Epic fail musical-ecclesiastico

mima85 09-09-12 01.47
Oggi ho visto un mio amico di Como. Lui sta facendo corsi di chitarra, e mi ha raccontato una cosa che è capitata al suo maestro di musica.

Praticamente costui ha fatto un giro di alcuni oratori proponendosi come maestro di musica per delle attività con i ragazzi. Arrivato all'oratorio di uno dei tanti comuni che in zona finiscono per *ATE (non ricordo di preciso quale) s'è visto rifiutare la collaborazione dal parroco locale.

E fin qui niente di strano, se non per il motivo espresso dal parroco: la chitarra è uno strumento che avvicina i giovani alla droga emo

Quindi, suonatori di chitarre, ricordatevi che siete dei drogati. Compresi tutto voi che accompagnate i cori degli oratori e delle chiese con il suddetto strumento del diavolo. E chi ve le vende sono degli spacciatori emo

La cosa peggiore è che il parroco non è una persona anziana, ma un tizio sulla 40ina (di solito queste uscite le si aspettano da gente con almeno il doppio degli anni).

La risposta del maestro è stata qualcosa del genere: "Lei praticamente mi sta dando del drogato senza conoscermi, io potrei benissimo fare la stessa cosa dandole del pedofilo". E se n'è andato.

E meno male che siamo nel 2012 emo
Edited 8 Set. 2012 23:51
maxtub 09-09-12 11.53
non ho parole emo
yumyum 09-09-12 13.46
mima85 ha scritto:
se non per il motivo espresso dal parroco: la chitarra è uno strumento che avvicina i giovani alla droga emo


Alla demenza invece lui c'è arrivato da solo.

mima85 ha scritto:
La risposta del maestro è stata qualcosa del genere: "Lei praticamente mi sta dando del drogato senza conoscermi, io potrei benissimo fare la stessa cosa dandole del pedofilo". E se n'è andato.


E ha fatto troppo bene! Gli offrirei una birra solo per questo.
rena 09-09-12 20.17
...i festival rock/ pop sono paragonabili a "smanie di distruzione, abolizione delle barriere del quotidiano, illusione di redenzione nella liberazione dall'IO nell'estasi furiosa del ruomore delle masse", considerate pratiche redentive simili alla droga e quindi diametralmente opposte a quelle delle religione ... "per motivi antropologici di base, la musica rock/pop deve essere esclusa dalla Chiesa"...

indovinate chi è l'autore di queste scempiaggini?
mima85 09-09-12 22.02
Giusto per fare un po' di sano sputtanamento: l'oratorio è quello di Cabiate
mima85 09-09-12 22.03
rena ha scritto:
indovinate chi è l'autore di queste scempiaggini?


Qualche papa, Ratzinger forse.
Edited 9 Set. 2012 20:14
anonimo 10-09-12 01.04
Io non rispondo perche' senno' sputerei palle di fuoco e di veleno verso una categoria (certi parroci) responsabile di tante brutte cose (e non parlo di pedofilia e cose simili)..

Io vivevo in un quartiere centrale di Torino, la droga allora era ovunque e non era quella che non si vede, ma quella che si butta in vena e rende le persone costantemente come dei manichini senz'anima.

(tutte le droghe fanno male, ma quelle attuali danno l'illusione di star bene quando non vengono assunte).

Nella mia parrocchia c'era un parroco bravissimo che sapeva tenere uniti tutti i giovani, compresi quelli piu' difficili.
Organizzava attivita', faceva in modo che la gente non uscisse troppo da quel recinto dove fuori c'erano i veri lupi, e allo stesso tempo faceva in modo che i ragazzi andassero all'oratorio di loro spontanea volonta'.

Poi lo mandarono via, e nel quartiere fu chock totale.

Venne un altro parroco, uno di quelli tutta teoria, teologia e spiritualita'.

Chiuse i sotterranei della parrocchia dove'cerano calcetti, biliardini e giochi che attiravano giovani, ma soprattutto mise la regola che in oratorio erano ammessi solo i ragazzi che seguivano tutte le cose spirituali (riunioni, indottrinamenti, catechesi varie).

L'unico rifugio per i tanti giovani con famiglie difficili e storie da rabbrividire, divento' un luogo per i cosiddetti "chicchi di Dio".
Chi non era chicco di Dio stava fuori.

Ho visto andar fuori ragazzi da storie difficili, li ho visti finire nei brutti giri e poi li ho visti ridotti come manichini senza anima (l'eroina non perdona), per vedere in ultimo la loro foto sul giornale quando morivano.

Non vi sto a contare quanti ne sono morti cosi' : eravamo in tanti in quel' oratorio, ma sono caduti in tanti ed erano ragazzini troppo giovani per finire nelle grinfie del lupo.

Io abbandonai l'oratorio (avevamo un gruppo musicale, suonavamo e facevamo le prove li) : smantellammo tutto e ce ne andammo via disgustati.
Ci siamo fatti una saletta in una soffitta, e suonavamo li.
La nostra solidita' familiare e la passione per la musica furono la nostra salvezza, perche' all'epoca ti passava di tutto sotto gli occhi : dai furti per strada, alla droga fino alle cose politiche estreme (erano gli anni di piombo).

Quel parroco e' ancora li : l'oratorio e' deserto, non ci sono piu' giovani e forse e' riuscito a farli scappare tutti.
Una specie di Don Bosco al contrario : cosi' l'ho sempre considerato assieme a tutto l'odio che ho provato per chi ha chiuso le porte a tanti giovani, di quello che poteva essere un rifugio, la salvezza.

L'altro parroco un giorno venne a salutare la gente del quartiere, e disse messa (15 anni dopo essere andato via). Nonostante gli anni passati, quel giorno la notizia si sparse per tutto il quartiere, e la chiesa era cosi' piena che non riusciva a contenere tutta la gente che voleva salutare Don M., il quale mostrava evidenti segni di commozione.

Lui ci sapeva fare con i giovani, era il prete di vecchio stampo : organizzava attivita', li seguiva con amore vero, ma se sentiva una bestemmia faceva anche partire un ceffone di quelli che te li ricordavi. Ma nei suoi occhi si leggeva la reale passione con la quale svolgeva il suo mandato.

Il suo indegno successore aveva lo sguardo di chi fa della fede una professione, e forse non sa neppure quali terribili cose ha sulla coscienza.

anonimo 10-09-12 01.19
Il suo successore sapeva solo strizzare l'occhio ai figli e alle figlie delle persone "bene" del quartiere (figli di commercianti famosi, quelli che dopo la messa allungavano grasse offerte "per i poveri e i bisognosi").

Le altre persone, quelle che erano figli di operai, muratori e gente non in vista erano quasi ignorate (non erano "chicchi di Dio")....

Di quelle persone ne ho viste tante una volta cresciute, sistemate in posti di prestigio statali : stranamente quelli dell'oratorio che erano sotto la protezione di Don X, sono finiti a lavorare tutti nello stesso posto, con stipendio fisso e carriera assicurata.

Gli altri invece fuori, e molti di loro erano miei compagni di classe, quando a 8 anni ancora pensi ai giochi e non rischi di finire nei giri sbagliati.
Altri erano compagni di pallone, e quando eravamo bambini eravamo tutti buoni e tranquilli : anche i piu' difficili, quelli che sapevi che avevano alle spalle storie da rabbrividire.

Uno di quelli che sono morti era mio compagno di banco,
altri erano comunque compagni di classe, gente con le quali condividevi gran parte del tempo libero di infanzia e di adolescenza.
Ragazzi che fino a quando erano tra i loro simili, erano bravi ragazzi, ma che quando son stati catapultati fuori, laddove c'era l'Inferno, son stati inghiottiti dal giro : prima l'eroina, poi i furti per poterla comprare, poi la vita come uno zombi con gli occhi perduti nel nulla, e poi il buio, la vita rubata in tenera eta'.

Eppure la regola era una sola : chi non partecipava alle riunioni spirituali era fuori, e non importava se fuori c'era tutto quell'inferno.

Io non credo che gesu' avesse queste regole, non credo neppure che sul vangelo siano scritte queste cose, perche' se non ricordo male erano proprio le persone piu' difficili le preferite di Gesu'.

Per questo ho cominciato ad osservare cosa avviene nelle parrocchie : so che ce ne sono di buone, ci sono parroci che danno l'anima per i loro giovani (in senso vero e senza ironia), ma so anche ce ce ne sono altri e sono tanti (troppi) che non fanno le cose che sono stati chiamati a fare.
Gente che forse ha preso i voti perche' era un lavoro sicuro? : non so, mi viene da pensare anche quello, pero' non perdono chi ha chiuso le porte in faccia a cosi' tanti giovani.

RIcordo ancora i loro volti, le loro storie, le loro speranze e la loro gioia quando giocavano a pallone.
Ricordo ancora il loro sguardo perso nel vuoto, quando il mostro che c'era fuori gli ha rubato l'anima, e a quei tempi non era cosi' difficile finire nelle sue grinfie : soprattutto se avevi alle spalle storie difficili.

La mia famiglia, la musica son state la mia salvezza : se non avessi avuto questi appigli (ed altri come me hanno avuto questa fortuna) avrei rischiato le stesse cose.

Pero' fino a quando c'era il primo parroco, nessuno veniva lasciato solo : lui faceva piu' dell'impossibile per far si che nessun ragazzo restasse in strada, in balia delle troppe insidie che potevano divorare i giovani di allora.

rena 10-09-12 19.04
@ mima85
rena ha scritto:
indovinate chi è l'autore di queste scempiaggini?


Qualche papa, Ratzinger forse.
Edited 9 Set. 2012 20:14
risposta parzialmente esatta...
il "card." Ratzinger
anonimo 10-09-12 21.36
rena ha scritto:
i festival rock/ pop sono paragonabili a "smanie di distruzione, abolizione delle barriere del quotidiano, illusione di redenzione nella liberazione dall'IO nell'estasi furiosa del rumore delle masse"


Magari. Fosse così non me ne perderei uno.
anonimo 10-09-12 23.44
@ rena
risposta parzialmente esatta...
il "card." Ratzinger

Chi, lui?

Pianolaio 11-09-12 04.11
Manda il tuo amico al convento di Musocco a Milano dove ora risiede lui che ha partecipato pure a qualche edizione del God's of Metal!!!!
Probabilmente gli farà meno storie...
nicolo 11-09-12 10.07
@ anonimo
Il suo successore sapeva solo strizzare l'occhio ai figli e alle figlie delle persone "bene" del quartiere (figli di commercianti famosi, quelli che dopo la messa allungavano grasse offerte "per i poveri e i bisognosi").

Le altre persone, quelle che erano figli di operai, muratori e gente non in vista erano quasi ignorate (non erano "chicchi di Dio")....

Di quelle persone ne ho viste tante una volta cresciute, sistemate in posti di prestigio statali : stranamente quelli dell'oratorio che erano sotto la protezione di Don X, sono finiti a lavorare tutti nello stesso posto, con stipendio fisso e carriera assicurata.

Gli altri invece fuori, e molti di loro erano miei compagni di classe, quando a 8 anni ancora pensi ai giochi e non rischi di finire nei giri sbagliati.
Altri erano compagni di pallone, e quando eravamo bambini eravamo tutti buoni e tranquilli : anche i piu' difficili, quelli che sapevi che avevano alle spalle storie da rabbrividire.

Uno di quelli che sono morti era mio compagno di banco,
altri erano comunque compagni di classe, gente con le quali condividevi gran parte del tempo libero di infanzia e di adolescenza.
Ragazzi che fino a quando erano tra i loro simili, erano bravi ragazzi, ma che quando son stati catapultati fuori, laddove c'era l'Inferno, son stati inghiottiti dal giro : prima l'eroina, poi i furti per poterla comprare, poi la vita come uno zombi con gli occhi perduti nel nulla, e poi il buio, la vita rubata in tenera eta'.

Eppure la regola era una sola : chi non partecipava alle riunioni spirituali era fuori, e non importava se fuori c'era tutto quell'inferno.

Io non credo che gesu' avesse queste regole, non credo neppure che sul vangelo siano scritte queste cose, perche' se non ricordo male erano proprio le persone piu' difficili le preferite di Gesu'.

Per questo ho cominciato ad osservare cosa avviene nelle parrocchie : so che ce ne sono di buone, ci sono parroci che danno l'anima per i loro giovani (in senso vero e senza ironia), ma so anche ce ce ne sono altri e sono tanti (troppi) che non fanno le cose che sono stati chiamati a fare.
Gente che forse ha preso i voti perche' era un lavoro sicuro? : non so, mi viene da pensare anche quello, pero' non perdono chi ha chiuso le porte in faccia a cosi' tanti giovani.

RIcordo ancora i loro volti, le loro storie, le loro speranze e la loro gioia quando giocavano a pallone.
Ricordo ancora il loro sguardo perso nel vuoto, quando il mostro che c'era fuori gli ha rubato l'anima, e a quei tempi non era cosi' difficile finire nelle sue grinfie : soprattutto se avevi alle spalle storie difficili.

La mia famiglia, la musica son state la mia salvezza : se non avessi avuto questi appigli (ed altri come me hanno avuto questa fortuna) avrei rischiato le stesse cose.

Pero' fino a quando c'era il primo parroco, nessuno veniva lasciato solo : lui faceva piu' dell'impossibile per far si che nessun ragazzo restasse in strada, in balia delle troppe insidie che potevano divorare i giovani di allora.

grazie per avere riportato questa storia,
mi è piaciuto leggerla.

un uomo ha fatto del bene, un altro uomo avrebbe potuto, ma non ha voluto e saputo farlo.
il destino li ha messi vicini, e la differenza è accecante.

smetti di pensare al secondo, e ripensa a tutte le vite salvate dal primo.
ci si avvelena il sangue...
mima85 11-09-12 10.56
@ Pianolaio
Manda il tuo amico al convento di Musocco a Milano dove ora risiede lui che ha partecipato pure a qualche edizione del God's of Metal!!!!
Probabilmente gli farà meno storie...
Ah ah ah ah è UN MITO!!!

emoemoemoemoemo