Yamaha DX7.
Per distruggerlo devi passarci sopra con uno schiacciasassi!
Quando ce l'avevo, il mio DX si è preso di tutto, il peggio del peggio che si possa immaginare.
Salsedine.
Tempeste di polvere sui concerti in spiaggia.
Temporali estivi con pioggia battente e addirittura grandine.
Aperitivi, spumanti vari, e cocacole, versati innavvertitamente sopra da dei clienti mezzi ubriachi o disattenti.
Resina colata dalle foglie degli alberi.
Umidità, sole cocente, freddo intenso.
Bambini che (in mia assenza) scambiavano il DX per un tamburo e cominciavano a malmenarlo con bastoni di legno.
Una volta addirittura durante una festa bordo piscina dei ragazzi avevano riempito d'acqua un grosso catino, mi si sono avvicinati da dietro senza che li vedessi, e mi hanno fatto un'immane gavettone: una cascata d'acqua in testa e sul DX.
Insomma quello strumento ha visto l'inferno dantesco durante la mia giovinezza (alla fine non l'ho neanche rivenduto, l'ho proprio buttato via tanto era conciato ed irriconoscibile).
Tuttavia MAI un problema ne all'elettronica ne alla tastiera.
Funzionava anche da morto!
Non era uno strumento quello, era un masso di granito!
Per distruggerlo ci voleva davvero uno schiacciasassi.
Grande DX, che macchina!