Come aprire sala prove/studio registrazione

Ciao, ho costruito sotto casa una sala prova professionale con annesso studio di registrazione.
Ora che si è sparsa la voce tanti amici e non vorrebbero venire a suonare da me visto la qualità del suono e gli strumenti musicali annessi. Ho chiesto al comune ma mi ha detto che essendo troppo bassa non posso aprirla al pubblico come attività. Questa non vuole essere la mia attività primaria ma nemmeno voglio andarci di mezzo ad affittarla senza permessi asl e comunali.
Non c'è qualche sistema per poter dare questo servizio senza rimetterci?
Associazione musicale, culturale o che altro???
Posso magari aprire partita iva o ditta individuale ed emettere fatture o scontrini come studio registrazione?
E' incredibile che qui in Italia debbano metterti i bastoni tra le ruote ogni qualvolta qualcuno vuole dare spazio per attività "saluari" ai giovani.
Vabbè scusate lo sfogo ma avessi avuto io ai miei tempi una sala prove che dava per poche lire la possibilità di provare!!!!
Vi saluto, grazie in anticipo.
MAX

Ti rispondo non perché ho consigli da darti, ma per farti i miei più sinceri complimenti. Bravo!!!

Non ci sono molti escamotage. Se vuoi registrare ed emettere fatture, cosa che comunque saresti costretto a fare, devi iscriverti all'albo degli artigiani, avere PI con tanto di sopralluogo dei VVUU e quindi avere tutti i requisiti in regola e non solo..INPS...INAIL.... ecc
Di contro avere una propria sala e studio registrazione per uso personale, è possibile ma chi viene ad usare i locali sono solo amici a cui fare un favore.....?... forse si...
Associazione perchè no profit significa no guadagni e se percepisci qualcosa lo devi reinvestire nell'associazione stessa, no fatture ma solo prestazioni occasionali esente da ritenuta.
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Al momento non mi viene nulla per aggirare legalmente il peso dell'idea...... purtroppo anche la musica sotto questa forma pesa ed anche parecchio.

Insomma ho reso vano il complimento di newdress....sorry

Grazie mille per la delucidazione.....
vabbè dovrò continuare a fare la figura della "carogna" e non dare la possibilità a tutti i ragazzi che prima andavano in una sala dell'oratorio a provare (il nuovo prete ha detto stop!!) a venire da me!!!!!
Sinceramente non me la sento di fare utilizzare la sala a dei ragazzini non tanto per come potrebbero ridurre gli strumenti quanto per la loro stessa incolumità....comunque ribadisco che se si vuole fare girare l'economia e rilanciare il nostro settore musicale che stà colando a picco bisognerebbe che i nostri politicanti aprissero un po' più le menti ed andassrro a controllare chi davvero infrange la legge!!!!!
Grazie ancora.
Ciao.
MAX

Purtroppo questa è una vera è propria attività. L'economia potrebbe girare se tu avessi una buona clientela che paga, ma i tuoi prezzi salirebbero di certo visto i costi che andresti a sostenere.
Comunque guarda, adesso in verità sulle associazioni no profit, non so esattamente se una sala così potrebbe rientrare; culturalmente parlando offriresti un servizio con dei semplici contributi da parte del "cliente" che servirebbero per le spese sostenute.....
Se conosci un commercialista potresti chiedere a lui, io posso dirti che in questo caso hai solo bisogno di un paio di soci per aprire l'associazione, magari affialiata (tipo aics), avresti costi davvero esigui.
Questo tipo di associazione è molto usata da gruppi musicali, per gestirsi in regola e avere delle ricevute da poter fornire in caso di serate.
Davvero semplice questa formula......

Io faccio parte di una "associazione culturale musicale" che ha nello statuto la "diffusione della musica e delle arti", i soci (allievi) pagano una quota associativa esentasse e poi pagano i corsi musicali (ricevuta con 21% di I.V.A).
Hai degli sgravi fiscali nel senso che versi solo il 10% di I.V.A. e le tasse da pagare sono poche.
I "dipendenti" POSSONO essere pagati con ritenuta d'acconto come prestazioni occasionali ma possono anche fatturare: io per esempio ho la mia partita I.V.A. e fatturo all'associazione.
Giuridicamente così sono i soci che utilizzano uno spazio privato.
Secondo me in questo caso ti muovi in maniera abbastanza corretta.
Tieni conto che agli sgravi fiscali corrispondono dei limiti: la "associazione culturale" non deve avere fini di lucro, ha dei limiti per quanto riguarda il fatturato, non puoi (se non in casi specifici) fare compravendita di materiali, non puoi (se non in casi particolari) scaricare l'I.V.A. sugli acquisti, etc...
Molte scuole di musica funzionano come "associazioni culturali".
La mia funziona così da un po' di anni, c'è bisogno sicuramente di un commercialista che sia abituato a seguire queste pratiche per fare tutto in maniera corretta.
INFORMATI BENE SE E' UNA SOLUZIONE CHE VA BENE PER TE!
IO NON SONO UN COMMERCIALISTA, TRIBUTARISTA...
Buona musica.
Stefano.

Grazie mille proverò a chiedere al commercialista, siete stati molto gentili.

Sei riuscito ad aprirla al pubblico la sala prove?

Per il momento ho lasciato stare perchè essendo sempre in giro a suonare non ho avuto il tempo materiale di interessarmi a livello burocratico. Ciao!!

Da quello che ho letto, il problema è solo legato ai locali giudicati non idonei per aprire un'attività. Una volta sistemata quella parte, uno può avviare l'attività come meglio crede...

Ma il problema è proprio quello, altezza troppo bassa ed assenza di illuminazione esterna dicono sono problemi insormontabili. L'unica cosa sarebbe aprire un'associazione culturale o musicale ed allora dicono i paletti cadrebbero....però come ho detto sono dubbioso se farlo in quanto l'aprirei più per una passione che per scopo di lucro visto che ho già un lavoro e suonando quasi tutte le sere non ho molto tempo da dedicare....

Se hai tempo da spenderci, farei un'associazione musicale. Devi fare uno statuto, registrarlo, tenere un inventario, registrare ingresso ed uscite chiudendo a zero... Un po' di lavoro burocratico c'è.. È come gestire una banda cittadina..

Un link utile.