Trucchi non ce n'è, su questo non ci sono dubbi, e non ce ne devono essere.
Generalmente CHOPIN è bene studiarlo facendo progredire a pari passo TECNICA e SUONO, ma trattandosi di un brano impegnativo da un punto di vista ritmico ancor più che da quello espressivo, suggerisco di partire studiando a mani separate, in maniera molto tradizionalista.
La mano destra suggerisco di studiarla in maniera molto Bachiana, quindi note scanditissime ed è un buon allenamento anche utilizzare le varianti ritmiche (ritmo zoppo, prima in battere poi in levare) o gli accenti spostati (quindi prima accento sulla prima semicroma, poi sulla seconda, poi sulla terza, poi quarta).
La sinistra non avrà alcun tipo di accento, invece, e secondo me è opportuno puntare tutto sulla articolazione, perchè l'articolazione delle dita, se ben controllata, è quella cosa che consente al cervello di non concentrarsi troppo su quello che le dita stanno suonando (per lo meno a livello ritmico) perchè vedrai con piacere che quest'ultime appunto "vanno da sole", quasi non le controlli, perchè hanno automatizzato ogni movimento in modo fluido. Finchè senti che il cervello (e gli occhi, s'intende) hanno bisogno di concentrarsi su ogni singola nota ( o dito) di questa o quella mano, vuol dire che lo studio non è ancora completato; appena questa "scansione" nota per nota comincia a funzionare, te ne accorgi, eccome.
Dopodichè, quando le due mani individualmente sono almeno buone (cioè quando sei in grado di eseguire il brano, o una parte di esso, a un tempo sostenuto MA NON VELOCE DA ESECUZIONE), allora cominci a metterle assieme: lentamente, senza alcun tipo di accento, oppure tutte le note accentate (a seconda dei punti di vista), tutto ben scandito, poi cresci di velocità molto lentamente
solo se non sbagli note (altrimenti riparti da capo con il medesimo tempo).
Quando comincia a funzionare, un mezzo "trucchettino" volendo ci sarebbe: prova a suonare spezzoni del brano con entrambe le mani, ma suonando una mano PP e l'altra FF, e viceversa; così alleni il cervello a collegare bene ogni singola nota, inciso, battuta, fraseggio a questo o quel dito, incastrata in questo o quel modo rispetto all'altra mano. E' una maniera efficace per andare ad amalgamare le note tra le due mano, a livello di DITA, e quindi di suoni, ma anche a livello di TESTA.
Quando un brano funziona bisogna avere la sensazione di avere una mano UNICA composta da 10 dita: se il tutto è ancora impastato, a livello di dita (articolazione), o a livello di note, o per una questione di cervello (suoni bene, ma non riesci a "seguirti" e ti perdi), vuol dire che il lavoro di studio non è ancora da considerarsi terminato.
Tutto ciò che riguarda l'esecuzione, l'interpretazione, la velocità, l'espressività
viene dopo, e non può prescindere da quanto sopra, in linea di massima.
Questi erano giusto alcuni spunti: ognuno poi lavora a modo suo, ma i punti cardine dello studio di un brano classico spesso sono i medesimi.
Spero di esserti stato d'aiuto.