vin_roma ha scritto:
ma al Carrefour, società internazionale, i prodotti a livello nazionale dovrebbero avere lo stesso costo..
No : il prezzo dei prodotti e' determinato tra le altre cose anche dalla domanda.
Se li gli stipendi sono piu' bassi, anche il potere di acquisto ed i volumi di prodotti acquistabili sono fortemente affetti da questo fattore.
Di conseguenza se non vengono applicati prezzi piu' bassi, da quelle parti la gente (a buona ragione) non compra.
vin_roma ha scritto:
. allora speculano troppo al nord?
Direi di si.
Siccome l'Italia e' un paese diviso su tutto (non solo nord e sud) ha delle associazioni consumatori che fanno pieta' (c'e' quella di destra, quella di sinistra, quella cattolica, quella laica : e tutte assieme contano come una cacca in mezzo al deserto).
In Italia inoltre manca la cultura del sostenere in prima persona le associazioni che ci rappresentano, siamo un popolo che aspetta che qualcuno faccia magicamente qualcosa per noi senza che noi si muova un dito per sostenere chi si espone.
Cosi' facendo, tutte le associazioni esistenti (ass consumatori, sindacati ecc) non rappresentano nessuno (ce ne lamentiamo ma siamo noi i primi assenti).
Questo fa si che ci siano speculazioni su tutto : affitti, costi telefonia (ricordi il costo di ricarica che era una cosa unica al mondo per far fessi gli italiani?) assicurazioni ecc.
Viene da se che nei posti dove gira un po' piu' di moneta, carrefour applichi dei prezzi, che magari compensano anche la riduzione di prezzo per gli altri paesi italiani dove occorre ridurre il prezzo per mantenere il volume di vendita.
Pero' ti prego, non dare colpa alla gente del posto, perche' circolano gia' troppi stereotipi falsi sul sud, e ti assicuro che li gli stipendi sono piu' bassi, le persone che lavorano (della stessa famiglia) sono di meno, ed anche i serbatoi di risparmio delle generazioni precedenti (genitori ecc.) sono piu' bassi perche' negli anni passati circolava piu' lira al nord che non al sud.
Poi ci sono le eccezioni, ma quelle le trovi in qualsiasi luogo, e non e' giusto basarsi sulle eccezioni per creare i luoghi comuni.
Se ti puo' confortare, le zone del Piemonte che si stanno de industrializzando, cominciano ad avere effetti simili.
Si cominciano a vedere le prime riduzioni di alcuni prezzi (perfino affitti e vendita immobili cominciano a cedere), e se dovesse continuare una tendenza simile, anche Carrefour (a lungo termine) si adeguerebbe.
D'altro canto se perfino la categoria piu' avida del mondo (i petrolieri) ha messo in scena la farsa degli sconti di fine settimana, e' perche' davvero si e' arrivati a raschiare il fondo del barile, e se anche loro non riducono i margini di profitto rischiano di chiudere.
In tutto questo discorso bisogna anche tenere conto dell'elevata concorrenza, o delle abitudini della gente del posto.
In molti luoghi ad esempio, l'abitudine di far la spesa nei supermercati e' meno consolidata che al nord, e le differenze di prezzo dei prodotti possono essere dovute anche al fatto che la gente preferisce ancora fare la spesa sotto casa, anche in virtu' del fatto che la piccola distribuzione, avendo piccoli volumi di vendita e vendendo prodotti locali (frutta verdura, ortaggi ecc) con una catena di distribuzione cortissima, sono addirittura piu' competitivi di carrefour (almeno per frutta e verdura.