Wurlitzer: I love tutorials

Dantes 19-04-12 15.44
Goodbye Stranger
posto nel tecnico solo per l'attacco dello strumento utilizzatoemo
Un po'cinghiale il tipo...but
I long for it, motif ? clavia? kurz? la magia non si impara sui libriemo
Edited 19 Apr. 2012 13:47
maxpiano69 19-04-12 17.39
emo nothing is like the original one... emo
Edited 19 Apr. 2012 15:39
zaphod 19-04-12 21.24
bello, molto bello!

mi permetto un'osservazione:

nel mondo di oggi in cui esistono cloni di parecchi (e comunque di tutti i più famosi) strumeni d'epoca, succede una cosa strana... almeno, a me capita:
Se valutiamo la fedeltà, l'attinenza del clone con l'originale, come dite voi non ce n'è per nessuno. Meglio the original!
Però se valutiamo il più soggettivo parametro della bellezza del suono, si può arrivare al paradosso che sentiamo più nostro il suono del clone rispetto a quello dell'originale.
Se io personalmente dovessi scegliere se portare su un palco il wurly del video o ad esempio un Kronos o un NS (li ho avuti tutti e 2 e so come suonano), porterei questi ultimi perchè il suono emulato mi piace di più.
Ho bestemmiato, magari, per alcuni, ma secondo me è la realtà di oggi.
D'altra parte ho posseduto un Rhodes Mark II e se dovessi scegliere porterei questo su un palco, invece di Kronos, NS, CP-1 e compagnia. Forse proprio perchè l'ho posseduto e suonato fino a consumarlo e quindi posso dire di conoscerlo.
Allora chiarisco quello che voglio dire: chi non ha la possibilità di suonare l'originale (e oggi sono/siamo parecchi), può tendere a preferire il suono del clone.
Prima Legge Del Musicista Elettronico.
mima85 19-04-12 22.54
zaphod ha scritto:
Però se valutiamo il più soggettivo parametro della bellezza del suono, si può arrivare al paradosso che sentiamo più nostro il suono del clone rispetto a quello dell'originale.
Se io personalmente dovessi scegliere se portare su un palco il wurly del video o ad esempio un Kronos o un NS (li ho avuti tutti e 2 e so come suonano), porterei questi ultimi perchè il suono emulato mi piace di più.


Ciò che dici è interessante, però dimentichi un fattore: lo stato dello strumento registrato (in questo caso nel video), la qualità della registrazione ed eventuali effetti usati.

Di solito nelle registrazioni dei campioni per le workstation si usano strumenti revisionati e rimessi a nuovo, accordati accuratamente e registrati con apparecchiature di alto livello, per cui effettivamente il suono campionato di uno strumento (in questo caso il Wurly) può essere più bello del suono dello strumento reale, se quest'ultimo ha qualche difettuccio.

C'è da dire inoltre che il Wurly di quel video passa da un chorus, e data l'asperità del timbro sulle note più basse tipica del Wurlitzer, se lo strumento è fatto passare in un chorus potrebbe dare quasi l'impressione che le note basse siano un po' stonate (ho sperimentato la cosa sull'Electro 3, pur essendo il Wurly campionato e quindi perfettamente intonato, se attivo il chorus sulle note basse si ha la leggera impressione che siano un poco stonate).
Edited 19 Apr. 2012 20:58
zaphod 20-04-12 12.23
mima85 ha scritto:
dimentichi un fattore: lo stato dello strumento registrato (in questo caso nel video), la qualità della registrazione ed eventuali effetti usati.


no, non l'avevo dimenticato!
L'ho omesso volontariamente, un po' per non scrivere un romanzo, ma soprattutto per enfatizzare il paradosso (o meglio, i paradossi) per cui (1) se si porta un clone sul palco non è infrequente che suoni meglio dell'originale, se quest'ultimo è conservato male o non amplificato a dovere, e (2) avendo molti sentito ma mai suonato l'originale, si fanno magari un'idea sensibilmente diversa della original beast e lavorano non su un suono ma su un'idea di suono, un suono "mutante" che non è detto non porti a risultati interessanti e nuovi...
Edited 20 Apr. 2012 12:07
filigroove 20-04-12 16.37
Quello che dite ha un senso, però trascurate un fattore che si può rilevare solo se si hanno gli originali lì a disposizione e cioè la "completezza" del timbro non-digitale.
Difficile spiegare questa cosa che ai più potrebbe apparire quasi mistica o mitologica, ma se avete avuto occasione di suonare contemporaneamente sullo stesso palco uno strumento vero (in uno stato almeno decente) e un digitale, vi rendete conto che il digitale "sparisce" in confronto al non-digitale. E non importa quanto il digitale sia tagliente, nè tanto meno è un problema di guadagno. La differenza si accentua tanto peggiore è l'impianto a disposizione.
Senza poi contare il feeling...
Dantes 20-04-12 17.55
mi ricordo 15 anni fa in un momento purista volevo suonare solo col DX7II e con un piano elettrico Siel (di cui non ricordo neanche il nome ma solo che ci potevo appoggiare sopra il DX7, e che gli avevo rifatto 10 molle dei tasti con l'acciaio armonico, ho guardato un po'di google immagini con piano+siel ma non trovo corrispondenze emo)
ecco allora il feeling tasto suono di quel piano mi aveva completamente rapito, non oso pensare con un wurly 200a cosa dev'essere, il siel che avevo era molto più wurliziano che rhodessiano...poi il proprietario quando ha visto che l'avevo rimesso a posto se l'è ripreso senza tanti complimenti...forse è stato un bene , pesava più di me.
pentatonic 20-04-12 18.00
per chi suona probabilmente i fattori in gioco sono parecchi, per chi ascolta molti meno.

Mia moglie, per esempio, preferiva sentirmi suonare sul suono del Motif6 (un paio di suoni sono molto belli, molto dinamici e ben effettati), piuttosto che con il mio Rhodes MK1 rude e (qualche anno fa) ancora privo di effetti, perchè "da solo" suona molto scuro, e nell'impiantino della mia stanzetta molto facilmente va in saturazione se si pigia con troppa forza (con l'ampli e il pre valvolare ho poi parzialmente risolto questo quasi-problema).

E' chiaro che il feeling del mio vecchio Rhodes (anno 1975!) è inarrivabile per me che ci suono sopra, ma per chi conosce solo i suoni dei dischi...
Edited 20 Apr. 2012 16:02
doremi58 20-04-12 19.27
nulla è come gli originali, ovvio.

Beh, sarò un folle squinternato ma ogni tanto metto il naso vicino al mio rhodes anno 78 e me lo sniffo, manco fosse una striscia! E ogni volta risento lo stesso magnifico odore che ci sentivo quando lo presi. Invece se sniffo il mio wurly puzza, e non scherzo! emo

mima85 20-04-12 19.30
doremi58 ha scritto:
Beh, sarò un folle squinternato ma ogni tanto metto il naso vicino al mio rhodes anno 78 e me lo sniffo, manco fosse una striscia! E ogni volta risento lo stesso magnifico odore che ci sentivo quando lo presi.


Il mio Jupiter invece sa di cantina emo
doremi58 20-04-12 19.44
allora non sono il solo a sniffare tastiere emo
zaphod 20-04-12 20.01
filigroove ha scritto:
Quello che dite ha un senso, però trascurate un fattore che si può rilevare solo se si hanno gli originali lì a disposizione e cioè la "completezza" del timbro non-digitale.
Difficile spiegare questa cosa che ai più potrebbe apparire quasi mistica o mitologica, ma se avete avuto occasione di suonare contemporaneamente sullo stesso palco uno strumento vero (in uno stato almeno decente) e un digitale, vi rendete conto che il digitale "sparisce" in confronto al non-digitale. E non importa quanto il digitale sia tagliente, nè tanto meno è un problema di guadagno. La differenza si accentua tanto peggiore è l'impianto a disposizione.
Senza poi contare il feeling...


hai ragione. Ma nota che abbiamo detto la stessa cosa!
Mi auto-cito:
zaphod ha scritto:
chi non ha la possibilità di suonare l'originale (e oggi sono/siamo parecchi), può tendere a preferire il suono del clone.

Quella che tu chiami "completezza" del suono, esiste, e non è misticismo... è "suono analogico"!!
Quello che fa preferire gli originali al posto dei cloni (tralasciando l'interfaccia ovviamente diversa), quello che fa preferire i vinili al posto dei cd (gli mp3 li lascio proprio fuori dal discorso...), eccetera eccetera.
Edited 20 Apr. 2012 18:03