...no, il problema è molto più semplice...
per comprendere certa musica bisogna avere un minimo di base culturale. Come per ogni linguaggio, anche la musica richiede la conoscenza del contesto, la voglia di andare oltre gli schemi, e l'assoluta convinzione che la musica è arte... insomma per ascoltare l'indie bisogna "volerlo" non si può essere passivi...
ma oggi tutta la cultura si sta trasformando in semplice intrattenimento. soprattutto in Italia (dove san remo per la musica è un pò come il vaticano per la società, un ostacolo al progresso
) ....
così com'è più facile invitare a leggere un libro di Fabio Volo rispetto a chessò un Kurt Vonnegut, è più facile ascoltare Gigi d'Alessio (per rimanere nella regione) rispetto ai TOys Orchestra...
ma basta cercare che si spalanca non un mondo ma un universo