SMARTKID ha scritto:
...per essere DAVVERO una tastiera definitiva per il musicista live (come pretenderebbe di essere)?
Dipende da cosa si vuole intendere per "live".
Per me (ripeto per me e solo per me) live vuol dire strumento semplice da usare, intuitivo, dotato di molti controlli in real time (non da display), e con possibilità di acquisto tra versioni semipesate e pesate.
Al momento attuale il JP80 non è uno strumento semplice da usare, i controlli in real time sono pochissimi, non esiste una versione a tasti pesati.
Di buono però ha la pulsanteria ergonomica bella grande e retroilluminata (un indubbio vantaggio nel live), i pulsanti sotto pollice (idem come prima), e i bottoni assegnati per "categories" che permettono una rapida presa delle varie tipologie di suoni.
Ma a mio pare non è sufficiente questa cosa per relegare una tastiera a diventare da "live".
SMARTKID ha scritto:
Intanto, sui suoni. vi pare davvero completa su tutti i fronti o ha delle pecche in alcuni timbriche?
Questo è un altro problema del JP80.
I suoni li ha, ma alcuni sono sottotono.
I rhodes non sono nulla di eccezionale ad esempio.
Gli hammond anche.
Una tastiera che fa anche l'hammond deve obbligatoriamente permettere un controllo totale dell'hammond in real time, cosa che il JP80 (con quel ridicolo accrocchio del display touch) non permette assolutamente di fare.
Anche l'emulazione del leslie è scarsa, è più un tremolo che un leslie.
Un altro grosso bug del JP80 è la latenza che avviene se sovraccaricata di layer.
E' inconcepibile che una tastiera live si "sieda" quando si mettono chessò 4 suoni insieme.
Il JP80 ha alcuni ottimi suoni, naturalmente, ad esempio il pianoforte, ma il fatto di non avere una versione a 88 tasti pesati rende di fatto poco pratico suonare bene quel pianoforte.
Se ci fosse anche una versione con tastiera pesata allora il tastierista live potrebbe anche prenderla in considerazione per usarla come strumento di punta del suo live, ossia sfruttarla principalmente come stage piano "supernatural" a cui aggiungere anche molti altri suoni.
In pratica una tastiera per fare "tutto" (tra virgolette).
Ma difficilmente un JP80 potrà mai prendere il posto di uno stage piano, a causa della sua tastiera non pesata, il che è un peccato perchè vuol dire privarsi dell'uso pianistico del suo supernatural.
La Korg Kronos da questo punto di vista ci ha visto meglio, e ha ben pensato di mettere una tastiera anche pesata sui suoi modelli affinchè potessero venire usati effettivamente come strumento di punta per il live, anche pianistico.
Peccato però che la meccanica pesata di cui è dotata il Kronos è "critica", il che ha reso questa idea improponibile (chi ha il coraggio di prendersi un Kronos 88 per usarlo come piano? io no di certo, non voglio brutte sorprese).
Visti tutti questi problemi sia del Kronos, sia del JP80, rimango dell'idea che oggi come oggi soltanto il NS2 è l'unica vera tastiera/stagepiano che si possa realmente definire "live" in tutto e per tutto.
E' pratico.
E' leggero.
Ha suoni di altissima qualità.
Ha controlli a iosa che permettono una gestione totale, senza gabule, senza complicazioni, senza accrocchi, senza menù.
Non è "display dependent".
E soprattutto è uno strumento semplice, subito pronto all'azione, facile, intuitivo, rapido, manipolabile in un baleno e in ogni suo parametro.
Questa sì che è una vera tastiera da "live" come indica il termine.