@ carmol
IO (e sottolineo IO)
preferisco un suono di un synth analogico classico
riprodotto adattandone i parametri al synth VA della ws,
anche se non fedelissimo,
a quello riprodotto tramite campionamento.
Campionare un synth analogico è come fare una fotografia
dello stesso, viene fuori un suono "statico",
e non si possono riprodurre alcune peculiarità
dei synth quali gli inviluppi single triggering,
o gli oscillatori e le modulazioni asincrone.
Il discorso di campionare solo la forma d'onda
ed elaborare la stessa tramite il VA può avere un senso,
comunque bisogna ricordare che il suono risente
molto delle caratteristiche del filtro originale.
Non dico che il campionamento di synth non si debba mai fare,
ma per me dovrebbe essere l'ultima spiaggia,
quando proprio non si riesce a trovare un modo
alternativo di riprodurre il suono.
Edited 14 Ott. 2011 16:17
quoto carmol (anche se il commento suo non è proprio "in linea" col post) però è vero, campionare un analog sound non è per niente come averlo reale sotto le dita perchè, dice bene, è una fotografia.
Quando nell'85 uscì il primo campionatore abbordabile da tanti (perchè il fairlight se lo poteva permettere solo un primario di una clinica) che era appunto l'ensoniq mirage (e dopo un po' il roland s50 che campionava stratosfericamente meglio), tanti che possedevano l'analogico, dopo aver realizzato delle librerie di suoni, lo vendevano perchè ritenevano il synth inutile, visto che con un bel campionatore si poteva avere tutto lì, ma non era per niente la stessa cosa, anche se i suoni "c'erano". In quegli anni, un po' per i campionatori che uscirono, e un po' per l'uscita della dx7 che uccise l'analogico per qualche tempo, i synth analogici si compravano a due soldi.
Non poca gente, anni dopo e ad esplosione del vintage, s'è mangiata i gomiti!
Edited 14 Ott. 2011 18:23