Al riguardo, ho sentito parte della trasmissione di Giannino stamattina.
Purtroppo la classe politica non si rende conto di quanto sia in debito di credibilità (eufemismo).
Solo ieri, un Onorevole a Ballarò, parlando dell'appoggio al governo Monti, ha detto testuale:"Abbiamo messo avanti (...anteposto...ah, l'italiano) l'interesse dell'Italia a quello del partito".
Nessuno che abbia interrotto chiedendo spiegazioni, almeno per i successivi cinque minuti. Poi ho spento e sono andato a strimpellare.
A parte lo scandalo dell'affermazione in sè (ma non dovrebbero fare SEMPRE l'interesse dell'Italia?), suscita ulteriore preoccupazione il fatto che l'affermazione sia passata del tutto inosservata.
Ho molta sfiducia nella possibilità di cambiamento, nei brevi tempi in cui dovrebbe accadere.
I meccanismi burocratici all'interno dei quali viene inevitabilmente irretito anche chi volesse realmente portare ad una svolta, sono ancora troppo forti ed invasivi.
Non è colpa della città (bellissima, ci torno sempre volentieri), ma purtroppo la capitale ingloba, fiacca ed omologa.
Roma c'è da molto più tempo di Costantinopoli.
Ci vorrebbe un Ataturk italiano.
Edited 19 Set. 2012 11:01