Trentino, anni 90, serata estiva in una stupenda pineta circondata da quelle opere d'arte che si chiamano Dolomiti.
Un paesaggio da fiaba.
Dovevo improvvisare una festicciola, ma non avevo i miei strumenti.
Così mi hanno noleggiato un korg M1 col display rotto, nel senso che non c'era proprio il display.
C'era un buco al posto del display.
Suonavo seduto.
Solita situazione, una gran gnocca mi si avvicina e mi chiede di suonargli un pezzo solo per lei col pianoforte (pianoforte, sì capirai, quella ciofeca dell'M1!).
Preso comunque da sovraventilazione da testosterone, me ne frego, e comincio a suonargli questo brano tenerissimo tenendogli sempre addosso gli occhi.
Improvvisamente quando ero nell'orgasmo musicale più intenso, convinto che ella oramai fosse mia, un ragnaccio gigante e peloso sbuca fuori dal display e mi si arrampica su una mano.
Urlo, gesto di stizza incontrollato, le ginocchia che sbattono sul fondo dello strumento, M1 e cavalletto che rovinano a terra seguiti da un coro di note scomposte "scrak, sling, slang", e io che finisco a schiena indietro dalla parte opposta.
Inutile dire come è andata a finire con la tipa.