In medio stat virtus, cioè la via giusta sta nel mezzo...
Non credo che suonare solo cover sia deplorevole come non credo che suonare musica propria sia la via ideale per arrivare al successo... Purtroppo, volenti o nolenti, quando si fa musica propria è molto difficile essere originali, dal momento che dalle idee di altri nascono le nostre. Ci sono un numero sterminato di gruppi che producono musica originale... ma de che??? 9/10 ascoltandole si sentono echi di altre band molto più famose e conosciute.
Anche per la mia relativa lunga esperienza con band e progetto solistico, posso dire che con le band ho fatto nella maggior parte cover talvolta molto simili alle originali, altre volte arrangiate diversamente. Nle settore solistico so per certo che le mie influenze traggono origine dai "soliti noti" come Morricone, Williams, Piovani, Piersanti, Guerra, Nyman, Newton Howard, Shore, Elfman, Zimmer e tantissimi altri. In altre parole, la mia musica la ritengo piacevole ma non assolutamente originalissima...
Quindi capisco perfettamente l'esigenza di cambiare, ma dall'altra vedo che proporre musica propria, a meno che non sia di
facilissimo ascolto, rischia di trovare un pubblico ignorante, poco attento e scarsamente estimatore.
Quindi, ritengo che la via migliore per non perdere visibilità come band, sia proprio quella di mantenere in essere sempre un repertorio di cover, magari cambiando l'arrangiamento per "rinfrescarle" a fianco di un repertorio originale da introdurre poco alla volta.
Edited 4 Ago. 2012 10:28