Clp480 o clp470

giulio12 19-10-11 11.17
Ho visto che esiste il CLP 470 e CLP480 con una notevole differenza di prezzo. Si parla di oltre un migliaio di euro. Secondo voi il modello superiore li vale tutti quei soldi? Dovrei utilizzare esclusivamente il suono di piano ed è quello che mi interessa veramente. Non mi interessano le migliaia di timbri presenti sul 480, dove però il suono di pianoforte viene campionato su 5 livelli rispetto ai 4 del 470. La differenza di campionamento si sente? l'amplificazione diversa giustifica l'investimento economico? La parola a chi ha avuto modo di provarli entrambi. Grazie
Riccardo_Gerbi 19-10-11 15.04
giulio12 ha scritto:
Dovrei utilizzare esclusivamente il suono di piano ed è quello che mi interessa veramente.


Un forum può supportarti riguardo a eventuali problemi tecnici riscontrati da altri utenti, ma se parliamo di sensazioni altamente soggettive (o feeling) vale solo quello che percepisci tu suonando: stop.

giulio12 ha scritto:
La differenza di campionamento si sente?


Riguardo all'articolazione dei layer, vale quanto scritto sopra, mentre ci sono altri piccoli miglioramenti nell'ossatura delle generazioni sonore odierne percepibili sia dal semplice appassionato, che dal pianista esigente. Il "pacchetto" RGE di Yamaha è un esempio: esso fornisce altri elementi volti a migliorare la simulazione, peraltro disponibili su tutti i modelli dell'odierna gamma CLP: mica poco.
Per esempio, fornire un suono in cui scompare quel fastidioso staccato generato dal Note Off in un digitale è il traguardo odierno su cui "battagliano" i produttori.

giulio12 ha scritto:
l'amplificazione diversa giustifica l'investimento economico?


Beh, se verifichi i consumi di corrente elettrica dei due modelli, il "pacchetto" della diffusione sonora nel 480 ha il suo "peso"...
Anche qui ci sono novità che probabilmente sfuggono: l'IAC non è un semplice loudness, ma consente di calibrare automaticamente la resa sonora secondo il volume impostato dall'utente; inoltre, una diffusione sonora di "buon litraggio" può generare delle vibrazioni sulla tastiera che incrementano il feeling.

Altro aspetto "critico" piuttosto sottovalutato da molti riguarda il posizionamento dello strumento tra le mura domestiche. Tralasciando chi non sfrutta la diffusione sonora dopo l'acquisto, ho perso il conto degli appassionati che esclamano: "che schifo, in negozio aveva un suono, a casa un altro!".
Chissa come mai? Yamaha ha provato per anni a supportare l'utente nella calibratura con l'iAFC, peraltro piuttosto efficace, ma se l'algoritmo è stato sostituito con la variante IAC qualche motivo c'è (e qualcuno pure buffo stando ai feedback dell'utenza...).

Tornando alla tua domanda iniziale, lascia perdere le considerazioni altrui e fai la conta dei 1000 euro chiesti in più:
A) puoi impiegare il sistema Tri-Amp anche a pieno regime, oppure sarai costretto a volumi graditi al vicinato e in precise ore della giornata?
B) Riesci a percepire un maggior dettaglio sonoro nel CLP480?

Sequencer, display e generazione sonora XG scrivi che non ti servono: se ai punti A/B rispondi positivamente, questo "pacchetto" sarà un "di più" che paghi... viceversa, e a mio modesto parere, ti conviene puntare sui modelli intermedi della gamma CLP.
In ogni caso, qui trovi il test svolto dal sottoscritto sul CLP480, ma all'epoca della prova ho avuto a disposizione l'intera gamma.

Un saluto a tutti
R.Gerbi
mao 19-10-11 15.30
Io ho avuto la stessa diatriba quando ho scelto il mio piano digitale. La mia scelta riguardava modelli ben più economici ovvero il CLP 320 vs 330, si parla "solo" di 300 euro di differenza ma alla fine il concetto è lo stesso.

Le MIE necessità erano prima di tutto una buona tastiera quanto più possibile simile ad un piano (lo so lo so... ancora non ci siamo...) così dopo averle provate entrambe mi sono trovato meglio con la GH3 e questo mi ha spostato l'acquisto dal CLP 320 al CLP 330. Per il suono sinceramente non mi sono preoccupato più di tanto, prima di tutto perchè dopo vari confronti ho trovato il timbro yamaha più piacevole rispetto ai Roland e Casio da me provati... ma soprattutto perchè a parte lo studio dove mi "accontento" del suono dello strumento, poi avrei utilizzato librerie su pc (galaxy II per capirci). Quindi alla fine la mia scelta è stata il piano digitale yamaha (non stage) più economico con una GH3 a bordo... questo era ciò che cercavo. Sono contento del mio acquisto anche se devo dire che i campionamenti sono abbastanza corti. Sul preset di piano uno il suono dopo l'attacco si assottiglia moltissimo e diventa statico per via del loop molto corto del sustain. Il preset 2 invece ha un evidente e marcato loop nel sustain... credo si potesse fare di meglio. Per esercitarsi comunque va bene.

Quindi solo una prova comparata ti farà capire se "senti" le differenze e soprattutto se quelle differenze valgono la differenza di prezzo.
Edited 19 Ott. 2011 13:33
giulio12 20-10-11 21.03
@ Riccardo_Gerbi
giulio12 ha scritto:
Dovrei utilizzare esclusivamente il suono di piano ed è quello che mi interessa veramente.


Un forum può supportarti riguardo a eventuali problemi tecnici riscontrati da altri utenti, ma se parliamo di sensazioni altamente soggettive (o feeling) vale solo quello che percepisci tu suonando: stop.

giulio12 ha scritto:
La differenza di campionamento si sente?


Riguardo all'articolazione dei layer, vale quanto scritto sopra, mentre ci sono altri piccoli miglioramenti nell'ossatura delle generazioni sonore odierne percepibili sia dal semplice appassionato, che dal pianista esigente. Il "pacchetto" RGE di Yamaha è un esempio: esso fornisce altri elementi volti a migliorare la simulazione, peraltro disponibili su tutti i modelli dell'odierna gamma CLP: mica poco.
Per esempio, fornire un suono in cui scompare quel fastidioso staccato generato dal Note Off in un digitale è il traguardo odierno su cui "battagliano" i produttori.

giulio12 ha scritto:
l'amplificazione diversa giustifica l'investimento economico?


Beh, se verifichi i consumi di corrente elettrica dei due modelli, il "pacchetto" della diffusione sonora nel 480 ha il suo "peso"...
Anche qui ci sono novità che probabilmente sfuggono: l'IAC non è un semplice loudness, ma consente di calibrare automaticamente la resa sonora secondo il volume impostato dall'utente; inoltre, una diffusione sonora di "buon litraggio" può generare delle vibrazioni sulla tastiera che incrementano il feeling.

Altro aspetto "critico" piuttosto sottovalutato da molti riguarda il posizionamento dello strumento tra le mura domestiche. Tralasciando chi non sfrutta la diffusione sonora dopo l'acquisto, ho perso il conto degli appassionati che esclamano: "che schifo, in negozio aveva un suono, a casa un altro!".
Chissa come mai? Yamaha ha provato per anni a supportare l'utente nella calibratura con l'iAFC, peraltro piuttosto efficace, ma se l'algoritmo è stato sostituito con la variante IAC qualche motivo c'è (e qualcuno pure buffo stando ai feedback dell'utenza...).

Tornando alla tua domanda iniziale, lascia perdere le considerazioni altrui e fai la conta dei 1000 euro chiesti in più:
A) puoi impiegare il sistema Tri-Amp anche a pieno regime, oppure sarai costretto a volumi graditi al vicinato e in precise ore della giornata?
B) Riesci a percepire un maggior dettaglio sonoro nel CLP480?

Sequencer, display e generazione sonora XG scrivi che non ti servono: se ai punti A/B rispondi positivamente, questo "pacchetto" sarà un "di più" che paghi... viceversa, e a mio modesto parere, ti conviene puntare sui modelli intermedi della gamma CLP.
In ogni caso, qui trovi il test svolto dal sottoscritto sul CLP480, ma all'epoca della prova ho avuto a disposizione l'intera gamma.

Un saluto a tutti
R.Gerbi
Ti ho mandato un thanks.. Come al solito sei una sicurezza. Penso che prenderò il 470 perché non mi interessano alti volumi di ascolto e penso che un layer di differenza non sia poi la fine del mondo. Inoltre tra i due modelli c'e' la differenza di ben 1300 euro ed un layer forse non li vale.