@ SimonKeyb
infatti, vedo che stiamo finendo nel solito loop, già è stata nominata la parola "musica classica"
si salvi chi può
raptus ha scritto:
Dal mio punto di vista devo ammettere che non è da tutti saper comporre pezzi "leggeri" in quel modo. Come infatti non è da tutti entrare nella storia come l'ha fatto lui.
Mi permetto di dissentire su questo, pezzi leggeri ben composti ne sento anche da parte di band anonime da bar. il fatto che diventino famosi o meno dipende dalla portata di pubblico è in grado di raggiungere... Tra l'altro ho sgamato pezzi anni 40 e 50 tipo "barbershop music" che hanno le stesse cellule armoniche e arrangiamenti vocali dei brani più baroque dei Queen (che all'epoca in cui li ascoltai la prima volta mi sembrarono incredibilmente originali); se poi aggiungiamo il fatto che Bohemian Rhapsody e altre cose più interessanti sono state partorite per gran parte dai produttori più che dagli stessi componenti della band..
Con tutto il rispetto per le band da bar vicentine, non sono assolutamente d'accordo
Non fraintendermi, sono d'accordo che ci sia l'entusiasmo di studiare qualcosa di nuovo ma non sono proprio d'accordo che il successo indiscusso dei Queen sia dovuto solo al fatto della portata del pubblico che han raggiunto, anche perché se sono arrivati a raggiungere quella portata (circolo vizioso) sono stati sicuro diversi da tante altre band da "bar" dei loro anni.
Per non dire anche degli altri membri, tutti e 4 hanno contibuito a creare quella storia.
Quest'anno ho iniziato ad immergermi appieno nel mondo del jazz (sono al primo anno, si fa per dire, del triennio) e mi rendo conto di quanto sia stato grande e importante quel mondo, ogni nuovo standard che mi approccio a studiare mi sorprende ogni volta, proprio come mi è successo per i brani di Freddie