Questione sullo swing bianchi e neri....

orange1978 12-12-11 17.35
Scusate, ho una domanda, forse ingenua, forse stupida, non so....ma ve la propongo lo stesso!emo

io non amo particolarmente il jazz, diciamo dipende dal tipo di jazz....forse quello che amo io non lo è, perciò non è facilissimo per me rispondere o giudicare.

anche se il confine tra gli stili, diciamo soul, jazz, blues, rnb etc...non è ben definito, diciamo che miles davis, joe coltrane, charlie parker, coleman, e via dicendo proprio non mi piacciono, mi irritano, sopratutto il be bop in generale, ma anche il freejazz o il modern jazz, chiamatelo come volete, diciamo il trio o il quartetto che suona uno standard, poi uno fa l'impro, poi la fa l'altro e via cosi....

quindi RIPETO; forse non sono la persona adatta per comprendere certi aspetti, ma vorrei capire una cosa.....

parlando con insegnanti di piano jazz e non solo, spesso mi sento dire "eh ma i neri hanno swing, i neri hanno nel sangue l'improvvisazione jazz, i bianchi no".....ma gente tutt'altro che inesperta, anche qualche nome abbastanza conosciuto.

ora mi chiedo, ma SCIENTIFICAMENTE è dimostrato che un nero ha piu swing di un bianco? e gli asiatici? insomma io non sono un grande esperto ma mi pare che siano tutte grandissime fregnacce, forse è per quello che è un mondo che non mi interessa conoscere a fondo.

voi che ne pensate? esistono persone GENETICAMENTE piu portate verso qualcosa? oppure è solo questione di cultura e di stato sociale dal quale si arriva?

e se fosse cosi, allora perchè nascere nei bassi fondi di harlem o del bronx porta ad acquisire swing, mentre nei bassi fondi di parigi no? emo

tanto per dire due nomi a caso....
Asterix 12-12-11 19.22
Porre la domanda in questi termini può essere "delicato", SEMBRA quasi una distinzione di razza.
Io direi, in africa hanno un retroterra culturale molto basato sul ritmo, essendo lo swing un "modo di stare sul tempo" probabilmente chi viene da quella tradizione riesce meglio.
Per fare un paragone: in Italia abbiamo una grande tradizione melodica che viene fino dalla Scuola Napoletana del '600/'700, quindi in Italia siamo più portati a scrivere e cantare melodie.
In India hanno sempre usato scale microtonali, forse lì sono più portati a usarle, viene loro naturale.
Che ne dici?
CIAO e buona musica a tutti.
orange1978 12-12-11 19.43
Asterix ha scritto:
Io direi, in africa hanno un retroterra culturale molto basato sul ritmo, essendo lo swing un "modo di stare sul tempo" probabilmente chi viene da quella tradizione riesce meglio.


eh però i neri di cui parliamo sono nati in america.....non in africa....quindi mi chiedo, geneticamente se nasci bianco, nero, verde, con gli occhi a mandorla sei piu portato verso certe cose? io penso di no... almeno finchè SCIENTIFICAMENTE mi spiegano cosa significa "un nero ha il soul e lo swing nel sangue" emo
Markelly 12-12-11 20.15
Secondo me non c'entra niente la questione genetica, ma quella culturale sicuramente sì...

Il fatto che i neri d'America non siano nati in Africa, non toglie che la loro origine è comunque quella, e la cultura musicale viene da lì, e si fonde con la musica colta europea e la musica leggera.
Il jazz l'hanno inventato loro, contingente alla loro situazione vissuta in America, con la piaga del razzismo e tutto il resto.

Mi viene per contro di dire che al contempo sono pochi i neri che suonano con il mood bianco europeo.
Asterix 12-12-11 22.50
In effetti pianisti classici neri che abbiano fatto la storia del pianoforte non me ne vengono in mente...ma anche questa non vorrei apparisse una affermazione "razzista"...
am0 12-12-11 23.11
Stessa cosa con i brasiliani che hanno "il calcio nel sangue".
Certo che se cresci in piazza, hai solo quel gioco, magari hai tempo perchè a scuola non ci vai, va da se che a 10 anni sarai molto più bravo di un pari bambino (uno a caso) svedese.

I neri crescono in chiese dove si suona il gospel, per strada senti dixy, alla sera jazz vario, se quelle sonorità non ce l'hai nel sangue......... ti ci entrano a forza emo
jacus78 13-12-11 01.14
tutto quello che si può dimostrare geneticamente o forse scientificamente è solo il fatto di essere portati o meno per la musica in generale (orecchio assoluto, inventiva musicale in generale)
la questione swing o no swing, jazz o no jazz non ce l'abbiamo nel dna.....nè noi, nè i neri, nè i viola, nè i blu.....
si acquisisce, come dice bene am0, nel contesto in cui vivi.....i neri d'america hanno il jazz (nascono praticamente in mezzo al jazz), i brasiliani la samba, noi il neomelodico, gli arabi la scala armonica, e così via.....

ne consegue il fatto che se nasco e cresco in un ambiente dove il jazz è come la disco dei tempi odierni in luoghi europei, tu da grande puoi fare mille studi sul jazz, avrai una tecnica probabilmente mostruosa, ma non sarai mai pari mio perchè a me, contrariamente a te, quel genere mi è entrato nell'anima fin da bambino. e a volte (spesso), suonare con l'anima ( e soprattutto ascoltare gente che suona con l'anima) rende molto ma molto di più che suonare semplicemente con le dita note a raffica, a velocità micidiale ma senza sostanza!
giusto per fare un sempio!
saluti!
Edited 13 Dic. 2011 0:14
Jeanlu 13-12-11 19.16
Con 'sta storia che i neri ce l'hanno più lungo mi sa che stiamo diventando paranoici...emo emo

Scherzi a parte, per me di genetico non c'è proprio niente. Sono d'accordo con Jacus78 al 100%. E sottolineo anche che la terra e le tradizioni in cui cresci possono sì darti forti stimoli, ma parliamo secondo me di un 15-20% di quello che caratterizza realmente un MUSICISTA (di qualsiasi genere): il restante 70-80 % te lo costruisci te con le influenze che te decidi di cogliere, con gli studi che intraprendi e le tue esperienze.

Come dire, se uno sin da piccolo ascolta musica Jazz, musica BLUES, magari fa tappa fissa all'UMBRIA JAZZ e altre importanti manifestazioni annualmente o frequenta abitualmente ambienti, musicisti e locali d'elite specializzati in quel contesto musicale, credo che abbia tutte le carte in regola per suonare anche meglio di un qualsiasi fenomeno di pelle nera nativo magari di New Orleans... BIANCO o NERO, GIALLO, che sia.
Questione di carattere, di studio e di talento. Punto.
Markelly 13-12-11 19.53
Jeanlu ha scritto:
Questione di carattere, di studio e di talento. Punto.


Non ne sarei così sicuro.
Ci sono sensazioni interiori che sai di avere e di provare proprio perché sei nero e non bianco, o viceversa.
Ad esempio, come dicevo prima, il discorso del razzismo. E altre cose. E questo si ripercuote nell'arte.
Prendi il modo dinoccolato di camminare tipico di certi afroamericani, un bianco potrebbe solo scimmiottarlo.
Insomma secondo me ci sono parecchie differenze oltre al talento e all'impegno, che ovviamente non devono mancare.
anonimo 14-12-11 16.49
non ci sono + le mezze stagioni emo
pentatonic 16-12-11 22.29
Parlare di razza e attitudini suona un po' razzista, ma comunque: nei vecchi dischi si sente quando a suonare e' un nero o un bianco. E i batteristi bianchi hanno un modo diverso di suonare,mi neri africani amano il groove ed tanto basta, i batteristi di origine europea hanno(sto chiaramente generalizzando molto) una attitudine maggiore per la complessità, per lo sfoggio di bravura.

Improvvisare significa poco... Bill Evans e Thelonious Monk improvvisavano quasi sugli stessi brani, e nello stesso periodo, ma li distinguerebbe anche mia madre. Improvvisavano n due modi molto diversi, e la componente genetica sicuramente influenza il docus sulla melodia, o sull'armonia, o sula ritmica e e sulle dissonanze.

E' un linguaggio, e per comprenderlo serve ascolto assiduo ed attento. Se il jazz non ti piace, lascia stare,mondo e' detto che debba piacere a tutti.
Edited 16 Dic. 2011 21:33
Aslan 20-10-12 02.31
la domanda nasce sbondanea:
allora...
come e cosa fare - se possibile - per acquisire un 15, 20% di quello "swing, soul, groove" tipicamente neri? emoemo
studio...concerti dal vivo...frequentare jazzisti/bluesman...trasferirsi a New Orleans per 3-4 anni?
a tal proposito qualcuno mi raccontava tempo fa - e non so se si tratta di una bufala - che Pat Metheny ha scelto di vivere per un po' in Brasile: appena tornato, non so dopo quanto tempo, suonava in maniera diversa..."migliore"...emo
Kundalini 20-10-12 14.05
Cerchi di cantare come Muddy Waters/ e suonare come Lightnin' Sam/ ma sei soltanto un ragazzo bianco perduto nel blues. (Sonny Terry & Brownie McGhee)
shiningkeyboard 20-10-12 20.31
non per spostare il fuoco della conversazione, ma...
in che maniera dire che un negro è -generalmente- bravo a groovare mentre è men che mediocre nella musica colta europea (e viceversa per i bianchi) è razzismo? tutti a rispondere in punta di piedi..
che mondo malato...
nessun viso pallido saprà mai suonare musica negra come lo sanno fare loro; e un negro che suona Liszt decentemente sarà difficile vederlo. any problem?

riguardo alla domanda principale: onestamente non so quanto conti il fattore genetico.. al netto di questioni fisiche/fisiologiche (mani grandi/piccole, avere tutte le dita, avere tendini e muscoli funzionanti, eccetera) fin'ora non è stato dimostrato niente riguardo la creatività e le "doti musicali" a livello genetico, pare siano tutte acquisizioni dell'infanzia dovute a fattori esterni (anche l'orecchio assoluto è legato alla memoria, non sarebbe di per sè una prerogativa di alcuni)..