@ mima85
Tutte queste morti di giovani atleti sono secondo me un chiaro segnale di come si stia portando tutto all'estremo nel mondo dello sport/show-business. Sempre più integratori, sempre più allenamenti massacranti, sempre più stress e sempre più ansia da competizione. Col risultato che un giovane di 25 anni crepa d'infarto.
Questa è una delle tante ragioni per cui odio lo sport-business. Il fatto è che negli ultimi pochi mesi ne sono già morti 2-3 di questi ragazzi, tutti per problemi cardiaci. Quand'è che finalmente i "pezzi grossi" impareranno la lezione? I giocatori sono esseri umani, non robot.
Un pensiero da parte mia a Piermario Morosini, anche se non seguendo il calcio non conoscevo prima. Fa sempre tristezza leggere notizie del genere.
E che chi di dovere impari finalmente la lezione, che sarebbe anche ora! Quanti giovani dovranno morire ancora?
Edited 15 Apr. 2012 12:57
Non ne faccio una questione "calcistica" o "sportiva".
Ne faccio una questione "umana".
La constatazione di come la sfortuna ti si presenti sempre e comunque e fa della tua vita un calvario e alla fine ti ruba la stessa vita.
Ti alzi.....ti rialzi per l'ennesima volta ma sei destinato a soccombere.
Ecco.....quello che mi strazia il cuore è proprio questo: un ragazzo che perde la madre a 13 anni per un cancro. Perde il padre 2 anni dopo per un infarto. Si ritrova con un fratello e una sorella maggiori entrambi portatori di handicap. Il fratello successivamente si suicida e per quanto queste estreme avversità che la vita ha riservato a Piermario....lui ostinatamente si rialza, per l'ennesima volta, non cede, ma....
Cristo! Ha 25 anni...........VENTICINQUE ANNI!