Personalmente ho trovato la sonorità a dir poco oscena con dei vibrati innaturali.
Leggermente più credibili i passaggi molto veloci tipo passaggio rapido dell'archetto sulle corde in legato.
Per il resto, alcuni pitch bend erano da mazzate (anche se è comprensibile come non potendo ascoltare il risultato, Paciulli non avesse alcun controllo).
Rimango sempre più stupito nel vedere come ci si ostina a produrre librerie di strumenti solisti, quando è già difficile simulare correttamente i gruppi e le sezioni d'archi... Mah....