Ciao,
ero in cerca di un synth, e poco meno di un mese fa ho deciso di prendere la Casio XW-P1, visto anche l'ottimo prezzo a cui sono riuscito a prenderla (390 euro, ex-demo, in perfette condizioni). Dopo qualche settimana di utilizzo, spero di farvi cosa gradita riportandovi le mie opinioni (scusate la lunghezza del post).
Le plastiche sono robuste e non la sento affatto fragile, nonostante il peso di soli 5Kg. La meccanica della tastiera non e' male; le darei un 6: suonabilissima, ma ne ho suonate di migliori.
Le connessioni presenti sono di tutto rispetto: oltre alla solita presa cuffie, e uscite L/R, e' presente un input stereo, una coppia di input jack di linea, e un ingresso microfonico con gain; inoltre, c'e' l'ingresso pedale switch (assegnabile a diverse funzioni), e connessione USB per collegamento al computer. Manca, purtroppo, connessione a pedale d'espressione. Il display e' molto leggibile e lo trovo decisamente adeguato allo scopo.
A proposito di USB, ho effettuato con successo l'aggiornamento del firmware (tramite MAC, con OSX Lion). Dal sito Casio e' possibile scaricare anche il software di editing (sia per Windows che per MAC), che ho trovato davvero completo, ben fatto e funzionante.
E passiamo ai suoni. Sostanzialmente esistono tre modalita': Tone, Step Sequencer, e Performance.
TONE. Ci sono 4 categorie di timbri: Solo, Hex Layer, Drawbar, PCM. SOLO e' un sintetizzatore monofonico a due oscillatori, con tutti i parametri del caso. HEX LAYER permette di creare un layer con 6 TONE (tutti devono essere PCM - vedi sotto); per ogni layer e' possibile definire vari parametri, effetti, range della tastiera, ecc. DRAWBAR permette l'accesso alla sezione di organi, controllabili in tempo reale da 9 slider. Infine, PCM permette l'accesso a suoni generati tramite campioni: questi sono divisi in categorie, per facilitare l'accesso (Piano, String/Brass, Guitar/Bass, Synth, Altri).
Ho trovato la sezione SOLO decisamente efficace, capace di tirar fuori suoni di tutto rispetto. Il drawbar non e' chiaramente all'altezza del mio Numa Organ, ma non e' peggio di altri organi che ho provato in altre workstation che ho avuto: insomma, secondo me, dipende dal contesto d'utilizzo (non li userei mai in una serata blues, ma per serate di cover generiche credo funzionerebbero; in ogni caso il simulatore Leslie lascia molto a desiderare). Alcuni preset PCM li ho trovati piuttosto mediosi (soprattutto gli STRINGS), ma sono riuscito facilmente a tirar fuori suoni a me più' congeniali usando l'EQ parametrico (impostabile per ogni timbro).
STEP SEQUENCER: questo e' un classico sequencer a 16 passi, in cui e' possibile programmare fino a 8 pattern per ogni sequenza (e' possibile passare da un pattern all'altro in tempo reale tramite 8 pulsanti), e in ogni patterm e' possibile avere fino a 8 tracce strumenti. La cosa interessante e' che e' possibile variare la tonalità della sequenza utilizzando l'ottava bassa della tastiera. Alcuni dei preset sono davvero interessanti, e mostrano le potenzialità' di questa sezione.
Infine, la PERFORMANCE permette di creare patch a 4 parti: la prima puo' includere ogni tipo di TONE, mentre la 2, 3 e 4 tutti tranne il SOLO. Nella performance e' possibile memorizzare anche una sequenza.
[continua]
Edited 29 Mag. 2012 0:49