Sintetizzatori , va e tecnologia

SMARTKID 13-05-12 12.55
Buondi' a tuttiemo

domenica mattina, colazione rilassante con te' e due fette biscottate.. cosa manca? un buon dvd da guardarsi in santa pace. Qualcosa di speciale si trova? scorro tra i dvd.. beh si qualcosa c e'. Semplicemente "live in Pompei", non aggiungo altro.

Lo sto guardando ora, e sono letteralmente inchiodato alla poltrona. Che piacciano o meno , i Pink Floyd hanno fatto davvero la storia. Se si pensa a quando e' stato girato quel filmato. Pazzesco.

Entrando nell'oggetto del 3d, li' vedo moltissime strumentazioni elettroniche (quelle allora disponibili), tutte piuttosto complesse e macchinose da usare, pur se attraenti e con suoni incredibili.

Mi domando (e lo chiedo a voi): la tecnologia in questi oltre 40 anni ha fatto passi da gigante, consentendo ai musicisti di non dover portare live dei marchingegni giganteschi con mille fili, collegamenti, ed alleggerendo di molto anche peso e dimensioni di molte macchine "storiche" come i synth analogici old style ecc..
E' stato solo un passaggio in avanti, un miglioramento, oppure sul piano del suono le nuove "simulazioni", vedi i vari VA ecc.. (ma questo vale anche per i cloni hammond, per i successivi rompler in parte e cosi via) il SUONO originale di quegli strumenti non sara' mai emulato al 100 percento?

In altre parole, la nostalgia di quelle meravigliose attrezzature di fine anni 60 e' solo qualcosa di poetico per musicisti nostalgici, o davvero in quei "mostri" originali c era qualcosa che nessuna tecnologia potra' mai simulare alla perfezione?

Buona domenica a tutti.. e ringrazio Dio per averci regalato quei 4 folli ragazzi (diciamo 5 .. scusa Syd) , diventati la band piu' strepitoso e unica al mondo. i Pink Floyd.

emo
Edited 13 Mag. 2012 10:58
orange1978 13-05-12 13.20
perchè non vai a suonare invece di perdere tempo ascoltando i pink floyd che tanto come suoni synth manco sn il massimo? che palleeeeeee....che noiaaaaaaaaaa......sempre a parlare o dei pink floyd o di emerson....ma basta! a volte sembra piu un forum di richard wright piu che un forum di strumenti musicali.

cmq la tua domanda non ha senso....nel senso che la risposta la conosci...PER ORA nessun virtual hard o soft è identico a un vero analogico...non si puo paragonare un virus o un waldorf a un minimoog voyager o a un modulare serge o buchla...suonano troppo diversi...ma nemmeno un sh101 a un gaia...

diciamo che oggi i cloni hammond, i va e gli stage piano consentono ECCELLENTI risultati in termini di uso e praticità però non sono uguali alle loro controparti hardware....tra un kawai a coda, un b3 e un minimoog e dall'altra parte nord stage e virus, ci sono sostanziali differenze a livello di feeling e suono...

i virtual analogue cmq meriterebbero un discorso a parte perchè sui synth nessuno puo dire veramente cosa sia meglio o peggio, nel snso che una korg z1 non suona cone un arp2600.ma puo fare cmq cose che un arp si sogna...ora il punto è di capire quale delle due sia piu adatta per arrivare al tuo suono, quando si parla di synth per fare suoni originali non cé in teoria quasi niente di meglio o peggio...però ci sono strumenti insignificanti come gaia, junodi, motif etc....e macchine pazzesche come d550 o esq80 che pur essendo vecchie avranno sempre la loro personalità mentre una junodi un giorno sarà semplicemente obsoleta e basta.


tornando alla tua domanda è assurda perchè nessuno di noi puo rispondere....potremo un giorno sconfiggere il cancro? boooh...forse....ma sn domande senza senso...io presumo che con l'avanzare della tecnologia si possa migliorare moltissimo gli strumenti ma non è detto che poi succeda, magari non ci sarà interesse a farlo, magari la musica tra un secolo sarà sparita, o magari saremo spariti noi!

cioè sono domande stile bimbo di tre anni...per questo il mio è un invito valerio e non una critica....un semplice invito a non porsi quesiti ai quali tanto nel breve termine nessuno di noi è in grado di dare risposte con precisione, ma investire il tuo tempo in qualcosa di piu produttivo come suonare x esempio...il mondo potrebbe finire tra una settimana che senso ha chiedersi se tra 20 anni i va saranno oppure no migliori di un analogico? pensiamo e godiamoci quello che abbiamo che é gia molto...
Edited 13 Mag. 2012 11:23
am0 13-05-12 16.12
alè, fuoco e faville emo
lifetime 13-05-12 18.05
una cosa forse vale la pena chiedersi! Ma perchè continuare a rincorrere i mostri analogici? Faccio un esempio, negli anni 70 si usava il mellotron, ma non perchè i suoni di archi o cori del mellotron fossero belli, ma semplicemente perchè non c'era altro!!! Per cui dico suoniamo i nuovi synth digitali e creiamo nuove sonorità al posto di affannarci a rincorrere il segnale analogico dei vecchi mostri!
emo
orange1978 13-05-12 20.24
@ lifetime
una cosa forse vale la pena chiedersi! Ma perchè continuare a rincorrere i mostri analogici? Faccio un esempio, negli anni 70 si usava il mellotron, ma non perchè i suoni di archi o cori del mellotron fossero belli, ma semplicemente perchè non c'era altro!!! Per cui dico suoniamo i nuovi synth digitali e creiamo nuove sonorità al posto di affannarci a rincorrere il segnale analogico dei vecchi mostri!
emo
ecco però se si parla di mellotron cè un effetto collaterale....

ossia, il sound di quei campioni su nastro, di quelle registrazioni low fi unite alle caratteristiche fisiche dello strumento, ha però fatto si che i suoni del mellotron anche oggi hanno un loro perchè.

questo succede spesso, nel mondo degli strumenti, ossia una cosa che nasce per imitare il suono di un qualcosa che gia esiste, ma con l'avanzare della tecnologia non diventa obsoleto a livello sonoro perchè superato ma diviene una seconda alternativa.

anche il rhodes alla fine è nato come clone, ossia come pianoforte economico per ambienti piccoli, ospedali, chiese, etc....eppure il suo suono simile come idea al piano ma completamente diverso e con una sua anima, ha fatto si che diventasse un classico inossidabile pure oggi quando esistono ottime librerie di pianoforti acustici su pc.

ci sono quindi strumenti che pur diventando concettualmente superati dalla tecnologia, vedi fender rhodes, hammond b3, clavinet, d50, k2000, prophet vs e tantissimi altri, tanto per citarne alcuni, continueranno molto probabilmente a brillare di luce propria.

ce ne sono altri, come triton, motif o che so....una audya.....che inesorabilmente hanno le ore contate, e verranno soppiantati dalla tecnologia non appena questa riuscirà a fare di meglio a costi minori.

se infatti si puo dire che esiste un "suono wavestation", oppure "il sound alla d50" altrettanto non si puo dire che esiste il "suono alla motif es"....è un suono senza anima, senza una sua personalità. vive a discapito di altri strumenti per praticità....ma tra un fender rhodes e il rhodes del motif il primo vince senza partita, mentre tra un arco del d50 e degli archi veri non è detto che vincano i secondi, anzi....in certe produzioni l'arco stile LA finto ma con tantissima personalità puo essere la scelta migliore.

cosi come oggi, pur essendoci librerie di archi da svariati giga e di qualità eccelsa, moltissimi continuano a usare nei dischi gli archi low fi del mellotron perchè hanno una loro anima appunto....sono simili allo strumento vero ma diversi abbastanza da poter competere a livello di scelta, mentre ripeto, potendoselo permettere dubito che chiunque al mondo preferirebbe gli archi del motif contro un orchestra d'archi vera....a meno che non sei malato al cervello o sei sordo.

mentre, immaginate AND YOU AND I degli YES....senza gli archi del mellotron e con l'orchestra vera, suonerebbe bene ci mancherebbe perchè la canzone è stupenda, però non sarebbe la stessa cosa, mentre I WILL SURVIVE di Gloria Gaynor con gli archi campionati farà sempre cagare, l'orchestra è insostituibile in un pezzo del genere.
Edited 13 Mag. 2012 18:26
mima85 13-05-12 20.28
Quote a raffica per il post di Orange qui sopra emo
Edited 13 Mag. 2012 18:29
orange1978 13-05-12 20.31
per sintetizzare il discorso di prima....


ci sono strumenti che sono dei pappagalli e basta, e questi sono destinati fortunatamente a finire nel cesso con tanto di tirata di sciacquone.

ce ne sono altri, che invece continueranno a dire qualcosa, pur essendo nati magari per scopi completamente diversi, anche il d50 o la dx7 sono nati per imitare qualcosa, ma alla fine sono diventati a loro modo dei veri e propri strumenti come minimoog, violino, fisarmonica.

questo non succede sempre, diciamo che non è raro quando si parla dei synth, ma non è nemmeno all'ordine del giorno.

korg sv1 che possiedo, un giorno sarà semplicemente "vecchio" non appena faranno un sv1000 con 8 giga di rom di suoni e peso minore....mentre un rd1000 anche se è nato per fare le stesse cose che farebbe la sv1, in realtà ancora oggi cosi come il cp80, è uno strumento a parte che puo essere usato come alternativa al pianoforte acustico se si vuole un suono particolare e originale.
anumj 13-05-12 20.37
Alcuni sintetizzatori analogici sono stato un vero punto di arrivo a livello tecnologico e progettuale.
Per una concomitanza di fattori umani (e non solo), oggi è quasi impossibile poter ricreare esattamente quegli strumenti.

E' una regola che conosce bene chi utilizza strumenti acustici in particolare. L'analogico vintage è paragonabile per molti aspetti ad uno strumento 'acustico'.

Infatti oggi possiamo assistere alla produzione di strumenti analoghi (... e analogici) ma cmq 'diversi' e spesso soggetti alle stesse limitazioni tecniche dei loro antenati, malgrado 40 anni di storia alle spalle (polifonia ridotta, instabilità del s.o., costi... ).

Questa inarrivabilità crea il mito dell'analogico. In taluni casi il mito di certi synth è stato sopravvalutato eccessivamente. Non tutto l'analogico vintage ovviamente è oro, ma alcuni di essi sono irripetibili come la gioconda, la pietà di michelangelo o la cappella sistina.

Uno se ne fa una ragione e se proprio non riesce a vivere senza quel suono, mette da parte tutto il digitale inutile e grossolano e sceglie di procurarsi un vero strumento d'epoca.
Lo strumento d'epoca è una cosa normalissima per il 99% dei musicisti professionisti, per il tastierista invece diventa quasi una vergogna... un fatto di collezionismo... il tastierista moderno è troppo hypertech (leggi: coglionetech) per decidere di avere un Prophet5 o un OBX o un rhodes o un piano acustico o un b3, troppo peso, troppo costo, troppa fatica, troppo tutto... poi magari va e stacca un assegno di 4k euro per una cassa da morto da 30 kg con l'ennesimo piano finto del cazzo.
giosanta 13-05-12 20.49
orange1978 ha scritto:
ecco però se si parla di mellotron...

Mi associo integralmente.
orange1978 13-05-12 21.07
anumj ha scritto:
l tastierista moderno è troppo hypertech (leggi: coglionetech) per decidere di avere un Prophet5 o un OBX o un rhodes o un piano acustico o un b3, troppo peso, troppo costo, troppa fatica, troppo tutto... poi magari va e stacca un assegno di 4k euro per una cassa da morto da 30 kg con l'ennesimo piano finto del cazzo.


ti invito però a non dire cose non corrette, esistono anche le esigenze per dio.

non è proponibile per un tastierista che suona nei locali, 4 date alla settimana, DA SOLO senza service o assistenti, poter pensare di salire sul palco con Hammond B3 e Piano acustico....fai il serio.

è ovvio che una persona cosi staccherà un assegno per una cassa da morto stile kronos, ma è inevitabile la cosa.

gli strumenti pesanti a livello sonoro spesso sono pesanti anche da trasportare e gestire.


morale della favola? è una discussione inutile, l'ennessima....io mi limito a dire che questa tecnologia è una vera figata a patto che la si usi con il cervello, è una figata andare in giro con tutte le tastiere del mondo e un intera orchestra tutto dentro uno stesso strumento (vedi kronos o nord stage) ma potendoselo permettere in termini di trasporto e soldi, in studio o in un live serio sarebbe meglio avere gli strumenti veri, ed è inutile chiedersi oggi se un domani il pianoforte a coda sarà obsoleto e suoneranno tutti con uno stage elettronico, oppure se la tecnologia permetterà oppure no di emulare un pianoforte a coda in maniera totalmente esatta all'originale usando l'elettronica.
maxpiano69 13-05-12 23.27
Quoto Orange, in generale ed in particolare per quanto sotto

orange1978 ha scritto:
morale della favola? è una discussione inutile, l'ennessima....


(tranne che per una "s") emo
anumj 14-05-12 03.46
orange1978 ha scritto:
non è proponibile per un tastierista che suona nei locali, 4 date alla settimana, DA SOLO senza service o assistenti, poter pensare di salire sul palco con Hammond B3 e Piano acustico....fai il serio.


E' un'osservazione talmente ovvia, che più ovvia non si puo'.
Un professionista utilizza il suo setup in base alle proprie esigenze (che cos'altro se no?), in base al budget, alla logistica e alla qualità del palco su cui deve salire (da giggin'o zuzzus dove c'hai al massimo una pizza margherita e 20 euro di mancia se suoni rose-rosse per la figlia stonata del proprietario, piuttosto che al baked potato di holliwood dove al termine del concerto esci con il tuo cd live pronto in mano e un contratto di qualche decina di migliaia di dollari). Uno valuta no?

Al di là poi dell'ovvietà stessa della considerazione, mi chiedo cosa c'entra tutto questo sul discorso iniziale, cioè sulla ricerca del suono analogico d'annata e sull'ipotesi di possedere uno strumento d'epoca su cui poter costruire il proprio sound tanto desiderato, piuttosto che accontentarsi dell'ennesimo clone?
orange1978 14-05-12 04.03
ma guarda che la discussione non è nata sulla ricerca del suono analogico d'annata del quale non ce ne frega poi molto.

semplicemente valerio si domandava se i virtual analogue oggi siano in grado di rimpiazzare totalmente al 100% gli strumenti vintage, e se in futuro sarà possibile fare di meglio con la tecnologia.

secondo me, ripeto, oggi i virtual di classe alta possono assolutamente rimpiazzare un vintage come FUNZIONALITA', ma non come suono....basta accendere un nuovo analogico e un nord lead per rendersi conto come siano diversi, figuriamoci tra un nord lead e un synthex allora.

se in futuro si potrà fare di meglio è una domanda inutile e senza senso, perchè nessuno di noi puo saperlo....io presumo di si, credo che la tecnologia permetterà di fare sempre piu a costi minori.

cè però da ricordarsi che nel campo delle automobili è una cosa, nel campo degli strumenti è un altra storia! contano molto aspetti stilisitici, mode, arte....uno strumento musicale non è un pezzo di ferro con due ruote, ma è una filosofia di vita che si incarna in un oggetto.

quindi tecnologia superiore ok, ma le idee? ......esempio lampante, con tutta questa tecnologia mancano cmq strumenti dalla personalità fortissima come d50, esq1, prophet vs, k250, k5000rs, e molti altri.....quindi potrebbe essere che la tecnologia permetterà di emulare al 100% esatto qualsiasi strumento d'epoca, però magari non ci sarà interesse a farlo....vuoi perchè la musica magari si sarà orientata verso suoni nuovi che non c'entrano, vuoi perchè la musica in se non rappresenterà piu un businness su cui investire....booooh chi puo dirlo.

sicuramente dato che oggi parliamo di synclavier, è palese che non ci sono piu le eccellenze come un tempo nell'audio....una volta esistevano ditte che producevano apparecchi per studi che costavano come una casa, e c'era chi li comprava, oggi invece il massimo che mi vengono in mente sono i sistemi pro tools hd che cmq non costano cosi tanto, sono investimenti paragonabili a una bella automobile da 80 mila euro, tutto sommato chiunque potrebbe con moltissimi sacrifici permetterselo, ben altro che spendere 200 milioni nel 1985 per un synclavier.

secondo me la musica oggi produce meno ricchezze, gli studi chiudono, soprattutto quelli grossi e costosi, e quindi cè meno interesse a sviluppare strumenti di eccellenza, un tempo c'era molto piu mercato sicuramente, e questo non fa certo bene.

oggi tutti gli strumenti anche i piu professionali sembrano qualcosa tutto sommato a metà tra professionale e consumer, qualcosa tipo "prosumer", ma tutti....non vedo macchine sul mercato che dici "cazzo quella è per i professionisti".
SMARTKID 14-05-12 10.37
No Andrea.. Io mi riferivo principalmente al SUONO analogico puro. Piu che alle funzionalità.
emo
saverioautellitano 14-05-12 12.28
di nuovo, da allora, degno di nota, credo sia uscita solo la sintesi FM e le varie sintesi a modelli fisici (peraltro discutibili), ma per il resto negli ultimi 20 anni si è cercato di emulare qualcosa di già esistente, la mia idea è che oggi ci accontentiamo di macchine più leggere ma meno "vive", poi ognuno pensi quel che gli pare, che stiamo sempre a parlare di pink floyd e di emerson ma al succo le cose stanno così, almeno secondo me emo

la differenza sostanziale tra ieri e oggi sta nel fatto che ieri si emulava "l'intento" espressivo di uno strumento reale, oggi si cerca di emularne il mero timbro, spesso senza capirne la reale espressività, a mio avviso la prima cosa era meglio riuscita, e difatti ne scaturirono macchine come hammond, rhodes, moog, clavinet, mellotron e quant'altro.

oggi stiamo tutti a rincorrere la nuova meraviglia della tecnologia che illuda l'orecchio nella speranza di possedere una delle macchine appena menzionate, ma con la comodità di rinunciare all'onere del peso e della manutenzione emo

di conseguenza la domanda giusta è: quali sono i contenuti della musica di oggi, indipendentemente dalla strumentazione? o meglio, per non andare off-topic, quanto oggi il musicista sa usare la strumentazione in modo creativo come facevano i Pink Floyd ai tempi di Live at Pompeii? emo

la mia risposta è: molto meno di ieri. emo
ettore_duliman 14-05-12 13.26
SMARTKID ha scritto:
Mi domando (e lo chiedo a voi): la tecnologia in questi oltre 40 anni ha fatto passi da gigante, consentendo ai musicisti di non dover portare live dei marchingegni giganteschi con mille fili, collegamenti, ed alleggerendo di molto anche peso e dimensioni di molte macchine "storiche" come i synth analogici old style ecc..
E' stato solo un passaggio in avanti, un miglioramento, oppure sul piano del suono le nuove "simulazioni", vedi i vari VA ecc.. (ma questo vale anche per i cloni hammond, per i successivi rompler in parte e cosi via) il SUONO originale di quegli strumenti non sara' mai emulato al 100 percento?

In altre parole, la nostalgia di quelle meravigliose attrezzature di fine anni 60 e' solo qualcosa di poetico per musicisti nostalgici, o davvero in quei "mostri" originali c era qualcosa che nessuna tecnologia potra' mai simulare alla perfezione?


I synth di oggi sono più potenti di quelli di allora, non c'è dubbio.
Sono più potenti, possono creare più tipi di suoni, riprodurre più note, sono più economici, più leggeri, più piccoli.

Eppure noi li confrontiamo sempre con gli analogici degli anni '70: moog, vcs3, eccetera.

Perché? E' solo una convenzione.
Negli anni '70 sono state prodotte bellissime musiche, e i suoni di quelle musiche sono divenuti un riferimento.

Secondo me, non sono stati quei suoni a rendere immortali quelle musiche, bensì il contrario: quelle musiche hanno reso immortali quei suoni.
La stessa cosa vale per i suoni delle chitarre elettriche (basso e batteria no, non so perché, le batterie di oggi triggerate e solo "punta" non mi piacciono).

I synth di oggi sono oggettivamente migliori, ma se il riferimento è quello di alcuni specifici strumenti degli anni 70', non c'è nulla da fare, ne escono spesso sconfitti.

Infatti la musica elettronica ed electro-dance, che non ha bisogno di confrontarsi con gli anni '70, può permettersi di creare suoni nuovi e bellissimi con i synth VA attuali, sia hardware che software.

Bisogna proprio distinguere i 2 ambiti: l'emulazione e la creazione di nuovi suoni.

Come è già stato detto, i synth anni '70 (o '80 per qualcuno) possono essere paragonati a strumenti acustici.

Se lo scopo è quello di emulare suoni acustici e synth analog: allora una workstation e un VA sono un compromesso fra suono, costo e peso.

Se lo scopo è quello di creare nuovi suoni, i synth di oggi non hanno nulla da invidiare a quelli del passato.

Probabilmente già conosci questo video, ma lo linko ugualmente.

C'è un Gilmour di qualche anno fa che spiega e suona l'arpeggio di "On the run" sull'EMS Synti-A

http://www.youtube.com/watch?v=3rU_ei_x0Ag
anumj 14-05-12 13.52
saverioautellitano ha scritto:
di conseguenza la domanda giusta è: quali sono i contenuti della musica di oggi, indipendentemente dalla strumentazione? o meglio, per non andare off-topic, quanto oggi il musicista sa usare la strumentazione in modo creativo come facevano i Pink Floyd ai tempi di Live at Pompeii? emo

la mia risposta è: molto meno di ieri.


Come avviene nell'economia, nel corso degli ultimi decenni si è ingenerata una inflazione tecnologica che ha avuto un effetto negativo sul potere creativo e non solo nel settore musicale.
L'inflazione tecnologica è stata determinata da vari fattori, quello commerciale su tutti, ma anche la richiesta abonorme di produzioni musicali. L'industria discografica in questo modo ha contribuito al deperimento artistico, imponendo ritmi produttivi assurdi e di conseguenza favorendo il proliferarsi di strumenti adatti a questo super-produzione musicale, capaci di generare idee in pochi istanti.

Questo evoluzione software ha lasciato intravedere a molti l'idea di poter avere tutto, di poter fare tutto anche in piccoli studi casarecci, cosa che se nelle mani giuste è un dono di Dio.
Ma nella maggior parte dei casi gli eccessi di automazione portano ad un lento e inesorabile intorpidimento degli stimoli creativi e delle facoltà di crescita tecnica e culturale di ogni artista.

La musica del futuro sarà probabilmente qualcosa di diverso da quello che abbiamo visto e concepito noi primitivi 'homo sapiens sapiens sapiens'. Sarà la musica che tutti possono generare attraverso interfaccie non necessariamente assimilabili a strumenti musicali, forse più vicini a qualcosa tipo ipad, iphone etc.

ifus 14-05-12 13.58
Condivido anch'io quanto dice Ettore.

Abbiamo un forte imprting tra suono vintage e le relative musiche che hanno consolidato la storia della musica moderna: quindi il suono di riferimento, di "benchmark" è quello dei vecchi analogici.

Probabilmente se quelle musiche fossero state realizzate con dei virtual oggi staremmo forse discutendo del contrario.
Chiaramente io sto parlando di suono e non di creatività.

La creatività non credo sia legata per forza a un tipo di suono: il live in Pompei sarebbe rimasto quello anche se avessero usato un Virus. Perché la creatività è data dalle capacità di creare emozione con gli strumenti che si dispongono in quel momento.
NewDress 14-05-12 14.25
@ mima85
Quote a raffica per il post di Orange qui sopra emo
Edited 13 Mag. 2012 18:29
STRAQUOTO!!!!
giosanta 14-05-12 14.25
Il punto è che la musica non può essere distinta dal suono, "è" suono.
E' un legame inscindbile.