@ anonimo
Purtroppo il sistema di distribuzione della musica attraverso radio, promozione ecc e' diventato a grandi linee (generalizzando un po') una sorta di jukebox, che tende a promuovere e proporre una sorta di rullo fatto dagli interpreti spinti dalle major, che girano per radio mesi e mesi e son sempre gli stessi .
Il lato negativo di questo sistema e' che spesso oscura gruppi emergenti o storici che hanno tanto da dire alla musica.
Questo discorso generico pero' non tocca solo chi distribuisce la musica, ma anche chi la ascolta.
Sono troppi gli ascoltatori che se non c'e' il "waka waka" o la "danza kuduro" in radio (o nei locali) cambiano canale (o locale)..
Fortunatamente ci sono anche le eccezioni : media che danno spazio sia agli emergenti che ai gruppi storici, ricordando al mondo della musica che non ci sono solo le "hit del momento"...
Una cultura musicale piu' aperta ci consentirebbe di scoprire la musica per la sua bellezza artistica, e non per la celebrita' creata da plasticosi talent show.
I Matia Bazar, sono bravi ed hanno in repertorio buona musica : meriterebbero giusta visibilita' e apprezzamento.
Ma in Italia sembra ci siano solo Mina, Mogol, Vasco, Liga e i Pooh...
(sempre estremizzando le cose ovviamente)..
Edited 30 Nov. 2011 7:59
sono totalmente d'accordo con questo discorso.
Purtroppo non c'è niente da fare: la percezione e la conseguente cultura musicale del popolo italiano si è formata attraverso le radio e questo la dice tutta, perché la radio trasmettono quello che vogliono loro o che gli viene imposto dalle case discografiche. L'unica salvezza, forse, sarà internet, dove si puà andare ad ascoltare di tutto.
A me i Matia Bazar piacciono tantissimo, trovo la loro musica molto originale e mai scontata, specie quella dei bei tempi, anni '70 e '80, con un grande spazio agli arrngiamenti e alla ricerca sonora. Sono stati, a loro modo, molto sperimentatori secondo me, pur facendo canzoni spesso orecchiabili e che arrivavano diretti alla gente, con uno stile inconfondibile.
Spesso mi metto ad ascoltarli, pezzi come "Cavallo bianco" (stupenda), "Ti sento", "Vacanze romane", "Stringimi",solo per citarne alcune, sono pezzi unici, espressioni esemplari della loro originalità.
"E dirsi ciao", come no, gli appassionati la conoscono . La gente comune certo conoscerà solo i pezzi più famosi.
Riguardo alle cantanti, senza togliere nulla alla Ruggero, beh io adoro Silvia Mezzanotte, per il suo timbro e le sue doti vocali non indifferenti. Non c'è confronto con le altre due.