Apc40, controller dedicati e scivoloni nel design

Platipo 17-10-12 21.16
Ho da un po di tempo un APC40, sulle prime mi era parso un ottimo controller dedicato per Ableton, avevo letto N recensioni entusiaste in giro per la rete, avevo un amico che ne vendeva uno e l'ho preso ma...
dopo un po di tempo mi sono reso conto di quanto la progettazione dell'oggetto fosse quantomai curiosa, l'acronimo apc sta per "ableton performance controller" ma proprio per una performance live, l'oggetto mostra immediatamente i suoi limiti e quelle che per me sono imperdonabili sviste a livello di progettazione.

1) cosa me ne faccio del transport control dal vivo? Live è così gentile da ricordarmi ogni qual volta compio una qualche azione che fermerebbe l'audio di avvertirmi, invece se premo il pulsante stop, che è brillantemente collocato subito sopra al crossfader, niente... e la legge di murphy insegna che se sbagli qualcosa sarà in maniera catastrofica, ergo proprio sbattendo contro quel pulsante nel bel mezzo di una performance (cosa che naturalmente mi è successa) Non capisco perchè play stop e rec siano comandi così importanti su un controller, io ne farei volentieri a meno, per quella volta che li devo usare allungo una mano al mouse no?

2) ci sono OTTO dico otto pomelli dedicati ai send e ai pan delle varie tracce; certo, li posso rimappare e avere 4 "pagine" di controlli assegnabili, ma perchè? Cioè, perchè in primis ho dei controlli mappati a tutti quei parametri che difficilmente userò dal vivo? qualcuno dal vivo va veramente a modificare pan e send di tutte le tracce individualmente? Cavolo, se voglio regolarmi un pan o una mandata me la assegnerò da qualche parte... a che diavolo mi serve quella roba?

3) Un pomello dedicato al cue level? Perchè? l'unica spiegazione è che abbiano copiato pari pari l'interfaccia del software sull'hardware, pensando 0 o giu di li alla praticità della cosa, anche qui vero, il pomello me lo posso riassegnare, come anche il master fader, altra cosa che spero vivamente di non dover toccare dal vivo.

il confronto con un Launchpad è impietoso, a partire dal prezzo, per poi passare alla praticità del non aver bisogno di un alimentatore, a dimensioni più contenute, alla facilità della gestione e del trasporto, per non parlare dei 2 user mode, nei quali è possibile mapparsi quello che si vuole, cosa che l'APC non consente. a meno di rimapparsi i pulsanti per il lancio delle clip nella session, pratica che rende l'oggetto in se filosoficamente inutile.
Ok, l'APC ha più controlli, pulsanti dedicati per selezione e stop delle tracce, e una costruzione più
apparentemente solida, e magari in studio tutti i controlli inutili o deleteri possono tornarmi comodi, ma mi chiedo, cosa posso fare con un APC40 che un Launchpad e un SL zero non farebbero meglio? (a parte risparmiare porte USB)

mi scuso per il "rant" ma penso che possa essere d'aiuto a qualche utente indeciso, e che possa essere uno spunto di riflessione sui controller, se è vero che girare un potenziometro col mouse è come bere la birra con la cannuccia, usare il controller sbagliato non è molto meglio, e sono sempre più convinto che la giusta interfaccia sia quello che fa la differenza tra il far bene musica e l'impazzire con dei controlli a tempo pieno.
Se qualcuno anche avendo letto questo è ancora interessato a un APC40 beh... può contattarmi in privato, sto giusto risparmiando per un SLzero e un Launchpad :D.
secret87 18-10-12 15.30
Platipo ha scritto:
1) cosa me ne faccio del transport control dal vivo? Live è così gentile da ricordarmi ogni qual volta compio una qualche azione che fermerebbe l'audio di avvertirmi, invece se premo il pulsante stop, che è brillantemente collocato subito sopra al crossfader, niente... e la legge di murphy insegna che se sbagli qualcosa sarà in maniera catastrofica, ergo proprio sbattendo contro quel pulsante nel bel mezzo di una performance (cosa che naturalmente mi è successa) Non capisco perchè play stop e rec siano comandi così importanti su un controller, io ne farei volentieri a meno, per quella volta che li devo usare allungo una mano al mouse no?


Allora io personalmente il transport lo userei spesso live per ottenere quei particolari Glich in tempo reale.

E quindi userei anche

Platipo ha scritto:
2) ci sono OTTO dico otto pomelli dedicati ai send e ai pan delle varie tracce; certo, li posso rimappare e avere 4 "pagine" di controlli assegnabili, ma perchè? Cioè, perchè in primis ho dei controlli mappati a tutti quei parametri che difficilmente userò dal vivo? qualcuno dal vivo va veramente a modificare pan e send di tutte le tracce individualmente? Cavolo, se voglio regolarmi un pan o una mandata me la assegnerò da qualche parte... a che diavolo mi serve quella roba?



per modificare sempre in tempo reale le varie mandate! Immagina un loop e di non impazzire nell'attivare o disattivare gli effetti! Mentre con un le mandate send basta girare un pomello e via!! emo

Poi che qualcosa sia messo un pò a "casaccio"(mi riferisco a Play e Record) magari basta semplicemente abituarsi. emo

Questi controller poi sono fatti per svariati utenti perciò ciò che a te non va bene ad altri è perfetto e viceversa! emo

Costa sicuramente molto e quindi sono anche giuste certe critiche! emo


Platipo 19-10-12 22.56
Mai detto che non usi le mandate effetti, ma dato che un o nella session mi sposto, soppprattutto su e giu, ma un po anche a destra e a sinistra, non mi viene facile sapere al volo quale pomello girare per la mandata di una o un'altra traccia, e di certo non controllo in modo indipendente e non agevolmente "resettabile"send e pan delle singole tracce, a meno che non usi ableton al 100% come un software da dj (ergo 2, forse 4 tracce massimo, tutto gia in audio e nessun generatore sonoro attivo, al massimo qualche effettino qua e la), è probabile mi trovi troppa roba per le mani perchè girare uno di quei pomelli abbia senso . Che si possano usare i transport control per fare dei glitch sicuro, ma non è una cosa molto flessibile e controllabile, tutto puo avere un senso nelle mani giuste, ma per ottenere effettini strani, glitch, beatslicing e cose simili di tool dedicati ce ne sono a bizzeffe... e se proprio non vivo senza il transport control, me lo posso sempre assegnare nella midimap a dei tasti che mi vengono comodi, essere invece nella condizione di doverseli rimappare a qualcosa di innocuo lo trovo frustrante.