Io spesso mixo in cuffia.
Uso una
Sennheiser HD 580 Precision (amo troppo questa cuffia, non me se separerei mai), e ottengo sempre buoni risultati.
Che regole applico?
Beh la prima regola è appunto quella di usare possibilmente una signora cuffia. Sebbene la HD580Pre sia una cuffia "vecchiotta" ha un suono estremamente lineare che difficilmente mi falsa le orecchie. Certamente l'ideale sarebbe possedere una cuffia di maggior stile, tipo la HD800, ma 1800$... ecco... ci siamo capiti.
La seconda regola è quella di abituare l'orecchio all'ascolto in cuffia di vari dischi durante il lavoro.
In pratica eseguo una sorta di "compare" tra ciò che ho fatto su Cubase, e qualche disco di qualità, cercando di mixare ed equalizzare in modo simile ai dischi presi in esame, senza esagerare, a piccoli passi, e senza imitarli troppo.
Alla fine effettuo la prova con le casse, ma non subito: il giorno dopo, a orecchie sgombre.
E necessario perchè le orecchie abituate alla cuffia faticano ad adattarsi alle casse, sembra sempre che c'è qualcosa che non va.
Lasciando passare 24 ore invece le orecchie perdono qualsiasi riferimento e condizionamento, e l'ascolto in cassa risulta più pulito e selettivo.
Attenzione anche (con la cuffia) a non esagerare con la stereofonia e la spazialità.
Spesso in cuffia si cerca di "allargare" un po' i suoni in modo da non farli impastare tra loro.
Poi però quando si ascolta il mix sulle casse suona povero, bucato, sgonfio.
E' per questo che uso sempre dei dischi come riferimento.
Se i dischi suonano bene sulle casse, li ascolto in cuffia, cerco di capire come sono mixati/equalizzati, e tento di riprodurre lo stesso sound anche se alle volte mi sembra troppo esaltato su certe frequenze, o troppo "mono"
Questo è il mio metodo.
Ovviamente non è il più giusto e neanche il più sbagliato.
E' semplicemente il mio metodo.
E comunque l'ingrediente migliore rimane sempre la "paletta", ossia l'orecchio e la propria sensibilità nel gestire i suoni.
Puoi avere anche una cuffia da 1800 dollari, o delle casse da 20.000 dollari, ma se non hai gusto e paletta otterrai comunque un mix schifoso.
Chi fa il fonico di professione (Orange, Barbetta, etc) potrà confermarti quanto la paletta e il gusto musicale costituiscono la parte primaria del lavoro di un fonico, a prescindere da tutto il resto.
Se porto a casa mia Alan Parson sono più che mai convinto che mi farebbe un mix nettamente migliore del mio, utilizzando il mio stesso materiale.
Paletta ed esperienza, appunto.