La musica gratis, ovvero "la musica subita"

vin_roma 17-10-12 05.08
[link url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/10/13/la-musica-passiva-fa-male-anche-te.html?ref=search]
un lamento di Nicola Piovani[/link] che condivido anche se ha dei lati estremi.

Comprendo che "imporre" Verdi nel poco tempo di un passaggio in ascensore è una pacchianata, meriterebbe almeno l' Arena di Verona o il San Carlo di Napoli... che dite?
Molto meglio un po' di musica luonge, anonima, ma che sottolinea il carattere dell' ambiente, che sia sala d' attesa all' imbarco, centro commerciale o negozio alla moda...

Piuttosto è un altro l' aspetto che non mi piace: l' uso dozzinale della musica, offerta come un plus a larghe mani da bar, ristoranti che, salvo rare eccezioni, mostrano più che altro il livello di scadimento nel gusto dei fruitori.

Lo confesso: se entro in un ristorante e trovo in postazione un karaokista o un dispensatore di basi (non me ne voglia chi lo fa) io mi giro e cerco un altro posto.
E pensare che l' ho fatto per molto tempo... ma solo per i soldi e comunque sempre rispettoso del libero chiacchiericcio e discretamente con un pianoforte nei luoghi adatti.

Invece oggi trovo spesso situazioni al limite della decenza, impianti sparati, basi tutte uguali, cantanti approssimativi, devi urlare per fare due chiacchiere davanti ad una buona cena...

No, io esco, vado da un' altra parte.

Leggendo l' articolo di Piovani mi son ritrovato pienamente nella poesia di Viviani che diceva al posteggiatore:
"sono quì per assaporare i vermicelli alle vongole, non mi distrarre da questo piacere!"

tonybanks 17-10-12 12.51
Il grosso problema e che se c'è musica, io la ascolto.
Non riesco a metterla in sottofondo o subirla passivamente.
Automaticamente, c'è interazione.
Mai studiato o lavorato con sottofondo musicale. Non ci riesco.
Succede spesso anche con i suoni: pur non avendo l'orecchio assoluto, mi trovo a calcolare qual'è intervallo del trillo di un telefono o come si potrebbe riprodurre uno delle migliaia di suoni che ci circondano e che attira la mia attenzione.
Ho ricevuto, gradito regalo di compleanno, un i-pod. Non lo uso molto ed alla domanda sul perchè, ho risposto immediatamente che non ho realmente la necessità di sentire la musica che già conosco, perchè mi basta immaginarla.
La musica specificamente imposta come sottofondo mi disturba.
Soprattutto se si tratta di nonsense melassosi o bombardamenti sonori.
Uno dei posti peggiori è la palestra.
Ma forse, il peggio del peggio sono i posti nei quali, finito il concerto, ti trovi a smontare in mezzo a 110db di puro hip-hop.
giupa 18-10-12 10.36
Il giorno in cui perderemo questa pretesa, o meglio dire "illusione" del "gratis" e capiremo che comunque vada tutto ha un prezzo, saremo davvero liberi.
Liberi di scegliere solo ciò che davvero vogliamo.
Ofelio 19-10-12 03.13
Anch'io non sopporto la musica (anzi: il ronzio) di sottofondo dappertutto, da proprio fastidio.

Un tempo la musica te la cercavi nei teatri, nei locali preposti e pagavi per sentirla suonare, oggi che la trovi anche nei cessi pubblici ha perso quel valore culturale ed emotivo che aveva in origine.... e poi a quei volumi bassi, mischiata coi rumori di un supermercato od altro da proprio fastidio.
rena 19-10-12 23.44
giusto per fare l'avvocato del diavolo, ma secondo voi, se piovani avesse ascoltato la "sua" musica nei locali pubblici, avrebbe detto le stesse cose?
vin_roma 19-10-12 23.56
Per come conosco Nicola sicuramente si, gli scoccerebbe.