Ispettore perdonami ma stavolta non sono completamente d'accordo con te
Io penso che il CP33 sia stato evoluto nel CP50 ma resta in commercio per quelli che cercano uno strumento da accendere e suonare senza tanti pensieri.
E per chi cerca praticità e semplicità secondo me va benissimo così com'è.
Io ci ho lavorato tanto col CP33 senza sentire necessità di avere altri strumenti.
Alla fine ho utilizzato il suono di piano, i piani digitali, l'organo e gli strings senza che nessuno mi abbia mai detto "che brutto suono".
Ho anche imparato ad accontentarmi e a non pretendere da strumenti digitali cose che non possono darmi.
E comunque con un po' di equalizzazione fatta come si deve il CP33 suona benissimo.
Poi è sempre questione di "manico" . . .
Se l'avessero fatto più leggero avrebbero dovuto sacrificare la robustezza.
Se il mio CP33 fosse stato costruito con i materiali con cui sono fatti i Casio (che tante persone apprezzano per la leggerezza ma che dal mio punto di vista sono strumenti assolutamente inutilizzabili da un professionista) ti assicuro che per come l'ho trattato ora sarebbe a pezzi.
La tastiera può apparire dura ad una mano poco allenata ma dal mio punto di vista è giusta sia come pesatura che come corsa dei tasti . . . senza soffrire di quella "gommosità" che aveva quella del P80.
In definitiva per le situazioni in cui mi serve uno stage piano continuo a preferirlo al CP5 . . . ora lo sto usando di meno (a favore proprio del CP5) perchè sto affrontando situazioni diverse . . . ma è uno strumento che non venderò mai.
Però a te piace il Kurweil . . . e quindi non ci sta niente da fare . . .