Waverom piano digitale

gokuss4 05-04-12 16.01
Curiosità personale
a quanto può arrivare mediamente la waverom di un piano digitale? (In mb)
Roland,kawai,kurzweil,korg..............
In media quanti mb di waverom può avere uno stage piano di alto livello (di quelli basati su campionamenti)?
Grazie
michelet 05-04-12 17.39
Penso siano dei dati che difficilmente vengono divulgati dai produttori...
A meno che non siano presenti sulle specifiche tecniche dove, spesso, c'è molto fumo appositamente per confondere le idee...

Tanto per fare un esempio, Yamaha S90ES ha un campione di pianoforte da "soli" 53MB ed è ritenuta ancora uno strumento valido nonostante l'età.
Quando avevo Korg TR76 e EXB-SMPL riuscivo ad ottenere un timbro di pianoforte al limite della decenza, ma occupando non meno di 60MB...
Questo significa che le case produttrici hanno dalla loro parte una tecnologia così sofisticata che permette loro di immagazzinare in pochi MB timbriche pianistiche.
Ai comuni mortali come noi tutto questo è precluso.

Quindi, non credo importi sapere quanti MB in media occupa un campione di pianoforte, l'importante è vedere come suona a parità di MB.
anumj 05-04-12 18.29
con le attuali tecniche di compressione si arriva ad una riduzione di oltre 1/3 dello spazio in memoria senza evidenti perdite di qualità.

i 389 mb di spazio per i campioni user di Nord Stage 2 quindi equivalgono a circa 1,2 GB.

Sono sempre di meno le case che dichiarano le capacità di immagazzinamento in ROM, soprattutto per i stage piano. L'unica a farlo è Clavia, perchè probabilmente è l'unica che ha una rom di mezzo gigabyte (equivalente secondo il loro algoritmo di comopressione a 1,5 gb.

Quindi è semplice giungere alla conclusione che lo stage piano con maggiore capacità (e flessibilità, visto che si tratta di memoria flash e non ROM) di memoria è "virtualmente" il Nord Stage 2. con circa 2,7 gb di memoria complessiva.

anumj 05-04-12 18.33
michelet ha scritto:
Tanto per fare un esempio, Yamaha S90ES ha un campione di pianoforte da "soli" 53MB ed è ritenuta ancora uno strumento valido nonostante l'età.


Assolutamente daccordo. L'S90es è uno standard ormai da anni, nonostante i tanti rivali più potenti.

La sua ROM si puo' quantificare in 176 mb (che è il valore ufficiale dichiarato del motif es) + i 53 del piano acustico aggiuntivo, totale 229 mb di ROM complessiva.

Yamaha non usa particolari algoritmi di compressione, i dati vengono memorizzati con rapporto 1:1.
carmol 05-04-12 19.04
Un piano, per essere campionato in stereofonia nella sua integrità,
richiederebbe circa mezzo GB di memoria per layer...
Siccome tali quantità di memoria sono disponibili solo negli ultimi anni,
e ancora in pochi strumenti musicali,
i creatori di stage piano si sono inventati svariati "accrocchi" per cercare
di ficcare piani decenti in memorie striminzite.

Se interessa approfondisco.

Comunque, visto l'evolversi delle tecnologie di memorizzazione,
l'orientamento futuro, come già avviene per i VST,
sarà avvalersi di campionamenti pieni.
afr 05-04-12 19.12
anumj ha scritto:
Yamaha non usa particolari algoritmi di compressione, i dati vengono memorizzati con rapporto 1:1


emo

niet tovarish anumj

anche la AWM2 è un formato compresso

AWM2 - Advanced Wave Memory 2, wavetable synthesis designed by YAMAHA, samples are compressed by 40%
carmol 05-04-12 19.15
Ma, come accennavo, non è la compressione
il fattore determinante.
afr 05-04-12 19.16
@ carmol
Ma, come accennavo, non è la compressione
il fattore determinante.
dai mi ha incuriosito il discorso che avevi iniziato, hai voglia di approfondire?
Edited 5 Apr. 2012 17:16
gokuss4 05-04-12 19.18
carmol ha scritto:
Ma, come accennavo, non è la compressione
il fattore determinante.

anche a me interessa, approfondisci emo
carmol 05-04-12 19.25
Ok, è un pelino OT ma se l'admin mi autorizza .. emo

Uno degli "accrocchi" che permette di salvare più memoria è il LOOPING:
siccome la waveform del piano ha una evoluzione piuttosto lenta,
anzichè campionarla per tutta la lunghezza, si campiona a intervalli
che poi si mandano in loop. Così facendo si può avere un enorme risparmio,
con fattori pari a 100:1 o più.

L'abilità della casa è camuffare i loop, in alcuni campionamenti maldestri
essi sono perfettamente udibili all'utente con orecchio allenato.

Un altro sistema molto usato per risparmiare memoria è lo ZONING,
campionare per zone: anzichè campionare ogni singolo tasto,
il campione di un tasto viene utilizzato, cambiando la frequenza di riproduzione,
su tasti adiacenti. Se ci si allontana troppo dal tasto originario, il campione
perde realismo; per questo, tale tecnica permette risparmi più ridotti,
al di sotto di 10:1.

Altra tecnica è il CROSSFADING :
memorizzare pochi layer (ad es. 3), e possibilimente ottenere
i suoni intermedi interpolando i layer reali o usando filtri. Anche qui l'abilità
della casa consiste nel rendere inavvertibile il passaggio da un layer
ad un altro, non sempre ci si riesce appieno, in alcuni stage piano
alcuni salti sono chiaramente percepibili. Usare pochi layer
può comportare anche una perdita di dinamica e di espressività.

Altra tecnica, il DOWNSAMPLING: il suono delle note basse,
(che sono anche quelle che occupano di più in quanto più lunghe),
siccome presenta uno spettro armonico meno ricco sulle frequenze acute,
viene campionato a frequenza più bassa, ad es. 22 KHz, dimezzata rispetto
al campionamento classico 44 Khz. In questo caso la perdità è ridotta, ma c'è un risparmio
in termini di memoria della metà.

Se si mette assieme tutto, si comprende come
si riesce a strizzare un sample di piano in 50 MB o poco più.
Edited 5 Apr. 2012 17:27
zaphod 05-04-12 19.28
carmol ha scritto:
Se interessa approfondisco.

volentieri, grazie!emo


edit: ehm, in ritardo come al solito...
anyway thanks a gokuss4 per lo spunto e a carmol per la lezione!
Edited 5 Apr. 2012 17:34
afr 05-04-12 19.33
@ carmol
Ok, è un pelino OT ma se l'admin mi autorizza .. emo

Uno degli "accrocchi" che permette di salvare più memoria è il LOOPING:
siccome la waveform del piano ha una evoluzione piuttosto lenta,
anzichè campionarla per tutta la lunghezza, si campiona a intervalli
che poi si mandano in loop. Così facendo si può avere un enorme risparmio,
con fattori pari a 100:1 o più.

L'abilità della casa è camuffare i loop, in alcuni campionamenti maldestri
essi sono perfettamente udibili all'utente con orecchio allenato.

Un altro sistema molto usato per risparmiare memoria è lo ZONING,
campionare per zone: anzichè campionare ogni singolo tasto,
il campione di un tasto viene utilizzato, cambiando la frequenza di riproduzione,
su tasti adiacenti. Se ci si allontana troppo dal tasto originario, il campione
perde realismo; per questo, tale tecnica permette risparmi più ridotti,
al di sotto di 10:1.

Altra tecnica è il CROSSFADING :
memorizzare pochi layer (ad es. 3), e possibilimente ottenere
i suoni intermedi interpolando i layer reali o usando filtri. Anche qui l'abilità
della casa consiste nel rendere inavvertibile il passaggio da un layer
ad un altro, non sempre ci si riesce appieno, in alcuni stage piano
alcuni salti sono chiaramente percepibili. Usare pochi layer
può comportare anche una perdita di dinamica e di espressività.

Altra tecnica, il DOWNSAMPLING: il suono delle note basse,
(che sono anche quelle che occupano di più in quanto più lunghe),
siccome presenta uno spettro armonico meno ricco sulle frequenze acute,
viene campionato a frequenza più bassa, ad es. 22 KHz, dimezzata rispetto
al campionamento classico 44 Khz. In questo caso la perdità è ridotta, ma c'è un risparmio
in termini di memoria della metà.

Se si mette assieme tutto, si comprende come
si riesce a strizzare un sample di piano in 50 MB o poco più.
Edited 5 Apr. 2012 17:27
Direi per nulla OT,davvero un ottimo approfondimento

thanks
BlueEagle 05-04-12 19.48
carmol ha scritto:
Così facendo si può avere un enorme risparmio,
con fattori pari a 100:1 o più.

100:1 francamente mi sembra un po' tanto!
Direi che nel migliore dei casi parliamo di 30:1, ma in genere è di meno: pochi suoni hanno un decadimento naturale molto lungo e la parte di attacco che viene lasciata prima di loopare è spesso abbastanza "consistente" in relazione alla tipologia del suono.

carmol ha scritto:
tale tecnica permette risparmi più ridotti, al di sotto di 10:1

Molto più ridotti!
Un campionamento di una nota ogni dieci non regge neanche nei suoni più semplici.

carmol ha scritto:
Se si mette assieme tutto, si comprende come si riesce a strizzare un sample di piano in 50 MB o poco più.

Ci sono suoni di piano piuttosto famosi e rinomati che occupano molto meno. emo
Edited 5 Apr. 2012 17:49
alibi72 05-04-12 19.52
un thanx a Carmol anche da parte mia, intervento molto interessante! emo
anumj 05-04-12 19.55
@ afr
anumj ha scritto:
Yamaha non usa particolari algoritmi di compressione, i dati vengono memorizzati con rapporto 1:1


emo

niet tovarish anumj

anche la AWM2 è un formato compresso

AWM2 - Advanced Wave Memory 2, wavetable synthesis designed by YAMAHA, samples are compressed by 40%
Sempre bene accetta la smentita, ma è più gradita ed efficace se fatta con fonti ufficiali e non mi sembra molto ufficiale il tuo link.

La mia analisi è frutto di una prova diretta, che tutti possono fare in pochi minuti.
Basta semplicemente caricare un set di campioni di 5mb nella memoria (ram o flashrom) del Motif XF e notare che a trasferimento avvenuto il campione in memoria continuerà ad occupare i suoi originali 5mb. Quindi non è avvenuta alcuna compressione. E' un fatto oggettivamente riscontrato.

Se lavoro un .wav con il motif avro' come risultato un file formato proprietario di pari dimensioni e non ridotto del 40% come dice il tuo link.

Al contrario se lavoro con un .wav con il nordwave avrò come risultato un file formato proprietario ridotto di circa un terzo.

A meno che il tone generator in AWM2 si usi solo per la rom, mentre per la ram e la flashrom esista un tone generator diverso. Ma mi sembra parecchio difficile, se non impossibile.
BlueEagle 05-04-12 20.01
anumj ha scritto:
A meno che il tone generator in AWM2 si usi solo per la rom, mentre per la ram e la flashrom esista un tone generator diverso. Ma mi sembra parecchio difficile, se non impossibile.

Invece è assolutamente possibile.
I generatori sonori possono leggere sia campioni non compressi che campioni compressi. emo

ettore_duliman 05-04-12 20.08
anumj ha scritto:
A meno che il tone generator in AWM2 si usi solo per la rom, mentre per la ram e la flashrom esista un tone generator diverso. Ma mi sembra parecchio difficile, se non impossibile.


è proprio così.

i sample in rom sono compressi, quelli dell'utente no.
afr 05-04-12 20.09
@ anumj
Sempre bene accetta la smentita, ma è più gradita ed efficace se fatta con fonti ufficiali e non mi sembra molto ufficiale il tuo link.

La mia analisi è frutto di una prova diretta, che tutti possono fare in pochi minuti.
Basta semplicemente caricare un set di campioni di 5mb nella memoria (ram o flashrom) del Motif XF e notare che a trasferimento avvenuto il campione in memoria continuerà ad occupare i suoi originali 5mb. Quindi non è avvenuta alcuna compressione. E' un fatto oggettivamente riscontrato.

Se lavoro un .wav con il motif avro' come risultato un file formato proprietario di pari dimensioni e non ridotto del 40% come dice il tuo link.

Al contrario se lavoro con un .wav con il nordwave avrò come risultato un file formato proprietario ridotto di circa un terzo.

A meno che il tone generator in AWM2 si usi solo per la rom, mentre per la ram e la flashrom esista un tone generator diverso. Ma mi sembra parecchio difficile, se non impossibile.
già dai tempi dell'ex5 e poi motif/es che ho avuto, ricordo che i sample che caricavo non venivano compressi, la ROM interna invece era compressa

Ad esempio per il motif XS riporto quanto desunto da yamahasynth.com

Ware ROM Capacity 355MB (when converted to 16-bit linear format), 2,670 waveforms

quindi si evince che c'è un compresisone

Per quanto riguarda Cavia hai ragione al 100% i sample vengono compressi tutti quanti

Edited 5 Apr. 2012 18:17
anumj 05-04-12 20.31
Oggi su uno stage un buon campione di piano acustico si distingue da quello mediocre in base al numero di 'prelievi' fatti.

Alcune mie valutazione sulle tecniche di elaborazione del campione di cui accennava carmol:

LOOP
I loop sui sample di pianoforte hanno la loro importanza, ma vengono applicati solo quando veramente indispensabile e dopo che il suono decresce come contenuto armonico. Il suono del pianoforte è tutt'altro che lineare, se ne metti in loop una porzione, anche con il looper più sofisticato avrai un suono innaturale che 'respira' o 'soffia' come si suol dire. Effetto che va bene con gli archi, con i synth, ma non con i pianoforti acustici o i cordofoni in genere.
Coi loop facevi miracoli nei '90 quando i pianoforti pesavano 1 mb e suonavano come carillion. Oggi la tendenza è quello di catturare più suono possibile.

ZONE
Questo aspetto come dicevo su all'inizio è quello che fa veramente la differenza oggi. Più zone abbiamo mappate sulla tastiera (cioè più note del pianoforte vado a campionare), più realisitico sarà il suono, ma la dimensione del campione è direttamente proporzionale. Clavia differisce le sue versioni tra SML, MED, LRG, XLARGE proprio grazie a questa scelta.
Il limite è che un orecchio medio attento capisce dove si passa da un campione all'altro, al cambiare di zona.
Alcuni tecniche offrono il crossfade tra una zona e l'altra, ma è inapplicabile con i suoni di pianoforte acustico per i motivi identici per cui è inapplicabile il crossfading tra varie velocity di cui parlo dopo.

LAYER
Il layer è uno strato letteralmente. Nel campionamento lo si usa quando si deve emulare uno strumento che ha un suono che varia in base alla dinamica (velocity) esercitata.
Un pianoforte acustico ha un'escursione dinamica enorme rispetto per esempio ad una chitarra, dal pianissimo al fortissimo. Per cui più layers avremo nel nostro suono virtuale, più realistico sarà.
Il crossfade tra layers di diversa dinamica non viene applicato sui suoni di pianoforte acustico oggi. I motivi sono tanti. Il primo è il consumo polifonico, perchè con il crossfade non fai altro che sovrapporre due layers diversi, trattandosi di uno campione stereo, per ogni nota avrai consumo doppio di polifonia.
Oltretutto questa sovrapposizione crea notevoli problemi timbrici, di phasing soprattutto.
Un pianoforte di medio livello ha almeno 4 layers dinamici che "dovrebbero" coprire grosso modo dal piano al fortissimo diciamo in termini numerici 20-30, 60-80, 100-110, 120-127.


anumj 05-04-12 20.36
@ afr
già dai tempi dell'ex5 e poi motif/es che ho avuto, ricordo che i sample che caricavo non venivano compressi, la ROM interna invece era compressa

Ad esempio per il motif XS riporto quanto desunto da yamahasynth.com

Ware ROM Capacity 355MB (when converted to 16-bit linear format), 2,670 waveforms

quindi si evince che c'è un compresisone

Per quanto riguarda Cavia hai ragione al 100% i sample vengono compressi tutti quanti

Edited 5 Apr. 2012 18:17
Un thanks a te e ettore per la puntualizzazione.
Di fatto quindi i 355 mb in rom non sono reali, tanto meno i 700 e passa del XS. Devono ridursi del 40%.

Probabilmente Yamaha non ha implementato la compressione per i sample user, per motivi di sicurezza. Altrimenti non si spiega questa diversa scelta.