Sembra che l'Italia si sia molto appassionata sul se e sul come alcune le soubrette coprano o meno le loro pudenda (....mah, io spero solo che non siano prudende.....si sa mai, l'igiene).
Ebbene, anche alcuni vecchi synth, sotto un vestito ormai opaco e che comunque non era mai stato particolarmente bello, possono nascondere qualche particolare di pregio.
Questo è un mini con ancora intatta la sua livrea originale
mentre questo è uno al quale è stata levata la finitura originale, applicando un solo trasparente e lasciando così a vista il mobile in legno massiccio
All'epoca, bei tempi, alla Moog avevano la falegnameria, nella quale venivano fabbricati i telai nei quali erano installati i componenti elettronici (dai modulari al mini).
In genere, il legno era comunque di buona qualità ma, per una questione di costi e disponibilità, non sempre venivano usate le stesse essenze. Si trattava comunque sempre di legno massiccio. La pesante finitura, che col tempo si riduce ad un opaco colore marroncino, era probabilmente applicata per ottenere la massima standardizzazione dell'aspetto esteriore dello strumento.