Narshell ha scritto:
di che parla "le montagne della follia"??
E' uno dei libri del "Ciclo di Chtulu" di Lovecraft.
E' un libro in cui, diciamo, si introduce la cosmogonia Lovecraftiana degli Antichi, esseri venuti dal cosmo milioni di anni fa, che non si capisce bene se abbiano portato la vita sulla Terra o l'abbiano schiavizzata perima di grandi catastrofi che li hanno confinati in una trappola di ghiaccio.
Il libro è un diario di una spedizione al polo sud, dove, oltre i ghiacci inesplorati, vengono trovate montagne immense, con i resti di una civiltà antichissima, con costruzioni non umane e creature mostruose. In tutto il libro, come in ogni opera (o quasi) di Lovecraft, aleggia l'ombra della follia, della mente dell'uomo che pian piano scivola nelle tenebre, solo per venire a contatto con realtà così ignote e immense. Dei antichi e terribili.
Lovecraft è un autore da paura, da paura vera. Terrore freddo e viscerale.
COme la lentezza del libro Le Montagne Della Follia, dove fino alla fine ti brucia in testa la domanda "Ma cosa? Ma come?" Fino a che capisci di non poter apprendere fino in fondo.
Secondo me nessun autore ha mai saputo narrare l'ignoto meglio di lui.
Quando leggi non puoi fare a meno di osservare il tuo corpo, temendo di essere preso dalla stessa follia che, spesso nei suoi racconti, non si ferma alla sola dimensione mentale. I corpi mutano, trasfigurano spesso in "qualcosa" di oltre l'immaginabile. Mostri, dei.. e l'uomo è solo una briciola nell'universo.
E' indescrivibile... va letto per provarlo.