_roma 21-10-12 06.47
Ah, c' avevo preso che era un tuo campionamento!

Però i Bosendorfer li ricordo più nasali e con i bassi più aggressivi, questo è un po' troppo addomesticato, dove l' hai preso?

Comunque mi piace, è un po' troppo "pulitino", gli manca qualche difetto che lo renda un pò più umano.

Poi, son considerazioni che sto facendo adesso mentre ascolto per la 3^ volta, una volta campionato e con gli indubbi mezzi di Kronos si dovrebbe scegliere il punto di ascolto: se seduti davanti alla tastiera ci vorrebbe più estremismo nello stereo altrimenti un ambiente che tolga la "freddezza" anche se preferisco la prima soluzione e manipolarla ad ogni evenienza.

Comunque un bel lavorone controllare 2 e passa giga di suoni su 8 layer! complimenti!
efis007 21-10-12 17.30
Concordo con Vin.
Il suono globalmente è bello, ma per fare un paragone poco ortodosso (anche se non fatto a caso) assomiglia un po' ai pianoforti Clavia: pianoforti belli, ben campionati, ma a cui manca qualcosa di "vivo" difficile da spiegarsi.
Questo Bosendorfer suona in "bianco e nero" anzichè a colori, si sente che l'ossatura del suono c'è.
Ma non ha colori, è in bianco e nero, ossia troppo statico per il quantitativo di memoria che usa.
Tu lo suoni molto bene, il che è già un ottimo punto di riferimento che ci fa assaporare il suono nel suo giusto aspetto.
Ma nel caso preso in esame è proprio il suono che non riesce ad esprimere e ad esaltare ciò che tu stai suonando, il che è un peccato perchè sono certo che con un altro suono la tua esecuzione avrebbe espresso tutti i colori che possiede.
Un plauso a te dunque per come lo suoni. emo
Una nota negativa invece al suono "statico" che quel Bosendorfer esprime e che non rende giustizia ai gb con cui è fatto (per dirla in parola povere suona come un piano da poche decine di mb).
Peccato, non per te ovviamente, ma per il suono. emo
Manlio08 21-10-12 17.44
efis007 ha scritto:
Un plauso a te dunque per come lo suoni. emo


L'esecuzione è di vin roma emo

Comunque a me piace molto il suono. E' vero gli manca un qualcosa per essere più vivo e lo trovo un po' strano sulle note basse ma in generale l'intento è più che riuscito emo
anumj 21-10-12 17.45
efis007 ha scritto:
Il suono globalmente è bello, ma per fare un paragone poco ortodosso (anche se non fatto a caso) assomiglia un po' ai pianoforti Clavia: pianoforti belli, ben campionati, ma a cui manca qualcosa di "vivo" difficile da spiegarsi.


Non c'è nulla da spiegare. Il 'vivo' lo mette il musicista che suona. E qui mi sembra che ci sia sempre quel solito midifile magari suonato con qualcos'altro.

Sono tutti pianoforti digitalizzati, fotogrammi statici.

Riempono la testa con le cazzate del supernatural, della supercazzola con scappellamento a destra, ma sono tutti pezzi di codice binario, non suono reale di pianoforte. La differenza puo' stare nella competenza tecnica con cui questi fotogrammi sono catturati e assemblati e la DAC da cui escono fuori.

Il 'bianco e nero' dipende dai gusti, dagli effetti, dall'ambiente e soprattutto dalla cultura musicale e dalla tecnica pianistica del singolo.



bigsquash 21-10-12 17.55
@ anumj
efis007 ha scritto:
Il suono globalmente è bello, ma per fare un paragone poco ortodosso (anche se non fatto a caso) assomiglia un po' ai pianoforti Clavia: pianoforti belli, ben campionati, ma a cui manca qualcosa di "vivo" difficile da spiegarsi.


Non c'è nulla da spiegare. Il 'vivo' lo mette il musicista che suona. E qui mi sembra che ci sia sempre quel solito midifile magari suonato con qualcos'altro.

Sono tutti pianoforti digitalizzati, fotogrammi statici.

Riempono la testa con le cazzate del supernatural, della supercazzola con scappellamento a destra, ma sono tutti pezzi di codice binario, non suono reale di pianoforte. La differenza puo' stare nella competenza tecnica con cui questi fotogrammi sono catturati e assemblati e la DAC da cui escono fuori.

Il 'bianco e nero' dipende dai gusti, dagli effetti, dall'ambiente e soprattutto dalla cultura musicale e dalla tecnica pianistica del singolo.



Ben vero. Ma io rifletto tra me e me che nella realtà trovare da suonare un bosendorfer perfettamente accordato ma "in bianco e nero" al posto di un verticale magari nememno perfettamente accordato che suona dentro una scatoletta non è poi mica un vantaggio da disprezzare...


PS: e poi i demo in fondo non sono mp3 già compressi? magari il suono live è ancora tutto diverso, no?
Edited 21 Ott. 2012 15:56
efis007 21-10-12 18.03
Manlio08 ha scritto:
L'esecuzione è di vin roma emo

Ops scusate. emo
Comunque è poco importante, di chiunque sia è suonata bene.
E' il suono purtroppo che non rende giustizia all'esecuzione. emo
efis007 21-10-12 18.13
anumj ha scritto:
Non c'è nulla da spiegare. Il 'vivo' lo mette il musicista che suona. E qui mi sembra che ci sia sempre quel solito midifile magari suonato con qualcos'altro.

Ok ma anche se l'esecuzione è stata salvato in formato mid non toglie che sia stata fatta a mano e bene, ossia con le giuste espressioni e dinamiche.
Secondo me è proprio quel Bosendorfer che non suona secondo esecuzione, è in bianco e nero, è statico.
Cioè voglio dire, se ci dicessero che quel suono è stato fatto con 100 mb, oppure con 2,6 gb, cosa vi direbbero le vostre orecchie?
Le mie direbbero 100 mb, non riesco a sentire un suono da 2,6 gigabyte in quel Bose.
Per cui faccio una ulteriore precisazione: il suono in sè non è brutto.
Ma va ovviamente anche valutato per il suo peso.
Se è da 100 mb, è bello.
Se è da 2,6 gb, è "brutto" tra virgolette, insomma non è tale da far sentire/valere il peso di quei 2,6 gb.
Questo a mio umile parere.
emo
Edited 21 Ott. 2012 16:19
vin_roma 21-10-12 18.42
Io preferisco sempre la suonabilità al bel suono fine a se stesso...

In questo caso è stato usato un midi file che ho realizzato col P120 Yamaha.

E' noto che la curva dinamica del P120 è funzionale solo al suo generatore, infatti per arrivare a 115/120 di velocity tocca pestare da pazzi e quindi molti altri generatori non riescono a dare il giusto rapporto intenzione/dinamica nel modo in cui risulta col P120.

Comunque, e lo ripeto sempre, il suono del P120 è superato da molti (Nord, Kurz, Kaway) ma la musicalità e la suonabilità di questo strumento tutti gli altri se la sognano!

ma stiamo parlando sempre di imitazioni!
Edited 21 Ott. 2012 16:45
anumj 21-10-12 18.58
vin_roma ha scritto:
Comunque, e lo ripeto sempre, il suono del P120 è superato da molti (Nord, Kurz, Kaway) ma la musicalità e la suonabilità di questo strumento tutti gli altri se la sognano!

ma stiamo parlando sempre di imitazioni!


suonabilità e musicalità sono concetti soggettivi. è oggettivo discutere su come è stato campionato un piano, sulla qualità dei microfoni, sulle disposizioni delle riprese, sulle dinamiche, sull'hardware e software impiegato per l'editing.



carmol 21-10-12 19.48
vin_roma ha scritto:
E' noto che la curva dinamica del P120 è funzionale solo al suo generatore, infatti per arrivare a 115/120 di velocity tocca pestare da pazzi e quindi molti altri generatori non riescono a dare il giusto rapporto intenzione/dinamica nel modo in cui risulta col P120.

Infatti, ci avevo fatto caso.
Gli 8 livelli di dinamica sono suddivisi come segue

0-45
46-64
65-78
79-90
91-100
101-110
111-120
121-127

una scala praticamente logaritmica,
da notare che fino a metà vengono usati solo 2 layer.
Questo per via delle caratteristiche acustiche del pianoforte,
per cui lo spettro armonico cambia molto verso il forte,
e poco verso il piano. Questa scala collima abbastanza con
la risposta della RH3 (sopratutto con l'impostazione di dinamica 9)
ma credo che non esalti al max questo sample
con l'esecuzione di vin_roma.

Cmq il suono è volutamente "piatto", non ho messo
ambiente, nè chorus, nè spazialità nè altro (giusto un pizzico di riverbero),
per dare un suono poco eufonico, secco, il sample così com'è.
Proverò a dargli un pò di "vita" dando un pò di spazialità
e un pizzico di ambiente in più.
Il confronto era inteso verso altri stage piano digitali,
non certo verso i pianoforti reali, non dimentichiamolo.

Prossimi step:
sample a 10 livelli di dinamica e a 24 bit
Edited 21 Ott. 2012 17:55
efis007 21-10-12 22.38
Secondo me è meglio non aggiungere effetti artificiali ai campioni.
I campioni vanno lasciati i più puri possibile per permettere poi all'utente di personalizzare il suono con reverberi etc.
L'unico "effetto" che eventualmente va campionato insieme al suono è l'ambiente naturale di ripresa, come fanno ad esempio i vst Vienna e Ewql i quali specificano la sala in cui è stato campionato il piano e come erano posizionati i microfoni (lontani, vicini, due vicini e due lontani, etc) per permettere una cattura anche "ambientale" del suono.
Però una cosa è ottenere una campionatura naturale in un ambiente naturale, un'altra è aggiungere artificiosamente del reverbero che non era presente naturalmente nella sala/ripresa.
Io sconsiglierei questa prassi per non avere poi problemi dopo. emo
vin_roma 21-10-12 22.55
anumj ha scritto:
suonabilità e musicalità sono concetti soggettivi. è oggettivo discutere su come è stato campionato un piano, sulla qualità dei microfoni, sulle disposizioni delle riprese, sulle dinamiche, sull'hardware e software impiegato per l'editing.

Beh, non proprio se parliamo del paragone con strumenti acustici.

Il punto è arrivare ad una simulazione decente fatta di suono/tocco/risposta corrispondente alle aspettative di uno strumento vero? e allora questo è un traguardo non sindacabile, o ci si avvicina o no, perché il rapporto suono intenzione nella realtà esiste sia con uno Steinway a puntino che un Petrof sbidonato.
E sicuramente ci sono vari gradini di qualità in questo avvicinamento: suono, meccanica, armoniche, rumori extra...
Tutti insieme ancora nessuno li ha messi però c' è chi più o meno ci si avvicina.

Soggettivo è scegliere un bel suono a scapito della suonabilità (al contrario) perché magari l' esigenza è di far uscire un buon Mix, è una strada percorribile e lecita, ma che spesso intraprende chi nella musica cerca aspetti "secondari".
vin_roma 21-10-12 22.57
carmol ha scritto:
111-120
121-127

una scala praticamente logaritmica,

sì, ma se editi il mio file ti accorgerai che raramente ci sono note oltre i 103/104!

quindi una certa penalizzazione del tuo campionamento c' è.
anonimo 21-10-12 23.01


Il punto è arrivare ad una simulazione decente fatta di suono/tocco/risposta corrispondente alle aspettative di uno strumento vero? e allora questo è un traguardo non sindacabile, o ci si avvicina o no, perché il rapporto suono intenzione nella realtà esiste sia con uno Steinway a puntino che un Petrof sbidonato.



come non darti ragione emo

donnye 22-10-12 00.35
non male,ma io continuo a preferire i vst che con tutti i parametri possibili e immaginabili regolabili diventa piu' facile portare l'interazione tasto/suono molto vicino alla realta'.IMHO.emo
carmol 22-10-12 04.03
donnye ha scritto:
ma io continuo a preferire i vst che con tutti i parametri possibili e immaginabili regolabili diventa piu' facile portare l'interazione tasto/suono molto vicino alla realta'

E chi ti dice che il sample portato su kronos non lo sia;
io ho lasciato tutto abbastanza fedele,
ma ho tutti gli effetti a disposizione,
anzi, posso regolare in maniera fine i livelli dei layer,
le soglie etc.
Tra l'altro l'interazione tasto/suono nella demo non si può
percepire, ma in realtà (e qui dico una bestemmia)
io trovo la trovo migliore dei piani SGX-1, che invece
trovo un pò "piatti" nella risposta al tocco,
subito "sparano", il piano e il pianissimo sembrano mancare,
più difficili da controllare.

Edited 22 Ott. 2012 3:29
carmol 22-10-12 04.09
efis007 ha scritto:
Secondo me è meglio non aggiungere effetti artificiali ai campioni.
I campioni vanno lasciati i più puri possibile per permettere poi all'utente di personalizzare il suono con reverberi etc.

NO assolutamente,
i sample non si toccano.
Tutto quello che andrò a modificare sono i parametri del program.
Riverbero, panning, equalizzazione etc.
La cattura ambientale diventerebbe un casino,
supererei la durata di 30 secondi del sample,
che già è ai limiti del gestibile;
meglio aggiungerla da effetto, con tutta la dotazione effettistica
di kronos c'è solo l'imbrarazzo della scelta.
Edited 22 Ott. 2012 2:21
efis007 22-10-12 18.42
Ah ecco mi sembrava strano.
Sì decisamente meglio fare così, campioni puliti su cui poi sfruttare l'effettistica di Kronos. emo