Un luogo comune diffuso fra gli addetti ai lavori stabilisce che, quando si suonano brani famosi nel c.d. pianobar, si debbano per forza fare in modo identico all'originale. Si dice che la gente non apprezza diversamente. E così, piuttosto che suonare dal vivo o con gli stili della sezione arranger, la stragrande maggioranza dei musicisti è passata dapprima alle basi MIDI preconfezionale, poi alle basi MP3 e ora, per venire ai nostri giorni, ai CD dei successi originali con la traccia vocale del cantante famoso annullata dalla funzione Center Cancel.
Per me è un luogo comune. In realtà la gente non apprezza le interpretazioni difettose, i cantanti stonati, i musicisti che vanno fuori tempo, le performance non preparate con cura, i missaggi-marmellata, gli impianti audio sovradimensionati e assordanti.
Se un musicista suonasse veramente dal vivo brani strafamosi, se li interpretasse con la propria personalità artistica, se ci mettesse del suo, se re-inventasse le canzoni celebri, se si mettesse in gioco alle ricerca di se stesso e delle proprie capacità musicali, allora il risultato sarebbe unico e straordinario. Sarebbe spettacolo autentico. Ogni sera. E gli applausi e il successo non mancherebbero. I più bravi emergerebbero e si tornerebbe finalmente a fare musica vera in Italia.
Certo, essere bravi e creativi richiede impegno, fatica, prove e studio: è molto più immediato fare clic sul pulsante Play.
Edited 19 Feb. 2012 9:31