Master analogico

vin_roma 01-01-12 19.38
Quando presi l' L3 multibanda pensavo di aver risolto, poi avendo solo quello e non facendo tanti confronti ero entusiasta...

Giorni fà mi è venuta l' idea di passare un mix digitale vergine in 2 precessori analogici vecchi ed economici:
un Dualflex Behringer + un compressore stereo della Audio Logic l' MT66.

Preticamente 2 "cessi" ma: con pochissima compressione dall MT66 e una spolverata sugli alti del Dualflex ho ottenuto un suono più ampio, dettagliato, pulito, profondo, vivo...cacchio!

Non sono uno sprovveduto, ma a forza di friggerci le orecchie con questo digitale non è che...
orange1978 01-01-12 20.48
boh, se lo dici tu......probabilmente dipende da svariati fattori.
Edited 1 Gen. 2012 19:49
macofil 01-01-12 21.47
@ vin_roma
Quando presi l' L3 multibanda pensavo di aver risolto, poi avendo solo quello e non facendo tanti confronti ero entusiasta...

Giorni fà mi è venuta l' idea di passare un mix digitale vergine in 2 precessori analogici vecchi ed economici:
un Dualflex Behringer + un compressore stereo della Audio Logic l' MT66.

Preticamente 2 "cessi" ma: con pochissima compressione dall MT66 e una spolverata sugli alti del Dualflex ho ottenuto un suono più ampio, dettagliato, pulito, profondo, vivo...cacchio!

Non sono uno sprovveduto, ma a forza di friggerci le orecchie con questo digitale non è che...
Questo è semplicemente il motivo per la quale, il suono dei synth hardware ci piace di più
di quello dei vari plug in, proprio perché a valle dei DAC, specie sui synth di una certa
caratura (K2500 ed altri) c'è una bella "preamplificazione" analogica fatta con dei bei
transisteroni, alle nostre orecchie piace quel suono c'è poco da fare.
sommizzatevi.......(sia chiaro, nulla di preoccupante eh...)
orange1978 01-01-12 22.33
@ macofil
Questo è semplicemente il motivo per la quale, il suono dei synth hardware ci piace di più
di quello dei vari plug in, proprio perché a valle dei DAC, specie sui synth di una certa
caratura (K2500 ed altri) c'è una bella "preamplificazione" analogica fatta con dei bei
transisteroni, alle nostre orecchie piace quel suono c'è poco da fare.
sommizzatevi.......(sia chiaro, nulla di preoccupante eh...)
....perchè secondo te in una scheda audio di qualità professionale a valle non cè una bella preamplificazione e dei buoni DAC?

guarda, questi per me sono luoghi comuni, si tratta di leggende metropolitane, chiaro che una scheda audio scadente non fa che peggiorare la cosa, ma sicuramente le schede audio rme, motu, prism, metric halo, digidesign, tanto per dirne qualcuna, non sono inferiori alla scheda audio di un k2500 come performance.


i plug ins poi spesso sono scritti da sfigati nella loro cameretta, oppure da gente in gamba ma che magari fa qualcosa che non è nemmeno la sua vera professione, quindi tempi ristretti, pochi soldi a disposizione da investire nella ricerca, mentre invece un k2500 è qualcosa ingegnerizzato e sviluppato da un team di ingegneri professionisti, e non solo.....e non a caso certi plug in molto costosi in cui vi prendono parte allo sviluppo svariate persone, team di sviluppatori e in cui vi si investono soldi nella ricerca e sviluppo quando escono possono rivaleggiare senza problemi con l'hardware, e poi cè anche il caso del genio che in solitudine sviluppa un plug in della madonna, a casa sua, oppure un synth hardware che fa storia, ma non è sempre cosi.

in definitiva è difficile paragonare un hardware costoso a un plug in economico, bisognerebbe dire "quando si deve giudicare la differenza tra analogico e digitale, o tra hardware e plug in (che poi l'hardware puo essere anche digitale) forse è meglio specificare quale analogico e quale digitale si vuol paragonare", per esempio tra un mixer analogico etek e un mixer digitale sony oxf-r3 da un miliardo, quale suonerà meglio? l'analogico etek da 150 euro solo perchè è analogico? emo
Edited 1 Gen. 2012 22:10
Jeanlu 01-01-12 22.50
orange1978 ha scritto:
i plug ins spesso sono scritti da sfigati nella loro cameretta, un k2500 è qualcosa ingegnerizzato e sviluppato da un team di ingegneri, e non a caso certi plug in molto costosi possono rivaleggiare senza problemi con l'hardware.
poi cè anche il caso del genio che in solitudine sviluppa un plug in della madonna, a casa sua, oppure un synth hardware che fa storia, ma non è sempre cosi.
Edited 1 Gen. 2012 21:35


Niente da ridire, quoto pienamente.
Quali sono per te questi Plugins software che ritiene "una spanna sopra" alla concorrenza, come qualità intrinseca e sonora? Giusto per avere qualche esempio...parli di Waves, una fra tante?
orange1978 01-01-12 23.04
se parliamo di plug in per mixare e lavorare sull'audio, quindi repliche di outboard da studio e tool di produzione, ce ne sono parecchi.

ci sono ottime cose fatte da digidesign/bombfactory/kind of loud, waves, universal audio, mc dsp (eccezionali), sony oxford, metric halo, flux, solid state logic, tc electronic, antares, e altri...ma ci sono anche interessanti cose nel freeware o nello shareware, non sto dicendo che se non spendi 2000 euro per un bundle allora automaticamente lavori con una schifezza, però è piu probabile trovare nel settore pro dei pacchetti migliori, non a caso sono quelli che tutti usano.

nella categoria instruments invece il campo è ancora piu vasto, come non nominare native instruments, vienna, east west, motu, propellerheads, arturia....anche qui cè una tonnellata di roba free e share, tra le quali si trovano prodotti grandiosi e anche molte cose inutili.

un paio di prodotti poco conosciuti ma validissimi possono essere karma fx modular (pazzesco), audio simulation dreamstation, simsynth, koblo tokyo...
macofil 01-01-12 23.22
orange1978 ha scritto:
....perchè secondo te in una scheda audio di qualità professionale a valle non cè una bella preamplificazione e dei buoni DAC?

Con l'elettronica delle algide schede audio in genere si registrano, e si ascolta ciò che si mette in opera
coni vari strumenti esterni, i vari strumenti virtuali invece, non subiscono (in genere e sempre che non lo
si voglia) trattamenti esterni ,quindi forse (ribadisco il forse) per questo,hanno un suono meno "godibile"
per il fatto che non abbiano subito quella specie di "somma analogica".

orange1978 02-01-12 01.05
nel K2500 nn cè nessuna somma analogica però....il suono delle varie parti midi da 1 a 16 viene generato in maniera numerica (digitale) all'origine, e mixato allo stesso modo dal DSP integrato come avverrebbe in un sequencer con i plug ins, senza alcun passaggio in analogico, poi arriva al DAC che lo converte in un segnale elettrico analogico e finalmente inviato alle uscite analogiche....se usi le separate, il processore sonoro invierà il suono che stai suonando alle uscite che scegli, e a quel punto la somma verrà fatta dal mixer alla quale collegherai il K2500.

secondo me hai parecchio le idee confuse, una K2500/2600 è un plug in, esattamente come lo sono i vst, solo che l'algoritmo è generato da un DSP integrato ed il codice scritto da gente con due palle cosi, e ottimizzato per un hardware che deve fare solamente una cosa, il K2xxx (cosi come la Pc3) è un computer ingegnerizzato per fare una sola cosa, la musica.

è chiaro che l'uso di processori dedicati, di codice ultraottimizzato, scritto da gente che sa quello che fa, una progettazione maniacale e con anni di ricerca/sviluppo, un hardware costoso e ben strutturato, non possono che dare un risultato spesso migliore di prodotti moderni software ma economici, scritti per girare su un po tutto.

ma secondo me li è questione di tecnologia, non è che ti alzi una mattina e inventi la vast in un plug in come se nulla fosse, e che crei una libreria di campioni cosi ben fatta, che viene lavorata da sound designers professionisti.

insomma, non sta in piedi questo discorso perchè nella K2500 nn cè alcun componente "analogico" che genera il suono, è tutto fatto tramite dsp, allo stesso modo che si farebbe piu o meno con una cpu intel e un codice, le ragioni che nessun plug in suona come un K2xxx sono altre.
Edited 2 Gen. 2012 0:08
vin_roma 02-01-12 01.35
scusate!
Edited 2 Gen. 2012 2:49
vin_roma 02-01-12 02.16
orange1978 ha scritto:
insomma, non sta in piedi questo discorso perchè nella K2500 nn cè alcun componente "analogico" che genera il suono, è tutto fatto tramite dsp, allo stesso modo che si farebbe piu o meno con una cpu intel e un codice, le ragioni che nessun plug in suona come un K2xxx sono altre.


Ti seguo e ti stimo moltissimo per le tue conoscenze in ambito tecnico/musicali e senza dubbio non sono, senza falsa modestia, alla tua altezza.

Vorrei condividere quest' ultimo discorso con te ma sono testimone di moltissime prove contrarie (tutte prove a favore dell' hard ware) e vorrei che mi chiarissi magari il perché.

Ricordi il famoso El. Piano (prg.12?) della DX7 e poi copiato pari pari nel set originale (ROM n°1) nell' FM7?
Un mio amico ancora ha la DX7 e suonando questo El. Piano facendolo passare per la sua scheda audio Creamware l' abbiamo paragonato all' FM7 nelle stesse condizioni...la differenza c' era...eccome.

Stessa cosa con un suono che uso dal vivo quando eseguo, dal film C' era una volta in America, il tema col flauto di Pan...quando lo facevo con lo 01W/Fd era una botta! ora, per economia, vado con un portatile e il bundle Korg vintage ma mi adatto...esco con una M-Box ma non c' è paragone col suono di prima.
Edited 2 Gen. 2012 1:23
macofil 02-01-12 07.05
@ orange1978
nel K2500 nn cè nessuna somma analogica però....il suono delle varie parti midi da 1 a 16 viene generato in maniera numerica (digitale) all'origine, e mixato allo stesso modo dal DSP integrato come avverrebbe in un sequencer con i plug ins, senza alcun passaggio in analogico, poi arriva al DAC che lo converte in un segnale elettrico analogico e finalmente inviato alle uscite analogiche....se usi le separate, il processore sonoro invierà il suono che stai suonando alle uscite che scegli, e a quel punto la somma verrà fatta dal mixer alla quale collegherai il K2500.

secondo me hai parecchio le idee confuse, una K2500/2600 è un plug in, esattamente come lo sono i vst, solo che l'algoritmo è generato da un DSP integrato ed il codice scritto da gente con due palle cosi, e ottimizzato per un hardware che deve fare solamente una cosa, il K2xxx (cosi come la Pc3) è un computer ingegnerizzato per fare una sola cosa, la musica.

è chiaro che l'uso di processori dedicati, di codice ultraottimizzato, scritto da gente che sa quello che fa, una progettazione maniacale e con anni di ricerca/sviluppo, un hardware costoso e ben strutturato, non possono che dare un risultato spesso migliore di prodotti moderni software ma economici, scritti per girare su un po tutto.

ma secondo me li è questione di tecnologia, non è che ti alzi una mattina e inventi la vast in un plug in come se nulla fosse, e che crei una libreria di campioni cosi ben fatta, che viene lavorata da sound designers professionisti.

insomma, non sta in piedi questo discorso perchè nella K2500 nn cè alcun componente "analogico" che genera il suono, è tutto fatto tramite dsp, allo stesso modo che si farebbe piu o meno con una cpu intel e un codice, le ragioni che nessun plug in suona come un K2xxx sono altre.
Edited 2 Gen. 2012 0:08
Dopo una qualunque conversione D/A, c'è un circuito analogico che serve "semplicemente"a far si
che tu possa udire suoni,di quel circuito io parlavo,in alcuni apparecchi quel circuito è piuttosto
sofisticato e di qualità come per il K2500,ed altri,e molte volte la particolarità di questo circuito
può fare la differenza,un esempio: molti processori Lexicon, non ultimo un certo Bricasti,non lo
dico solo io.
JPJ 02-01-12 07.15
Scusa Vin, potresti essere più è reciso su quello che hai fatto.
Hai passato un master attraverso un paio di apparecchiature analogiche. Ma questo mix da dove "usciva" e poi dove è stato "ri-registrato" una volta passato per le due macchine?

I passaggi analogici sono senz'altro meglio. Pre trattare il suono, a livello digitale, non basta che un ottimo convertitore AD stereo e uno DA, per il resto ci devono pensare filtri e co. analogici. Il risultato è assolutamente più gradito e gradibile.

Dopo l'esperienza che ho fatto in studio di mastering (mastering vero!), ogni mio dubbio su questo argomento è stato spazzato via. Mentre osservavo ed ascoltavo il lavoro del tecnico mi sono messo frequentemente le mani nei capelli esclamando "ommioddio...!!!"
orange1978 02-01-12 13.14
vin_roma ha scritto:
Vorrei condividere quest' ultimo discorso con te ma sono testimone di moltissime prove contrarie (tutte prove a favore dell' hard ware) e vorrei che mi chiarissi magari il perché.

Ricordi il famoso El. Piano (prg.12?) della DX7 e poi copiato pari pari nel set originale (ROM n°1) nell' FM7?
Un mio amico ancora ha la DX7 e suonando questo El. Piano facendolo passare per la sua scheda audio Creamware l' abbiamo paragonato all' FM7 nelle stesse condizioni...la differenza c' era...eccome.


allora, penso che le ragioni siano diverse....
intanto la fm7 è un reverse engineering della dx7, non è stata programmata da yamaha, quindi è un "emulazione" di un prodotto che però non sia come sia in effetti, solo yamaha potrebbe farlo allo stesso modo avendo i progetti originali.

poi, probabilmente il circuito di uscita di una scheda audio come pulsar è diverso da quello di una dx7, forse è progettato per garantire la massima chiarezza e pulizia in uscita, dato che si tratta di una scheda audio per recording, mentre una dx7 ha convertitori nemmeno a 16 bit, e parecchio rumore, cosa che unita alla sua preamplificazione da il suono che tu ti sei abituato a sentire.

effettivamente ti dico la verità, certe cose continuano ad essere un mistero, e ci vorrebbe QUI un tecnico korg giapponese, un ingegnere per esempio, a cui chiedere informazioni, magari qualcuno che ha progettato l'hardware della trinity o della 01, e chiedere lumi se a livello elettronico ci siano differenze tra le schede audio moderne e le schede audio contenute in una vecchia o nuova workstation.

sicuramente, analogico/digitale non c'entra nulla ora, perchè una korg 01W o una DX7 da quello che ne so IO, sono computer che operano su numeri, il segnale nasce come informazione numerica e muore come informazione numerica, la conversione avviene solamente alla fine del percorso prima di arrivare alle uscite, è lo stesso principio che succede con i plug ins, ma con una differenza!

vi siete mai chiesti COME MAI i plug ins DSP based suonano meglio spesso dei nativi? ad esempio quelli per la piattaforma UAD2 che a detta di chi li usa (io compreso) sono un altro pianeta?

forse succede quello che succede nel mondo delle playstation, ossia quando hai un hardware FISSO, il codice puo essere piu complesso e ottimizzato, e quindi girare meglio e in maniera piu potente, a parità di potenza.
quindi, un dsp che nelle caratteristiche tecniche sembra essere inferiore anni luce a una cpu moderna multicore, in realtà non lo è, anzi....puo gestire meglio un algoritmo!
ad esempio se carichi il software del nord modular su un core 2 duo, quello che ti fanno scaricare di prova, vedi che la cpu sale in maniera vertiginosa, mentre sull'hardware vecchio che sulla carta è piu limitato, si riesce a ottenere polifonia e quant'altro.


macofil 02-01-12 17.21
orange1978 ha scritto:
la conversione avviene solamente alla fine del percorso prima di arrivare alle uscite, è lo stesso principio che succede con i plug ins, ma con una differenza!

Certo ma come ben sai tra convertitore e connessioni ,c'è un circuito analogico, che molto spesso se di
una certa qualità o particolarità può dare un certo carattere a o specificità a quella macchina.
orange1978 ha scritto:
forse succede quello che succede nel mondo delle playstation, ossia quando hai un hardware FISSO, il codice puo essere piu complesso e ottimizzato, e quindi girare meglio e in maniera piu potente, a parità di potenza.
quindi, un dsp che nelle caratteristiche tecniche sembra essere inferiore anni luce a una cpu moderna multicore, in realtà non lo è, anzi....puo gestire meglio un algoritmo!

Un altro motivo per la quale l'hardware può suonare meglio, il fatto che un processore sia stato "scritto"per
quella macchina non è cosa trascurabile, non centra la sua potenza, ma piuttosto la sua"competenza"nello
svolgere un determinato processo.
vin_roma 04-01-12 03.46
JPJ ha scritto:
Scusa Vin, potresti essere più è reciso su quello che hai fatto.
Hai passato un master attraverso un paio di apparecchiature analogiche. Ma questo mix da dove "usciva" e poi dove è stato "ri-registrato" una volta passato per le due macchine?


Prima di risponderti vorrei esprimere un pensiero che spesso si affaccia nella mia mente...

Comunque è meglio:

1) roba mediocre in mano ad un ottimo professionista?

2) roba eccezionale anche in mano ad un mediocre?

Io credo che si perda spesso di vista lo scopo: la musicalità del prodotto.

ci sono ancora in giro Hit degli anni passati che suonano in maniera terrificante, eppure stanno lì, pietre miliari della musica.


Riguardo al 3d, col senno di poi, credo (ne sono stupito anch' io) che una strana alchimia con elementi "mediocri" abbia portato alla realizzazione di un prodotto musicalissimo.

L' oggetto in questione non posso postarlo perché è un provino da me realizzato per la Warner Chappell e riguarda la probabile nuova versione di una famosa sigla che tutti abbiamo cantato e scritta dallo stesso vecchio autore.

L' ho realizzata in maniera modesta con Cubase, scheda audio Focusrite Saffire 26 I/O (quella vecchia), Mic. sE Z3300a e AKG 451B, basso Yamaha, batteria digitale su EzDrum, Chit. Acstiche, voce lead di mia moglie e cori dei miei due bambini + cuginetti e amichetti vari...

Editing e poi Mix in tempo reale con riverberi Lexicon al seguito.

del mix ne faccio una copia e la masterizzo con Wave L3 Multimaxmizer...fin quì nella norma.

mi ritrovo tra le mani il compressore Audio Logic MT66, "sola" acquistata molti anni fà e che era ammuffito in casa di mia madre insieme al Dualflex Pro Behringer.
Per scherzo li accendo e, avendo sotto mano il mix da mandare all' editore, provo a smanettarci sopra un pò...

Incredibile, anche per me: suono più aperto, profondo, dettagliato, amalgamato...
Salvo e poi mando questo... la risposta è stata: ci bastava un provino, mica un master per la stampa!

Anche per ma qualcosa non quadra, sarà stato l' entusiasmo nelle voci dei miei figli che "finalmente" cantavano con la cuffia in testa, la freschezza del pezzo, gli archi che come li scrivo io... (lo dicono gli altri!).
insomma, una serie di cose che aspettavano il giusto smalto...che è pervenuto da attrezzi vecchi e scadenti!

E' solo un fatto di disabitudine all' analogico?, è un fatto fortuito?

La paura adesso è che se si dovrà fare il definitivo sarà difficile rimettere insieme le cose con lo stesso colore...magari tecnicamente sarà meglio, ma musicalmente?

giannirsc 04-01-12 10.55
bisognerebbe ascoltare le 2 versioni per capire..potrebbe essere un fattore soggettivo, capace che se mandavi la versione non passata negli "analogici" ti avrebbero detto la stessa cosa..probabilmente hai fatto un buon lavoro di missaggio e scelta di suoni..insomma possono esser tante le cause, comunque ti posso dare il mio esempio, scrivo e compongo brani da diverso tempo facendo tutto da solo, compreso il master, beh 8 anni fa, quando ancora ci capivo poco, non riuscivo mai a mettere bene i vari livelli..quindi suoni che uscivano forte..picchi alti incontrollabili..una volta per necessità passai al volo un progetto su un minidisk sony per farlo ascoltare..dopo qualche giorno lo ripassai sul pc e suonava egregiamente, la conversione da pc a minidisk mi aveva eliminato picchi e amalgamato il tutto..risultato soddisfacente, nonostante che il minidisk sia una sorta di mp3 a 128..insomma, con un passaggio avevo ottenuto un sound che non riuscivo ad ottenere settando volumiu, comp eq etc..
vin_roma 04-01-12 12.28
Infatti...a volte è "culo".

Secondo me è influente anche la tonalità in base agli strumenti che si suonano: 2 versioni dello stesso pezzo in tonalità differenti, mettiamo tutto con VST e con la stessa automazione nel Mix, avrà più o meno problemi di "pesantezza" che tenderemo a limare con altre eq., pan etc...

Famoso era un tecnico (ex Sonic di Roma) con cui avevo una sala molti anni fa: con 2 barattoli (mixer Dynamix 32/8, Lexicon LXP1, Tascam 24 su 1' e un paio di Schoeps) faceva dischi eccezionali.

Un bell' orecchio, corretto posizionamento dei microfoni, il saper creare gli spazi giusti nell' arrangiamento per un Mix fanno l' 80/90% del risultato musicale... se poi la roba è di qualità si arriva al 100%.

Quindi secondo me, ritenendo comunque un' alchimia fortunata il risultato del mio mix, penso che ai fini della qualità generale la musicalità dei prodotti da inserire sia comunque la cosa principale, la qualità tecnica è in secondo piano, mentre invertendo i fattori si ottiene sempre una cosa "brutta".
orange1978 04-01-12 13.44
guarda stiamo registrando un album usando in studio il microfono Blue Bottle, costo 4500 euro, con capsule cardioidi intercambiabili, valvolare.....un signor microfono americano made in latvia, "alimentato" da pre chandler ltd1 (clone del neve), compressore/limiter chandler tg1, e filtri amek g50.


il risultato? molto bello....ma non lontanissimo da quello che faccio io normalmente con microfoni piu economici, nn potendo permettermi un blue bottle, diciamo che con un behringer b2 pro ho ottenuto una voce per un disco moltooo bella, sicuramente a quei livelli, ovviamente alimentato da un pre focusrite red (di cui ne possiedo ben due), insomma non uso della merda normalmente ho diversi mic made in germany e austria (revox, sennheiser, beyerdynamic, etc...) ma non ho nemmeno per ora un microfono da 5000 euro, eppure si lavora lo stesso!

cè diffferenza ci mancherebbe ma non uno spread cosi elevato, cacchio un B2 Pro, piuttosto che il mio nuovo Golden Age FC3, o Sontronics STC2X, insieme fanno nemmeno 1/8 si e no del costo del Blue Bottle....il B2 lo pagai 136 euro, ne ho due e funzionano una meraviglia, è chiaro che cè differenza tra un b2 e un M251, ma uno costa 136 euro, l'altro 8000....e vi assicuro che se guardiamo il prezzo vince il B2 10-0 come rapporto prezzo prestazioni, perchè la differenza cè ma è sottile, è piu "di classe", cè molta piu raffinatezza, ma il suono di questi maledetti microfoni cinesi FUNZIONA; per dio....eccome se funzionano, sibileranno piu facilmente, hanno meno bottom e presenza, l'affidabilità nel tempo sarà quello che sarà, però il suono è naturale! professionale si puo dire, ti permettono di lavorare senza alcun dubbio!

niente a che vedere con cose amatoriali di un tempo da centro per appasionati di elettronica, tutti questi mic che possiedo rispondono alla grande dai 20Hz ai 20 Khz, ho visto mic venduti a 60 euro (metà di un b2) in centri di elettronica, di marche tipo philips, sony, gbc, radiomarelli, e porcherie simili, non arrivare nemmeno a 16 Khz....un tempo veramente non c'erano alternative, o spendevi 4/5 milioni oppure le tue registrazioni erano molto sotto come qualità agli standards degli studi, mentre oggi con un buon pre a 4 canali da 3000 euro, e 1000 euro di microfoni, non ottieni un risultato lontanissimo a chi in studio lavora con 10 volte il tuo budget.
Edited 4 Gen. 2012 13:43