Come si usa il pitch bend su una tastiera?

gokuss4 26-02-12 19.56
Apro un thread su un argomento che mi ha sempre affascinato ma allo tempo stesso non sono mai riuscito a sfruttarne ottimamente le potenzialità.
Come si usa il pitch bend su una tastiera?
Spesso vedo di quei video (Vedi marco parisi e altri) che quando ad esempio suonano una chitarra elettrica usano il piech bend per accrescere il realismo della stessa, oppure mi è capitato di vederlo usare con le armoniche, sax ecc...
Quali sono gli strumenti adatti per l'utilizzo del pictch bend e come faccio a capire come e quando può essere usato? Di quanto va alzata o abbassata l'intonazione? Va usato su note di lunga durata,corte..... insomma se possibile stilate una piccola guida . Penso possa essere utile per tanti.
Visto che io ho ketron audya vi posto un video relativo in cui viene usato
esempio
Grazie per i suggerimenti emo
lucabbrasi 26-02-12 20.19
...mah, non è certamente un controller esoterico. Per quanto mi riguarda è il mio "preferito" controller, sotto forma di "wheel" (Moog style) (=rotella) o leva, stile Roland (da me preferita). Agisce facendo appunto "bending", abbassamento o alzamento della nota che stai suonando, in base a un livello pre-impostabile sulla patch del suono che utilizzi. Io di solito lo uso molto sui soli synth, con la classica impostazione +2/-2, in modo che l'escursione non sia...drammatica, ma aggiunga il sufficiente pathos all'espressività di quello che stai suonando. E lo uso quando la nota è abbastanza prolungata, ma cmq non è una regola: puoi utilizzarlo con creatività anche su note corte...insomma, dipende, è il tuo "orecchio" il maggior giudice (e poi quello degli altri emo)
Ma nulla toglie, ovviamente, di programmarlo, e anche con più escursione, su suoni diversi, o di suonarlo su accordi (magari in questo caso ci vuole allenamento e controllo per ottenere risultati apprezzabili).
A primo acchito mi ricordo che un gran "virtuoso" di questo controller era Jan Hammer (cercati qualche video)...
michelet 26-02-12 20.35
Penso sia uno tra i controller "più intuitivi", basta però ricordarsi di impostare correttamente la sua escursione (in genere +/- 2 semitoni)... Ricordo che a suo tempo il default del (mio) DX7mkI era di 12 semitoni (1 ottava), cosa che rendeva inutilizzabile il pitch bend emo
In genere va usato sui timbri di lead synth o con moderazione con i timbri di chitarra elettrica, acustica o classica.
Ma dipende anche dalla sensibilità dell'esecutore e compositore sperimentare con il pitch bend per capire se è utilizzabile anche in altri contesti.
LolloTanica 26-02-12 20.37
ciao! il pitch bend insieme all'aftertouch,al ribbon controller,al d-beam della roland ed alla/e modluation wheel sono tutti strumenti che sevono ad aumentare l'espressività dell'esecuzione.

di solito il pitch bend viene usato con strumenti che sono di per sè monofonici per emulare un bending o per dare un effetto di glissato.

la maggior parte dei preset ha come range del bending un +2/-2 semitoni, che è, per dirla in maniera grezza, l'intervallo più comunemente trovato in una scala "comune". di solito si utilizza per arrivare alla nota che si vuole suonare partendo dal tono prima. per esercitarti ti consiglio di improvvisare su una scala qualsiasi e suonare alcune note "pensandole un tono prima" e suonandole col bending.

mi spiego con un esempio: stai improvvisando in la minore, ad un certo punto vuoi suonare una nota che secondo te è abbastanza importante nell'esecuzione che stai facendo, e vuoi che si noti particolarmente (mettiamo che sia un mi); devi "pensare" al mi ma premere un re ed utilizzare il pitch bend andando su di 2 semitoni! così otterrai di evidenziare la nota che stai suonando e gli darai un altro "senso".

secondo me un capolavoro nell'utilizzo del pitch bend utilizzato in questo modo è un solo di kevin moore, ex tastierista dei dream theater, nel pezzo "take the time"
minuto 3:50


http://www.youtube.com/watch?v=C5sg8heGdyk&ob=av2e


inutile dire che il pitch bend si possa utilizzare in diversissimi modi.

ti faccio solo altri due esempi:

-con l'intervallo di ottava, in maniera da poter glissare come fanno i fiati, magari in uesto caso sali di un'ottava su una nota e poi continui a suonare tutto con la mano sinistra ancora sul pitch in maniera da continuare a suonare su quell'ottava.

- con un suono i cui oscillatori rispondono alla pitch wheel in modi diversi. ad esempio ho un suono con tre oscillatori (o tre suoni messi insieme in una multi patch). il primo suono non risponde al pitch, il secondo risponde di una terza ed il terzo suono di una quinta. a questo punto se premi un do e poi utilizzi il pitch bend in alto ottieni un suono che passa da un do ad una triade maggiore d do!

spero di esserti stato d'aiuto!
gokuss4 27-02-12 10.17
ma guide particolari non ne esistono? libri?
lucabbrasi 27-02-12 10.26
...in 4 risposte hai avuto tutto ciò che c'era da dire sull'argomento, che, secondo me, non credo meriti "guide" particolari. Orecchio, un pò di youtube per analizzare i "maestri", e via.
Se proprio proprio, cercati il libro di Enrico Cosimi, sicuramente vi sarà un capitolo dedicato...
Crosfader 27-02-12 12.09
Quello che mi sento di consigliarti ( se cerchi il realismo ), è di ascoltare e pensare strumenti nati con il banding ( non si può ascoltare un hammond pitchato!!! ).

Ascolta, curiosa e prova a sperimentare.
Per esempio nella ( stra-macinata ) impressioni di settembre ( anche se li parliamo di portamento e non di pitch ), nel ritornello il moog scende di 2/3 ottave ( non ricordo ) sempre sulla tonica..

Su chitarre e fiati sarà più facile prendere confidenza con questa utile funzione presente ormai su ogni prodotto tastieristico.
steve 27-02-12 13.13
@ gokuss4
ma guide particolari non ne esistono? libri?
ma lascia perdere i libri... qui ci vuole fantasia e intuito... e il pitch bend è il controller piu intuitivo che esista...
ettore_duliman 27-02-12 16.14

l'uso del pitch bend è una questione di gusto, non di tecnica, dunque non credo che esistano esercizi mirati per apprenderne l'utilizzo.

per affinare orecchio e gusto prova ad esercitarti riproducendo assoli di chitarra o synth.

scarica qualche spartito (quelli di chitarra spesso sono ben fatti), scegli un suono adatto (non un pianoforte, ma uno strumento che consenta i glissati) e suona.
KBL 28-02-12 14.08
in estrema sintesi lo usi in 2 modi principali:
setti l'escursione a +- 2
dopodiche:
-premi la nota un tono prima a quella di arrivo e tiri tutto su (con la giusta gradualità) fino a raggiungerla via bending
-oppure premi la nota di arrivo con bending tirato tutto giù e lo rilasci fino a farlo tornare in posizione "centrale"
cirelli_g 28-02-12 14.26
Per imparare ad usare il pitch bend guardati su youtube il brano Stratus di Cobham/Duke band del 1976.
lapopat 28-02-12 14.54
il suo utilizzo è puramente basato sul gusto personale... è vero che in generale lo si usa con suoni synth o comunque acustici lunghi (sax, armoniche - per aumentaarne l'espressività - ma anche su chitarre, ecc.)..ma in effetti nessuno può vietarti di usarlo anhe sul piano (magari per dare una sensazione di follia o sbandamento mentale..tutto sta alla scelta personale di chi suona...l'unico consiglio che potrei dare?..magari non esagerare sennò se ne perde la bellezza
Elettronico 28-02-12 16.40
QUI c'è qualcosa che ti può venire moolto utile!
Infatti esistono, al contrario di quanto si possa pensare, degli esercizi appositi per affinare l'uso del pitch bend. Di fatti, finché esso opera una variazione di +/- 2 semitoni, per salire/scendere di un tono è sufficiente portare a fondo corsa la levetta/rotella da un lato o dall'altro. I problemi cominciano quando si deve alzare la nota di un semitono ad esempio, perché qui l'orecchio di chi sta "pitchando" emo diventa fondamentale. Infatti si tratta di portare il pitch bend in una posizione intermedia che determini la giusta intonazione della nota, senza che risulti calante o crescente (ovviamente se non si cerca proprio tale effetto emo).

Come ti è già stato suggerito, inoltre, viene molto bene per "tirare" le note cardini di una scala musicale, per esempio in LAmin per concludere sulla tonica arrivando dal basso, potresti suonare un SOL e "tirarlo" con il pitch bend fino al LA, oppure ancora potresti prendere il LA e poi farlo piano piano calare per riprendere un nuovo fraseggio... insomma, c'è molto da divertirsi, bisogna essere creativi, ed una volta che prendi il "vizio" è difficile togliere la mano sx dalla rotella emo

Invece, la rotella di modulazione viene bene per aggiungere il vibrato, che ha molto senso quando si prende una nota "cardine" della scala, la si fa durare tanto e le si aggiunge questo "tocco di novità" con la modulazione. Caso tipico di accoppiata con il pitch bend potrebbe essere quello di prima, in LAmin suoni un SOL, lo "tiri" con il pitch bend fino al LA e poi aggiungi un bel vibrato con la rotella di modulazione emo

Questi non sono altro che pochi consigli, ci si diverte molto di più ascoltando e sperimentando, come del resto ti è già stato consigliato! emo

Buon divertimento!
Whoispink 28-02-12 18.22
Aggiungo a quanto già detto giustamente dagli altri che un bell'effetto (perlomeno a me piace molto) ottenibile con il pitch bend, si ha usandolo con un suono effettato da un delay con rapporto dry-wet adeguato e tempo di ripetizione abbastanza alto, nell'ordine dei 250-400 msec.; specialmente il pitch bend calante su una nota lunga seguito da una bella pausa, acquisisce in questo modo un sapore molto drammatico, come quello analogo ottenuto dai chitarristi con settaggi simili: perfetto per suoni di synth lead.

Dimenticavo: per ottenere l'effetto al meglio occorre staccare il dito dalla tastiera prima di riportare il pitch bend alla posizione di riposo, altrimenti si sente il suono tornare su, e l'effetto si perde.

Paolo